Le leggi razziali della RSI
L'Esercito della RSI
Le stragi nazi-fasciste
Nel giugno del 1943 gli anglo-americani
occupano Pantelleria e Lampedusa e il mese seguente sbarcano in Sicilia, dando il via
allinvasione della penisola italiana. Laviazione alleata colpisce
ripetutamente le città e il 19 luglio, per la prima volta, viene bombardata Roma. La
crisi del regime fascista culmina con la seduta del Gran Consiglio nella notte tra il 24 e
il 25 luglio, quando con l'"ordine del giorno Grandi" Benito Mussolini viene
messo in minoranza e invitato a rimettere i poteri nelle mani del Sovrano. Vittorio
Emanuele III decide di far arrestare il dittatore e affida lincarico di formare il
nuovo Governo al Maresciallo Pietro Badoglio. L'8 settembre Badoglio comunica via radio la
notizia dell'armistizio. Quattro giorni dopo, il 12 settembre, Mussolini viene
liberato da un reparto di paracadutisti tedeschi, guidato dal maggiore Harald Mors,
e portato a Monaco di Baviera ove riceve da Hitler l'invito a ricostituire un governo
fascista. Il 18 settembre, dai microfoni di Radio Monaco, annuncia la nascita di un nuovo
stato, fascista e repubblicano.
Il 23 settembre, al suo rientro in Italia, il
duce proclama ufficialmente la nascita del nuovo Stato. L'Italia è di fatto divisa in
due: la parte meridionale controllata dagli alleati sotto la luogotenenza del Re, e quella
settentrionale in cui prende vita la Resistenza - nelle mani dei tedeschi, con
Mussolini a capo del governo. Il 29 settembre, alla "Rocca delle caminate",
residenza privata di Mussolini, si tiene la prima riunione del governo fascista. Il duce
nomina ministro della guerra il Maresciallo Rodolfo Graziani, con l'incarico di
ricostituire un nuovo esercito repubblicano. Il 1° ottobre lo stesso Graziani, nel corso
di una manifestazione al teatro Adriano di Roma, lancia un appello ad aderire a
tutti gli ufficiali e militari italiani. Ma il reclutamento non avrà mai le proporzioni
sperate, e per far rispettare la leva obbligatoria Graziani sarà costretto ad emettere un
bando in cui si minaccia la pena di morte per chi non si presenta entro i termini.
Ai primi di novembre la sede del nuovo governo viene stabilita a Salò, sul lago di Garda.
Il 14 novembre, con il congresso di Verona e
l'approvazione della "carta sociale", nasce ufficialmente la Repubblica Sociale
Italiana. Due mesi dopo, alcuni dei firmatari dell' "ordine del giorno
Grandi" vengono giudicati nel "Processo di Verona" (8 gennaio 1944) e
quasi tutti condannati a morte per tradimento: tra essi Galeazzo Ciano, ex ministro degli
esteri e genero di Mussolini, ed Emilio de Bono. Gli Alleati risalgono la penisola e in
giugno viene liberata Roma. Il movimento partigiano ottiene importanti successi in tutto
il Centro-Nord. Tedeschi e fascisti reagiscono rabbiosamente con i rastrellamenti, in cui
vengono impiegati i militi della Guardia Nazionale Repubblicana e poi le Brigate Nere, che
collaborano con le SS anche nella caccia agli ebrei. Nel dicembre del 1944 Mussolini tiene
il suo ultimo discorso al teatro lirico di Milano. La linea Gotica cede e si apre anche il
fronte orientale, dove avanzano le armate jugoslave di Tito. La stagione della Repubblica
Sociale Italiana termina nell'aprile del '45, quando i tedeschi si arrendono, Milano
Genova e Torino vengono liberate dai partigiani e Mussolini tenta la fuga, ma viene
catturato a Dongo e giustiziato. |