8 settembre 1943, una data fatidica per l'Italia. La data dell'annuncio
dell'armistizio con gli Alleati e della fine dell'alleanza militare con la Germania, ma
anche la data della dissoluzione dell'esercito italiano e della cattura di centinaia di
migliaia di militari, a causa della mancanza di precise disposizioni da parte dei Comandi
militari. La data dei primi episodi di Resistenza contro i tedeschi (a Roma, a Cefalonia,
a Corfù, in Corsica, nell'isola di Lero), ma anche la data della frettolosa fuga del Re e
dei membri del governo Badoglio a Brindisi (senza un piano di emergenza e senza
disposizioni ai militari), che però servì ad assicurare la continuità dello Stato
italiano nelle regioni liberate del Sud. C'è chi, come Galli Della Loggia, a proposito
dell'8 settembre, ha parlato di "Morte della Patria", e chi, come il presidente
Ciampi, ha replicato che quel giorno è morta una certa idea di Patria, quella fascista, e
ne è nata un'altra, quella democratica.
8 settembre 1943 Pietro Badoglio, capo del governo, annuncia
la firma dell'armistizio avvenuta segretamente cinque giorni prima (documento audio, real
player)
L'armistizio
a Barletta L'8 settembre 1943 il presidio militare di Barletta,
comandato dal colonnello Francesco Grasso, oppose la prima resistenza in Italia alla
preordinata aggressione nazista. Sito realizzato dalla figlia del colonnello.
Nave da BattagliaLa tragedia della Corazzata Roma, per ricordare cosa avvenne il 9
settembre 1943 nel golfo dell'Asinara