Fascismo e deportazioni
Le responsabilità di Mussolini
Dibattito
Luigi Miragliuolo: "I fascisti fornirono perfino scorte
armate ai treni per Auschwitz"
Dopo quasi 17 pagine di taglia
incolla con una serie di balle, perchè di questo si tratta, abbiamo appurato che
Mussolini non era il capo del fascismo, era si il capo del governo italiano, ma soffrendo
evidentemente di demenza senile, firmava qualsiasi cosa senza sapere di che si trattava.
C'è del grottesco, si postano un mare di cose, rifiutandosi di andare al nocciolo del
problema di cui da qualche mese qui si discute. Mussolini vista un documento dove viene
richiesto il nullaosta alla consegna degli ebrei croati, documento dove esplicitamente
viene fatto riferimento alla "eliminazione", il documento è del 42 e
si continua come se nulla fosse a pretendere di dimostare l'indimostrabile. Ci dispiace
che a qualcuno non vada giù la verità, ma come diceva un grande del cinema, la
felicità è dire la verità senza far piangere nessuno. Sulla liceità degli atti
compiuti dai membri della resistenza a danno dei fascisti di Salò, c'è una letteratura e
una giurisprudenza vastissima, sentenze della suprema corte compresa, e il solito giochino
sulle ragioni degli uni e degli altri francamente non ha nulla a che vedere col problema
di fondo che resta Per chi e cosa si battereno gli uni e per chi e cosa si
batterono gli altri.
Una domandina facile facile, per caso qualcuno in 17 pagine ha
trovato una qualche confutazione al documento in questione ? . Si fa riferimento ad
appunti vari in cui si fa esplicito riferimento a massacri ripetuti e continuati all'est,
c'è nella lettera di Alfieri a Ciano, che fu giubilato proprio in quei giorni, una
denuncia precisa dello sterminio praticato all'est, non si parla delle camere a gas, ma di
massacri ripetuti e continuati, per centinaia di migliaia di persone solo per quello che
riguarda i ghetti di Varvavia e di Lublino. Il FIORITO che viene qui a pretendere di
insegnarci la storia e non s'accorge nella foga che il documento di Alfieri è
un'atto di denuncia di cosa sia veramente il nazismo, ma Mussolini queste cose le sapeva
già.. Mussolini fa propria la politica verso gli ebrei già dal 38, con le leggi
razziali, non c'era mica bisogno di postare la lettera di Alfieri per sapere che
sapevano. Non è forse Mussolini che firma il documento su cui è nata la
discussione nell'agosto del 42 ? e non è sempre Mussolini che in un incontro con Himmler
avvenuto a Roma nell'ottobre del 42, fu informato da quest'ultimo che la Germania
stava deportando tutti gli ebrei dai paesi che controllava e che in Russia era stato
necessario fucilare un consistente numero di ebrei compresi donne
e bambini perchè appoggiavano i partigiani ? Per inciso
Mussolini, fu d'accordo nel rilevare che questa era <<l'unica soluzione
possibile>>. (La Storia della Repubblica di Mussolini, Pag. 245,
Aurelio Lepre, Mondadori). Sempre in quella visita, Himmler parlò degli ebrei
internati in campi di concentramento nell'Europa Orientale e di mortalità molto alta. Il
giudizio di CIANO a riguardo fu <<Non dice niente di molto importante,
ma quel che conta è il tono del suo colloquio estremamente misurato>>.
(DIARIO, Galeazzo Ciano, RIZZOLI). Quindi sapevano già. Certo lo sterminio di
massa scientificamente organizzato non era a conoscienza diretta di Alfieri, ma quello che
quest'ultimo scrive è un'atto di denuncia devastante comunque. E però non confuta il
documento in questione, semmai lo supporta.
Per il sorriso circa la cancellina di DE FELICE, suggerisco
anzitutto di leggerlo DE FELICE, si noterà che delle cose appena trascritte De Felice non
ne parla affatto. Si
commenta da sola l'espressione tipicamente fascista sul De Felice che è stato o
meno comunista convinto (mai stato comunista De Felice), manco se la cosa fosse una
patente di autenticità in se. La storia non si fa con queste
considerazioni buone al massimo per un comizietto fra camerati.
