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La battaglia di Cassino

gennaio-maggio 1944

Il 12 ottobre 1943 il fronte alleato andava, dal Tirreno all'Adriatico, da Castel Voltumo-Capua Squille fino a Larino Termoli. Due armate, la 5^ americana (Gen. Clark) e l'8^ inglese (Gen. Montgomery), per un totale di 18 divisioni e 6 brigate fronteggiavano 13 divisioni tedesche (10^ Armata) sostenute nel retro (Italia Centro-Nord) da oltre 8 divisioni (2^ Armata). 

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Cartina della Battaglia di Cassino

Hitler e l'Alto Comando ritenevano che tutte le forze disponibili dovevano arretrare su quella che poi sarà conosciuta come la linea gotica; sarà Kesserling ad insistere per tenere nel meridione la 101 Armata, organizzata a difesa su quella che venne definita la linea Gustav, un sistema difensivo trasversale costruito attraverso l'Italia, tra il Garigliano ad ovest (circa 130 chilometri a sud di Roma) e la città di Ortona vicino al mar Adriatico. La linea si appoggiava ad una delle più forti barriere naturali in Italia. Al centro, si estendeva per diversi chilometri la Valle del Liri, al sud il Monte Majo, al nord il Monte Cassino dominante la strada statale n.6 (la via Casilina) per almeno tre chilometri.

Nonostante arretramenti e rettifiche di posizioni la linea Gustav, il 15 gennaio 1944, teneva ed i tedeschi erano riusciti a contenere la progressione alleata, nonostante la sproporzione di forze e i notevoli mezzi a disposizione del Gen. Alexander, comandante supremo in Italia. La linea Gustav aveva il suo perno sulle pendici di Monte Cassino, su cui poggiavano tutte le posizioni tedesche sia verso il Tirreno sia verso il Centro dell'Appennino.

I tedeschi erano giunti a Cassino il 14 ottobre: il ten. Colonnello austriaco Schlegel al comando della divisione Panzer Göring. Questi prospettò all'abate Gregorio Diamare il pericolo che correva l'Abbazia, che di lì a poco si sarebbe trovata al centro del fronte di resistenza tedesca (linea Gustav), e riuscì, quindi, a far mettere al sicuro gran parte dei tesori dell'Abbazia stessa (consegnati l'8 dicembre in Vaticano, con un carico di 120 autocarri).

Contemporaneamente fu fatta sfollare la popolazione e tutto il territorio circostante l'Abbazia, ovvero la vallata, i monti vicini, e la stessa città di Cassino divennero un vero e proprio fortino con trincee, casematte, cannoni, carri armati, campi minati. I genieri tedeschi dimostrarono una grande capacità a potenziare il terreno sia in montagna, sia in collina, che in pianura, terreno già per sua natura estremamente atto alla difesa. Non altrettanto accadde per il monastero che non fu fortificato, almeno fino a quando gli Alleati non lo distrussero con un bombardamento (15 febbraio).

Per riuscire a sfondare la linea Gustav e raggiungere Roma, principale obiettivo alleato, costringendo tutto il fronte ad arretrare, occorreva impadronirsi del perno di difesa tedesco, cioè Cassino. Per ottenere questo gli alleati sferrarono tre battaglie, dal 15 gennaio al 10 maggio 1944, di cui solo l'ultima ebbe successo. Le prime due furono una somma di errori e di incertezze che costarono, portarono a fallimenti e delusioni, in cui la capacità e la professionalità dei comandanti alleati ne escono con molti dubbi e ombre. Al termine della seconda fase della battaglia (25 marzo) la città di Cassino era ridotta ad un cumulo di macerie, non rimaneva nulla della sua vecchia fisionomia. Solo dopo la terza fase della battaglia (maggio 1944), con numerose perdite dall'una e dall'altra parte, gli Alleati riuscirono ad impadronirsi della zona segnando la fine di un incubo. Il 25 maggio le truppe provenienti da Cassino si incontrarono presso Littoria con quelle sbarcate ad Anzio e il 4 giugno entrarono in Roma.


pallanimred.gif (323 byte) La prima fase della battaglia per Cassino e lo sbarco di Anzio (17 gennaio-11 febbraio 1944)

pallanimred.gif (323 byte) La seconda fase della battaglia di Cassino (15 febbraio-25 marzo 1944)

pallanimred.gif (323 byte) La terza battaglia per Cassino (11-20 maggio 1944)

pallanimred.gif (323 byte) L'epopea polacca nella battaglia per Cassino

pallanimred.gif (323 byte) La Liberazione di Roma (4 giugno 1944)

pallanimred.gif (323 byte) Intervista al generale Evans Bradford, capostormo dei bombardieri (di Enzo Cicchino)

pallanimred.gif (323 byte) Lo sbarco di Anzio nel quadro generale della Campagna d'Italia, di Sisto Orlandini

 

info.gif (232 byte) per altre informazioni:

pallanimred.gif (323 byte) La Campagna d'Italia1943-45 e la battaglia di Cassino Immagini, documenti, articoli e quant'altro sia collegato alla battaglia di Cassino, la battaglia del Volturno e la Campagna d'Italia 1943-1945

pallanimred.gif (323 byte) Cassino - La seconda guerra mondiale Sito su Cassino città martire, con la descrizioni sulle tre fasi della battaglia, foto e cartine

pallanimred.gif (323 byte) Cassino (dal sito "La II Guerra Mondiale")

pallanimred.gif (323 byte) The Battle of Monte Cassino Web Site (in inglese)

pallanimred.gif (323 byte) Monte Cassino documentary web site (in inglese)

pallanimred.gif (323 byte) La battaglia di S. Maria Infante-Minturno (cronologia.it)

pallanimred.gif (323 byte) Il martirio di S. Maria Infante

pallanimred.gif (323 byte) Neozelandesi a Cassino

pallanimred.gif (323 byte) Il cimitero di guerra americano di Nettuno

 

Nota: le notizie sulla battaglia di Cassino sono in gran parte tratte dalla rivista dell'Istrid (Istituto Ricerche e Informazioni Difesa) e dal sito "Cassino - La seconda guerra mondiale"

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