Fascismo e deportazioni
Le responsabilità di Mussolini in un
documento del '42
Lo sconvolgente documento che pubblichiamo qui
di seguito, ci è stato segnalato da un navigatore (Luigi Miragliuolo) ed è conservato
nelle Carte di Gabinetto del Ministero degli Esteri Italiano e, in copia, presso il Centro Documentazione Ebraico di
Milano. Come si può vedere nel formato pdf, reca in calce il nulla osta di Mussolini, il
che dimostra come già nel '42, quando l'Italia non era ancora occupata dai tedeschi, il
duce abbia dato esplicito assenso all'eliminazione degli ebrei croati, pur sapendo
perfettamente (come risulta dall'appunto) che sarebbero stati uccisi. E' stato pubblicato
nel lontano 1989 nella collana ufficiale dei Documenti Diplomatici Italiani (Serie Nona,
vol. 9, doc. 52).
La complicità di Mussolini con Hitler nella politica delle
deportazioni è confermata anche dai diari dell'ambasciatore Luca Pietromarchi, di recente
pubblicati da Olschki. «Bismarck si è rivolto al Ministero degli Esteri e ha
preteso la consegna degli ebrei delle regioni sotto il nostro dominio in Croazia "per
distruggerli"». Con queste parole di sgomento, l´ambasciatore Pietromarchi fissava
nell´agosto 1942 la tremenda escalation antisemita
della politica tedesca e le manovre italiane per raffreddare il più
possibile le richieste naziste.
Come segnalatoci da un altro navigatore (il
professor Matteo Luigi Napolitano) dall'esame delle altre carte dei Documenti
Diplomatici Italiani emerge infatti che lo Stato Maggiore Generale (e in particolare
il generale Roatta) espresse molti dubbi sull'opportunità di consegnare gli ebrei nella
Croazia occupata dagli italiani. "In seguito a ciò - si legge in un appunto del Capo
dell'Ufficio di Collegamento con la seconda armata, Castellani, datato 3 dicembre 1942 -
il Duce ha disposto: 1) Che detti ebrei vengano mantenuti tutti in campi di
concentramento; 2) che si proceda intanto, oltre che a determinare la pertinenza dei
singoli internati, a raccogliere - in analogia alle richieste contenute nella
soprarriferita proposta del Governo croato [di rinunciare alla consegna degli ebrei da
parte italiana a condizione che costoro vengano internati in Italia e rinuncino a
tutti i loro beni immobili in Croazia, n.d.r.] - le istanze che gli
interessati stessi volessero liberamente presentare per rinunciare alla cittadinanza
croata e alla proprietà di ogni bene immobile posseduto in Croazia. In relazione a quanto
precede, Supersloda [l'organo responsabile dei campi di concentramento controllati da
italiani] ha impartito istruzioni ai comandi dipendenti interessati di organizzare i campi
di concentramento per un soggiorno prolungato".
Sulle interpretazioni storiche di questa documentazione, si è
aperto un interessante dibattito tra i nostri
visitatori che riteniamo utile riprodurre (per leggere clicca qui)
IL DOCUMENTO
Ministero degli Affari Esteri
Gabinetto
Appunto per il Duce
Bismarck ha dato comunicazione di un telegramma a
firma Ribbentrop con il quale questa Ambasciata di Germania viene richiesta di provocare
istruzioni alle competenti Autorità Militari italiane in Croazia affinché anche nelle
zone di nostra occupazione possano essere attuati i provvedimenti divisati da parte
germanica e croata per un trasferimento in massa degli ebrei di Croazia nei territori
orientali.
Bismarck ha affermato che si tratterebbe di varie
migliaia di persone ed ha lasciato comprendere che tali provvedimenti tenderebbero, in
pratica, alla loro dispersione ed eliminazione.
L'Ufficio competente fa presente che segnalazioni
della R. Legazione a Zagabria inducono a ritenere che, per desiderio germanico, che trova
consenziente il Governo ustascia, la questione della liquidazione degli ebrei in Croazia
starebbe ormai entrando in una fase risolutiva.
Si sottopone, Duce, quanto precede per le Vostre
decisioni.
Roma, 21 agosto 1942-XX |