Per caso la
testimonianza di EICHMANN sul fatto che i nazisti avevano interesse ad occultare la vera
entità del loro lavoro dimostra che il documento in questione era falso e che Mussolini
non sapeva nulla ? Oppure significava che i nazisti avevano interesse propagandistico a
non rivelare la natura dei loro piani ?
Non è affatto una enormità il fatto che Mussolini avesse
sposato in pieno le tesi naziste, lui fa le leggi razziali, lui propone stati fantomatici
all'estero esattamente come proponevano i nazisti, solo che questa gente era in europa da
vari secoli, con i propri beni, le proprie radici. E' la semplice verità. Qui si
continua a fare propaganda, all'insegna di "i fascisti dicevano una cosa e ne
facevano un'altra". Fanno un congresso a VERONA, dichiarano che gli ebrei sono
nemici, le varie polizie danno alla caccia, forniscono guardie ai campi etc, e qui si
continua a negare come se nulla fosse. Come mai non c'è una parola circa i
"centri per lo studio del problema ebraico" creati già nel 42 a Trieste,
ad Ancona, a Milano, a Firenze. Perchè non dire che da questi sinistri centri fu
compiuta la localizzazione e la identificazione degli ebrei italiani e che all'indomani
dell'8 settembre i nominativi e i documenti anagrafici raccolti "a scopo di
studio" furono la condanna a morte per migliaia di ebrei ?.
Fiorito, nella foga
giustificazionista, tralascia che KAPPLER testimone al processo EICHMANN dichiarò
testualmente che "le autorità fasciste avevano dato ordine alla
polizia, agli iscritti al partito fascista e persino ai civili, di arrestare tutti gli
ebrei che si potessero trovare", Quindi "autorità fasciste"
non la Gestapo, e non è forse vero che nel 1947 ci fu una sentenza della corte di
assise di Roma contro imputati italiani che stabilì che nella capitale c'erano sei (6)
bande che si occupavano "sia della cattura degli ebrei che del sequestro dei loro
beni". ? Come mai con le liste della questura, i
fascisti, non la gestapo, nella sola Roma in otto mesi arrestano e deportano 1086 ebrei
? molti più che la Gestapo quindi. Fiorito, invece ha cercato di dimostare che fu
merito dei fascisti non l'arresto compiuto dai fascisti stessi ma la salvezza di quelli
che non furono arrestati. Una roba abominevole. Forse il FIORITO che
viene qui a raccontarci roba non sa che i fascisti di Salò fornirono a volte
anche la scorta ai treni per Auschwitz ?
Testimonianza
di FRIDA MISUL in Rugiardi, livornese, deportata ad AUSCHWITZ nel 1944,
dichiara che il convoglio fu scortato da "uomini delle SS ed elementi delle
BRIGATE NERE" i quali, durante il viaggio "preferivano gettare ai cani
gli avanzi del loro cibo piuttosto che passarli a noi". Qualche testimone
lo teniamo pure noi e di quelli buoni.
Sempre a proposito
degli ebrei di Roma, Kappler, nel rapporto che inviò a Wolff all'indomani della razzia al
ghetto parla di <<il comportamento della popolazione italiana è stato di
aperta resistenza passiva, che in molti casi singoli si è trasformata in assistenza
attiva.... La parte antisemita della popolazione non ha dato segni di vita durante
l'operazione: soltanto una gran massa di gente che in qualche singolo caso ha cercato di
interporsi fra la polizia e i giudei>> Come si può vedere, i fascisti non
c'entrano nulla con la resistenza passiva della popolazione.
Questa cosa di
Buffarini è patetica, perchè non solo non smentisce il contrabbando, tant'è che la
fonte è CIANO, ma tralascia una cosa fondamentale, che i tedeschi che comandavano lo
ritenevano un loro uomo di assoluta fiducia, e che EICHMANN come fu dimostrato al suo
processo non prendeva ordini, perchè in fatto di deportazioni era il superiore di se
stesso.
