L'Anpi di Roma sta realizzando una
banca della memoria della Resistenza italiana da mettere a disposizione on line di quanti
volessero approfondire il tema della guerra di Liberazione per motivi di studio o di
ricerca storica. Siamo particolarmente interessati a:
brevi biografie di partigiani, deportati o internati militari;
materiale documentario sulla Resistenza e sulla deportazione (fotografie;
lettere o cartoline di partigiani e deportati; manifesti o volantini);
approfondimenti sulla Resistenza a livello territoriale.
esperienze della guerra partigiana, del carcere o della deportazione.
L'Anpi di Roma ha da tempo
iniziato, al di là del conseguimento degli scopi che ne hanno determinato la nascita, un
processo evolutivo di apertura verso gli studi storici finalizzato alla creazione di un
patrimonio di documenti e conoscenze relative agli eventi che hanno determinato la storia
sociale e politica del nostro Paese: la futura "Casa della Memoria". Grazie alle
donazioni di alcuni iscritti abbiamo dato vita al primo nucleo di una biblioteca e di un
archivio riguardante le vicende della Resistenza, del Fascismo, delle Guerre e delle
Ideologie del Novecento. Ci rivolgiamo, quindi, a Te per chiederti di contribuire alla
crescita e allo sviluppo di questo nostro progetto, sicuri che della Tua partecipazione
alla Resistenza e alla Guerra di Liberazione conservi memorie, diari (molte
volte inediti), fotografie e libri.Il materiale da Te
donato sarà catalogato e costituirà un patrimonio di memoria storica a disposizione dei
giovani, degli studiosi e di tutti coloro che si rivolgono a Noi per conoscere le radici
del Nostro presente. Naturalmente sarà nostra cura citare la fonte della donazione.
Qualora Tu sia interessato a dare il Tuo contributo puoi rivolgerti alla Nostra
Associazione contattando la Segreteria (06-58333143).
Segnala un sito storico
Il Centro Studi della Resistenza sta preparando una sitografia sulla storia del
Novecento e sulla guerra di Liberazione da pubblicare on line. Aiutaci, segnalando alla
nostra e-mail il tuo
sito storico o siti storici che hai visitato.
Ricerca
sulle lettere e sui diari dei deportati politici e razziali e degli internati militari
Mario Avagliano, direttore del Centro Studi della Resistenza dell'Anpi di Roma e membro
dellIstituto romano della Storia dItalia dal fascismo alla Resistenza, autore
di diversi saggi sulla guerra di Liberazione, sta raccogliendo diari, lettere, cartoline,
biglietti ai familiari o agli amici scritti nel periodo 1943-1945 da deportati politici e
da internati militari, caduti o sopravvissuti, nelle carceri, nei campi di raccolta o nei
lager, per pubblicarli in un volume sulla storia epistolare della deportazione e
dell'internamento militare attraverso la corrispondenza dei protagonisti.
Per i deportati razziali (gli ebrei italiani), la ricerca va dal 1938 (anno di
emanazione delle leggi razziali) al 1945, e riguarda le lettere e i diari relativi al
periodo della persecuzione razziale, dell'internamento nei campi italiani e delle
deportazione nei lager italiani e tedeschi.
Una simile raccolta, che avrebbe tra laltro il merito di ricordare
nomi e storie che rischiano di essere dimenticati, si può effettuare esclusivamente con
la collaborazione delle famiglie o delle persone che conservano gli scritti dei loro
parenti o amici. Coloro che forniranno copia o semplicemente i testi di tali scritti e
notizie biografiche sugli autori saranno citati e ringraziati allinterno del volume.
Chi pensa di possedere materiale utile può contattare: Mario Avagliano inviandogli una
e-mail (clicca qui).
Archivi del Lager: dare un futuro al passato. Progetto promosso all'ANED di Trieste e
dall'Istituto per la storia del Movimento di Liberazione nel Friuli-Venezia Giulia
Ricerca
sulla storia del PCI di Trento
Sto conducendo da tempo una ricerca sulla storia del P.C.I. nella provincia di Trento,
dal 1921 al 1956.I risultati non sono destinati ad una pubblicazione, ma solo alla mia
personale documentazione.
Se potranno in seguito interessare, sarò lieto di metterli a disposizione.
Ho già raccolto una buona messe di materiali, ma ho l'impressione che mi manchi ancora
qualcosa. La vicenda, qui, è un po' particolare, e per più aspetti assai diversa da
quella nazionale. Sono interessato soprattutto a notizie sulla stampa del periodo
clandestino e resistenziale ("Il Proletario"). Ho già consultato il Museo di
Trento e l'ISMLI. C'è qualche altra indicazione? È possibile avere notizie biografiche
sull'on. Carlo Barduzzi (P.N.F.), attivo a Bolzano nel 1925, autore nel 1962 del volume
Testimonianze storiche sull'Alto Adige?
