Il 2 giugno 1946, dopo venti
anni di fascismo e cinque anni di guerra, gli italiani votano il referendum per decidere
tra Repubblica e Monarchia. Il 54,3% degli elettori sceglie la Repubblica decretando, con
un margine di 2 milioni di voti, la fine della Monarchia e lesilio dei Savoia. Viene
eletta anche lAssemblea Costituente, con il compito di scrivere la nuova carta
costituzionale, frutto dei valori della Resistenza e dell'antifascismo. Nel frattempo
riprende la dialettica tra le forze politiche, con la netta contrapposizione tra i partiti
di sinistra e quelli cattolici e liberali, in linea con quanto sta accadendo a livello
internazionale.
Finita la guerra, dunque,
lItalia si incammina verso la ricostruzione, che č sia materiale cittā,
case, impianti industriali e infrastrutture stradali e ferroviarie distrutte dai
combattimenti e dai bombardamenti aerei sia istituzionale, dopo gli anni del regime
fascista. Negli anni del centrismo, l'Italia vive il periodo del cosiddetto "miracolo
economico". Nella prima fase del centrosinistra, vengono realizzate molte riforme e
si avvia un graduale coinvolgimento del Pci nel governo del Paese, che sbocca nella
politica del compromesso storico e nella comune lotta alle Brigate Rosse. Seguono gli anni
del pentapartito, in cui si fa luce la stella di Craxi ma si registra anche una
progressiva degenerazione della politica. Nell'89 il crollo del comunismo nel mondo e nel
'92-'93 l'inchiesta "Mani Pulite" e i referendum elettorali segnano la fine di
un'era e di una classe dirigente, con la comparsa sulla scena di nuovi partiti e di un
nuovo sistema elettorale, basato sulle coalizioni di centrodestra e di centrosinistra.
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