Abbiamo fatto anche
un'altra scoperta, che le SS italiane erano avulse dalla realtà fascista, una cosa
comica, così come quella che poichè alcune delle svariate polizie dipendevano dalla
Gestapo, la RSI è innocente, evidentemente i repubblichini erano stati messi lì dai
marziani e in 60 anni non ce ne siamo accorti. Per inciso, nel 1944 l'intera aereonautica
della RSI fu incorporata nelle forze armate del REICH, con tanto di giuramento a Hitler,
la X MAS aveva una specie di trattato di alleanza con il REICH, e qui stiamo al
penoso tentativo di scindere le 2 cose (III REICH e Salò).
Adesso passiamo
all'analisi dei vari punti :
1. Kock, protetto da
Buffarini Guidi (ma non era in odore di santità ?), viene arrestato nel settembre 1944
all'insaputa di Buffarini, dalla Muti su ordine del prefetto Basso, e Buffarini
scrive a Mussolini per negare che ci siano sevizie a danno dei detenuti a opera della
banda KOCK tentando di ribaltarne la colpa sull'elemento della Muti che aveva effettuato
l'arresto (si chiamavano banditi tra di loro) e Kock viene liberato dai fascisti alla
immediata vigilia della liberazione, tant'è che se la squaglia insieme al gen. Montagna
capo della polizia di Salò (che combinazione vero ?), e fu fucilato, non da partigiani
dell'ultima ora, bensì a Roma, dopo un regolare processo dell'alta corte di giustizia, da
un regolare plotone di esecuzione di agenti di PS in divisa. Ci sono anche le foto.
2. I vecchi
piantoni del Battaglione BOZEN morti a Via Rasella avevano tutti un'età
compresa tra i 26 e i 43 anni, conosciamo la data di nascita di ciascuno, non facevano
affatto i piantoni, poichè erano tutti armati con mitra MP40, fucili, pistole e
bombe a mano, tant'è che uno dei superstiti dice avevano tutti 5 o 6 bombe a mano
attaccate alla cintura che moltiplicarono in modo devastante gli effetti dell'esplosione.
Piuttosto arzilli e agguerriti per dei vecchi piantoni, ma non basta, il 3° btg.
Bozen dipendeva direttamente dal comando SS in Italia e a Roma era aggregato alle SS
dipendenti da Kappler. Roba da dame di San Vincenzo, vero ?
3. La chiamata per le Ardeatine inizia all'alba del 24 marzo,
Mussolini era preoccupato per l'effetto sulla popolazione che avrebbe alienato ulteriori
simpatie alla RSI, (quindi preoccupato dall'effetto politico) l'ordine di rappresaglia fu
dato da Kesserling la sera stessa dell'attentato. Secondo Rachele Mussolini, riuscì solo
a fare una protesta, poichè l'ordine era già stato dato. Una protesta, tutto
qui, il presunto capo di uno stato che si dice sovrano, vede fucilare sul proprio
territorio 335 propri cittadini e si limita ad una protesta. All'anima
dello stato sovrano e del diritto internazionale. E' curiosa poi questa cosa di
Caruso consegna 50 innocenti per la rappresaglia, su ordine di Buffarini, quindi
collaborano attivamente e poi su ragionamenti astrusi, dobbiamo considerarli delle mancate
vittime, con la logica che "se per caso mia nonna avesse avuto le ruote,
sarebbe stato un carretto", il però tale pervicacia nell'arrampicarsi sugli
specchi ci dimostra solo che l'elemento fondante del fascismo è la vigliaccheria etica.
4. è vero che
Kappler fu condannato solo per i 5 in più ma in assise, successivamente , il Tribunale
Supremo Militare, con sentenza 25.10.1952 n. 1711 (ibidem, pag. 83) ha rovesciato tale
impostazione dichiarando illegittimo l'esercizio della rappresaglia in relazione alla
legittimità dell'azione italiana: "Via Rasella, alla luce delle norme del diritto
internazionale, si pone in termini di rigorosa linearità: la sua qualificazione non può
essere altro che quella di un atto di ostilità a danno delle forze militari occupanti,
commesso da persone che hanno la qualità di legittimi belligeranti".