Auguri per l'iniziativa e cordiali saluti
Mariano Welber
v. Palermo 19/1 38100 TRENTO
tel.-fax 0461 92 21 06
e-mail: Mariano.Welber@ibttn.it
Ricerca sui reduci della Grande Guerra (di Alessandro Vanni,
Rimini 12/03/05)
Onore ai Cavalieri di Vittorio
Veneto: hanno superato i cento anni di vita, attraversato tre secoli di storia,
sopravvissuto agli assalti alla baionetta ed ai gas asfissianti. Sono gli ultimi reduci
della Grande Guerra, sono i combattenti dellIsonzo, del Piave e del
Grappa, luoghi che loro possono raccontare, mentre le nostre generazioni li hanno
conosciuti solo dai libri di storia. Tra di loro, oltre ad un solo veterano
della classe 1897, ci sono i reduci della classe 1898, che hanno vissuto la disfatta di
Caporetto; i ragazzi del 1899,
chiamati alle armi nel 1917 ed inviati sul Piave e sul Grappa per fermare lavanzata
nemica dopo lo sfondamento del fronte dellIsonzo; infine la classe 1900, arruolata
nel 1918 e che, ad eccezione dei volontari, non è stata mandata in prima linea. Tutti eroi! O il Piave o tutti accoppati!,
recita una famosa frase scritta dopo Caporetto su un muro nella campagna veneta.
Torniamo ad oggi: nel 1998 i
Cavalieri di Vittorio Veneto erano 1700, di cui circa 600 ragazzi del 99; nel 2003 erano 140,
di cui 18 residenti allestero; oggi ne sono rimasti pochi
Infatti al 31 dicembre 2004, secondo il
censimento del Ministero del Tesoro, che paga loro una piccola pensione, i Cavalieri di
Vittorio Veneto ancora viventi risultavano essere 56, di cui 5 donne e 8 residenti
allestero; sempre a questa data, ma secondo il censimento dellAssociazione
Nazionale Cavalieri dellOrdine di Vittorio Veneto (dati Direzioni
Provinciali del Tesoro), i cavalieri erano invece 44, di cui 5 donne e 6 residenti
allestero. Ma oggi tra i reduci di questultimo censimento mi risulta che una
decina non ci sono più.
Svolgendo una ricerca personale,
grazie anche ad alcune segnalazioni di G. Alunni, finora sono riuscito a trovare notizia
di una trentina di reduci della Guerra 1915-18, che dovrebbero essere tuttora in vita
(dati non ufficiali). Questi sono i loro nomi, con data di nascita e provincia di
residenza:
1.RAVA Luigi, 09-09-1897, Ravenna
2.ROFFINELLA
Secondo, 03-05-1898, Asti
3.SARROCCO
Italo, 11-05-1898, LAquila
4.BONOMINI
Paolo, 22-05-1898, Brescia
5.CONSIGLI
Avellino, 05-07-1898, Perugia
6.BORRONI
Delfino, 23-08-1898, Milano
7.OSSINO
Cirino, 04-09-1898, Siracusa
8.CHIARELLO
Francesco, 05-11-1898, Crotone
9.DI
NARDO Antonio, 10-11-1898, Rieti
10.AGAZZI Alberto,
30-01-1899, Piacenza
11.MONNI Marino,
02-05-1899, Milano
12.COSTANZO Pasquale,
21-05-1899, Napoli
13.PAOLONI Romolo,
30-05-1899, Roma
14.BARNI Arnaldo,
02-06-1899, Pistoia
15.GILLARDUZZI Teofilo,
06-09-1899, Belluno
16.ZEMA Carmelo,
17-09-1899, Reggio Calabria
17.DI SANTO Benedetto,
26-09-1899, Benevento
18.SARAVALLE Ido
Giorgetto, 16-11-1899, Milano
19.CAMILLO Angelo
Michele, 18-11-1899, Isernia
20.DE CRISTOFARO
Domenico, 21-11-1899, Avellino
21.FURONI Mario,
23-11-1899, Modena
22.CARTA Giovanni
Antonio, 28-12-1899, Sassari
23.SEPE Giuseppe, classe
1899, Latina
24.DAL MASO Evaristo,
classe 1899, San Paolo (Brasile)
25.SINI Francesco, classe
1899, Nuoro
26.BOEDDU Luca, classe
1899, Nuoro
27.DISASTRI Luigi,
14-06-1900, Torino
28.DENARO Giuseppe,
13-10-1900, Roma
29.MICHELETTI Pietro,
18-10-1900, Pesaro-Urbino
30.SERIOLI Battista,
26-11-1900, Brescia
31.BERTOLAMI Carmelo,
08-12-1900, Messina
In merito ai reduci della classe 1900
si deve precisare che probabilmente lelenco è incompleto: infatti, secondo la Legge
n. 263 del 18/03/1968 che ha istituito lOrdine di Vittorio Veneto, non tutti questi
reduci hanno ricevuto lonorificenza di Cavalieri di Vittorio Veneto e
quindi percepiscono lassegno annuo vitalizio (solo il cav. DENARO Giuseppe risulta
nel censimento del Ministero del Tesoro).
Preciso inoltre
che il sig. GILLARDUZZI Teofilo è un reduce molto particolare, in quanto è forse
lultimo combattente dellesercito austro-ungarico vivente in Italia
(segnalazione di M. Casarola).
Si deve registrare che recentemente sono
purtroppo scomparsi i cavalieri BARBERO Luigi (classe 1899, +Torino 08-02-05),SANTO Ambulo (classe 1900, +Palermo 06-02-05),
ALFANO Carmine (classe 1896, +Napoli 05-02-05), ORELLI Carlo (classe 1894, +Roma
22-01-05), MELE Giovanni (classe 1900, +Frosinone 19-12-04), CAPONI Florio (classe 1899,
+Roma 05-12-04), BACCIU Giuseppe (classe 1899, +Sassari dic-04) poi lelenco è
tristemente lungo.
Prego chiunque avesse notizie e/o
richieste in merito a reduci della Grande Guerra dicontattarmi
direttamente, sperando così di potere completare questa ricerca che sto svolgendo letare o appello.ri-Urbinocon grande passione e profonda ammirazione.