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Esce in libreria "Di pura razza italiana. L'Italia ariana di fronte alle leggi razziali" "Voci dal lager. Diari e lettere di deportati politici italiani 1943-1945" Shoah, on line le interviste dal ghetto la rete salva le voci della memoria Shoah anche Roma avrà un museo L'eccidio nazista a Bolzano del 12 settembre 1944: una storia dimenticata Dachau ricorda Palatucci, il paladino degli ebrei Gli italiani e le leggi razziali: indifferenza e complicità La prima lettera di Hitler sull'antisemitismo Un'altra storia ritrovata di Giusti: monsignor Bortolameotti e i GardinUn’ebrea napoletana nella bufera razziale. Nelle lettere ritrovate di Suzette la storia commovente di un salvataggioIl giusto Gino Bartali, una pedalata verso la libertà Don Martino Michelone, un altro prete cattolico tra i Giusti di IsraeleGli ebrei non hanno ucciso Gesù. La causa vinta dell’avvocato JonaLa Shoah italiana si poteva evitare (di Michele Sarfatti) Il
Protocollo del Wannsee: nazisti
e "Soluzione Finale" Un canto struggente da tutti i
lager della terra: ascoltalo La lettera di un ragazzo deportato: "Miei cari genitori addio" Nel corso della Seconda guerra mondiale circa
44.000 italiani furono deportati nei Lager allestiti dai nazisti in tutta Europa
per ebrei, oppositori politici, zingari, omosessuali, Testimoni di Geova. Dei
deportati italiani, quasi 9.000 furono gli ebrei e circa 30.000 i partigiani, gli
antifascisti e i lavoratori (questi ultimi arrestati in gran parte dopo gli scioperi del
marzo 1944), a cui si aggiungono circa 5.000 IMI o carcerati militari o ufficiali
antifascisti. Circa il 90% di loro persero la vita nei campi. Si stima che siano morti nei
campi di sterminio circa 7.125.000 persone. "Voi che vivete sicuri / Nelle vostre tiepide case / Voi che trovate tornando a sera / Il cibo caldo e visi amici / Considerate se questo è un uomo / Che lavora nel fango / Che non conosce pace / Che lotta per un pezzo di pane / Che muore per un sì o per un no. / Considerate se questa è una donna, / Senza capelli e senza nome / Senza più forza di ricordare / Vuoti gli occhi e freddo il grembo / Come una rana d' inverno / Meditate che questo è stato: / Vi comando queste parole. / Scolpitele nel vostro cuore / Stando in casa andando per via, / Coricandovi alzandovi; / Ripetetele ai vostri figli. / O vi si sfaccia la casa, / La malattia vi impedisca / I vostri nati torcano il viso da voi". (Primo Levi)
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