Ricordo inoltre che per l'ordine della rappresaglia, Kesserling fu condannato a
morte, rappresaglia che fu considerata contraria al diritto delle genti. Infine c'è
anche il processo Priebke dove quest'ultimo si è beccato l'ergastolo.
Diciamola tutta la
verità, senza salire sugli specchi, senza se e senza ma. L'asineria non va mai bene
specie se è accompagnata dalla malafede.
5. I combattenti del corpo
volontari della libertà sono considerati forze legittime dello stato dal lontano 1945, da
prima che terminasse la guerra, con apposito decreto del Luogotenetente del Regno Umberto
di Savoia, quindi c'è una legge altro che tribunali militari, infine c'è una
sentenza della corte di cassazione circa i fatti di Via Rasella, che conferma la piena
legittimità dell'operato dei GAP (Cassazione - Sezione I Penale - Sent. n. 1560/99 -
Presidente R. Teresi - Relatore A. Mabellini) può essere letta per intero
qui: http://www.infoius.it/sentenze/archivio/sent_cass_99/1560SE~1.html e
mette la parola fine su tutte le chiacchiere senza costrutto fatte dai neofascisti
per 50 e passa anni.
Non sono i tribunali militari, che nel dopoguerra furono più che indulgenti con
i reduci di Salò, per decisione americana (vedasi a riguardo processo Borghese)
che decidono la legittimità o meno di uno stato, la RSI fu uno stato fantoccio,
tant'è che non fu riconosciuto da nessun paese neutrale, nemmeno dalla Spagna di Franco, fu uno stato nato solo sulla forza delle baionette naziste,
senza queste non sarebbe mai esistito, altro che diritto internazionale. Non c'è nemmeno
la mera filosofia del diritto, non essendo legittimato da alcun sentimento di
massa prevalente da parte della popolazione, e secondo De Felice, già al 25 luglio,
Mussolini era un cadavere politico e, udite, udite, sempre secondo De
Felice la scelta di far nascere la RSI da parte di Mussolini è l'origine
della guerra civile in Italia. << La costituzione della Rsi fu infatti
all'origine della guerra civile ..... che, nel 1943-1945 insanguinò le regioni
occupate dai tedeschi, divise profondamente gli italiani e scavò solchi di odio tra
loro....>> (Mussolini L'alleato, La guerra civile, pag. 69, DE FELICE,
EINAUDI) La decisione alleata di considerare alla stregua di forze regolare le unità
della RSI fu dettata da ragioni politiche ed etiche, politiche come risulta
anche dagli archivi dell'allora OSS che sono stati di recente messi a disposizione,
etiche perchè non fu costume degli alleati darsi alle esecuzioni di massa a danno di
prigionieri in operazioni tipo cefalonia per intenderci. Non era un governo
collaborazionista ? e come lo vogliamo definire allora ? di servi ? Cosa lo distingueva
dai vari governi QUISLING ? Non è dato saperlo.
6. I fascisti parteciparono alla strage di Marzabotto, come
alle altre compiute dalla colonna REDER, ci sono le testimonianze degli scampati al
processo REDER, dove si parla di italiani vestiti da tedeschi che rispondono in dialetto
alle vittime, altro che le proteste postume di Mussolini. Le stragi proseguirono fino alla
fine della guerra, addirittura il 2 maggio (strage di Avasinis), anche ad opera di
italiani, come da "armadio della vergogna". Furono i partigiani a difendere la
popolazione, non certo lo squallido e squalificato duce di Salò che si limitò di tanto
in tanto a qualche protesta a cose fatte, altro che capo di stato. Almeno i partigiani,
come nel caso di Avasinis, fucilarono tutti i componenti responsabili che riuscirono a
catturare, siano essi tedeschi che italiani.
7. Circa lo sterminio
degli ebrei ad opera dei comunisti in Polonia, faccio osservare che se non è diventato un
covo di comunisti (ma la vedo dura visto che si trova a Los Angeles) il Wiesenthal
Center che è uno delle maggiori organizzazioni che si occupano di antisemitismo, di
questa cosa non c'è alcuna traccia. Le testimonianze postate, prese da IL LIBRO
NERO DEL COMUNISMO, parlano di restituzione bilaterale di profughi e prigionieri, o
impedimenti ad accessi al proprio territorio da parte di profughi che è cosa diversa dal
poter dire che NKVD e GESTAPO agirono all'unisono allo sterminio. La politica dell'URSS
dall'agosto del 39 (patto Russo-tedesco) fino al giugno del 41 è stata quella di non
causare alcun casus belli con la Germania, quindi una politica di appaseantement, che
nulla a che vedere con la Shoah (che peraltro ancora non c'era). l'Unione Sovietica e
la Germania in quel momento erano alleate, (è provato che Hitler non pensò mai di
rispettare quell'alleanza), si spartivano l'europa dell'est, e questo non ha
nulla a che vedere con l'antisemitismo e la resistenza italiana. Le considerazioni
del FIORITO sono delle autentiche demenzialità, dove vengono citate delle statistiche non
si sa a che titolo e da quale fonte, non si capisce perchè dovevano deportare gli ebrei
polacchi e non i milioni di ebrei residenti nell'URSS. C'erano comunità
ebraiche nelle repubbliche baltiche, nellla bielorussia, in ucraina, in Russia. La
persecuzione e lo sterminio in questi territori fu compiuta a cura dei nazisti e dei
loro complici successivamente al giugno del 41. Parlare di retaggio
culturale marxista, in piena era unione sovietica è cosa comica, non erano forse ebrei
una parte dei dirigenti sovietici ? Siamo seri, a proposito,
Marx stesso era ebreo, il suo condannare tutte le appartenenze etniche è una
faccenda completamente diversa che non ha niente a che vedere con l'antisemitismo,
nell'intezione di Marx il dato ideologico era superiore e trasversale all'appartenenza
etnica. Siamo di fronte a un'operazioncina di propaganda di bassa lega, basata sul
nulla, se non sulla base di un ridicolo assunto che non sta in piedi nemmeno come
fattore temporale, deve far passare la proprietà transitiva che la resistenza era
antisemita e quindi non deve parlare delle colpe fasciste. La cosa si commenta con
una sola parola. Penoso.
Circa la causa
della RSI quale motivo dell'incidenza dei comunisti nella resistenza italiana, vedasi
sempre DE FELICE che scrive <<Senza la RSI la resistenza avrebbe avuto
un carattere patriottico, di lotta di liberazione contro l'occupante tedesco; i suoi
aspetti sociali, mancando in gran parte la possibilità di identificare ideologicamente il
nemico politico con il nemico di classe, avrebbero avuto meno peso e, quindi, i comunisti
meno possibilità d'incidenza, di egemonia e di strumentalizzazione del movimento
partigiano>>. (De Felice, op.cit. Pag. 69)
8. Secondo De Felice,
il ruolo di Mussolini fu nullo, egli infatti scrive <<Mussolini come
capo politico della RSI non esistette quasi. Un pò perchè consapevole di poter fare ben
poco, in sostanza di aver fatto tutto quello che poteva fare dando il suo nome alla RSI;
un pò perchè voleva evitare di collezionare nuovi scacchi e nuove
umiliazioni>>. (De Felice, op. cit. Pag. 70) Questo
è il quanto. Quindi non fece nulla perchè consapevole di non contare nulla. De Felice va
prima letto, e poi utilizzato altrimenti si rimediano solo delle figuracce.
9. Dove e perchè
nascono le Foibe andrebbe chiesto a chi ha aggredito la jugoslavia, a chi si è
compiaciuto delle stragi compiute a danno dei civili slavi prima dell'8 settembre e non
mettersi postare balle senza costrutto alcuno. La X MAS operò al confine orientale
nell'ambito dell'operazione ADLER, una operazione condotta dal comando tedesco a
protezione della ritirata di Loehr tant'è che terminata ADLER la X fu
brutalmente allontanata da Gorizia per volere di RAINER, gaulaiter di quei territori, che
sotto il nome di Adriatisches Kustenland, furono annessi al REICH con decisione
di Hitler del 10 settembre 43 e resa pubblica il 1 ottobre del 1943, lo sanno pure
le pietre, tranne FIORITO s'intende. Non difesero un bel niente. A Trieste agì un certo
ODILO GLOBOCNICK, le cui referenze si possono trovare al Wiesenthal Center, ma
senz'altro il redivivo Appellius tenterà di far passare la favola per i gonzi
che in fondo coloro che collaborarono con Globocnick lo fecero in realtà per ridurre
i danni.
9. Non è affatto vero
che l'Italia fu l'ultimo paese europeo ad entrare in guerra, (l'URSS, la grecia, la
jugoslavia, erano sulla luna ?) bensì è vero che aggredì sempre gli altri paesi senza
mai essere attaccata da alcuno. E' ampiamente dimostrato, che il sentimento popolare non
era affatto favorevole alla guerra, le "manifestazioni oceaniche" erano
organizzate dal regime.
10. Dichiarazione di
Borghese al proprio processo :"Nella repubblica sociale italiana la
funzione amministrativa dipendeva da Graziani, mentre la funzione operativa dipendeva
dalle autorità germaniche. Il comandante Wolff era responsabile dell'ordine
pubblico", non possiamo farci nulla se lo ha dichiarato J.V.
Borghese. Era Wolff che decideva dove e quando impiegare i reparti della RSI in
funzione antipartigiana, Borghese non venne affatto assolto, ma fu condannato ad una
pena corretta come il conto di un droghiere grazie ai buoni uffici della sua
famiglia, che ottenne grazie ad un "forum principis di feudale memoria" come
ebbe a dire il presidente emerito della corte costituzionale, allora Avv. di parte civile,
Giuliano Vassalli, prima il trasferimento del processo da Milano a Roma e poi
la"correzione del conto come da un droghiere", e tutto quello che è stato per
50 anni bollato come chiacchiere, ha trovato conferma qualche settimana fa all'apertura
degli archivi americani. E' inesatto anche il fatto del fatto storico acquisito circa il
comando di Graziani. Già in Africa, era accaduto che MESSE avesse avuto ai propri ordini
divisioni tedesche, nel 43 in Tunisia, e prima ancora BASTICO sempre in AFRICA
anche se in questo caso si trattò di un fatto solo formale.
11. Il penoso
tentativo di far passare la resistenza come antisemita e terrorista, dimostra il
miserevole livello intellettuale dell'autore dell'affermazione. Le azioni dei GAP non
furono inventate a Mosca in qualche sotterraneo del NKVD, bensì furono copiate da Ilio
Barontini, dalle Unitè Du Choc della resistenza francese. Il compito della
gueriglia urbana era quello di rendere insicure le retrovie del nemico, al fine di
fiaccarne il morale. Fu fatto e molto efficacemente. Il terrorismo semmai fu quello dei
franchi tiratori fascisti organizzati da Pavolini che sparavano sui passanti senza
distinzione, come a Firenze per esempio. Basterebbe leggere Beppe Fenoglio per
comprendere che il reclutamento partigiano fu una vicenda spontanea e l'aderire a
formazioni comuniste o gielliste, o autonome, fu dettato solo ed esclusivamente dal caso,
poichè si andava con la banda più vicina. Posso però capire che per chi è abituato a
leggere Pisanò è difficile passare di colpo a Fenoglio.
Per concludere
ricorderò l'organizzazione di una scuola di razzismo presso la scuola allievi ufficiali
di Fontanellato (Parma). Dal 15 marzo al 22 agosto 1944 fu inaugurata presso la scuola un
corso di cultura politico razziale tenuto dal maggiore Sergio D'Alba, gli argomentio del
corso erano tre: le razze umane; ebraismo e massoneria; storia contemporanea (a partire
dalla rivoluzione francese che <<segna il più grande trionfo dell'ebraismo
internazionale>>). (LA storia della repubblica di Mussolini, Aurelio Lepre, pag.
250), e sempre Lepre narra che a detta della memorialistica fascista, coloro che
frequentarono tale corso sono stati considerati <<il meglio della guardia
nazionale repubblicana>>, e che alla fine di tale corso, svolsero il tema <<Come
concepite un'azione razzista nella Repubblica sociale italiana>>.
Continuiamo a
sostenere che non sapevano nulla ?
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