La battaglia di Cassino
La prima battaglia per Cassino e lo sbarco di Anzio
(17 gennaio -11 febbraio 1944)
Il 2 gennaio 1944
il Gen. Alexander approvava il piano per il superamento della linea Gustav "per
aggiramento". Attaccando su tutto il fronte della "Gustav" per fissare i
tedeschi alle loro posizioni, un Corpo d'Armata doveva sbarcare ad Anzio (operazione
Shingle) ed aggirare i tedeschi. Scopo: attirare forze tedesche dal fronte da Cassino. Il
Gen. Clark fissò in quattro fasi i tempi della battaglia:
- 17 gennaio 1944:
Il 10' Corpo d'Armata (C.d'A.) inglese, attraversato il Garigliano nei pressi della costa
tirrenica. Volgendo all'intemo doveva minacciare la valle del Liri.
- 20 gennaio 1944:
il 2' C.d'A. americano, attraversato il Rapido 8 km a sud di Cassino, doveva entrare nella
valle del Liri;
- 20 gennaio 1944: il Corpo di
spedizione francese del Gen. Juin doveva aggirare da nord le posizioni di Cassino;
- 22 gennaio 1944: il 6' C.d'A.
americano doveva sbarcare ad An zio, per dare inizio alla manovra di aggiramento.
Questo piano non ebbe fortuna. In dieci giorni di combattimento non si
riuscì a far crollare le difese tedesche. Gli inglesi non fecero progressi e gli
americani al centro subirono perdite notevoli.
La 1ª battaglia di Cassino iniziò nel pomeriggio del 17 gennaio 1944
quando il X corpo d'armata britannico dette il via al bombardamento d'artiglieria contro
la fanteria tedesca.
In seguito all'offensiva lanciata, il X corpo d'armata riuscì a sfondare il fronte del
Garigliano nonostante che i tedeschi contrattaccassero con tutto l'accanimento possibile.
Il XIV corpo d'armata tedesco di fronte al rischio di veder crollare il fronte di Cassino,
fu costretto a chiamare rinforzi (29ª e 90ª Divisione Panzer Grenadier).
La notte tra il 17 e il 18 gennaio il 141° Reg. americano, cercò di penetrare oltre
il fiume Gari senza riuscirvi. Il 20 gennaio le compagnie d'assalto americane (Reg. 141°
e 143°) tentarono nuovamente l'attraversamento del Gari, riuscendovi solo parzialmente a
causa della resistenza dei tedeschi che avevano salvato dai bombardamenti gran parte delle
armi pesanti.
Il 22 gennaio ad Anzio fu un fallimento. Lo sbarco tatticamente riuscì:
nella prima giornata furono sbarcati oltre 36.000 uomini e 18.000 autoveicoli ruotati e
cingolati. La sorpresa per i tedeschi fu totale. Ma la decisione del Gen. Lucas di
attendere rinforzi e trincerarsi sulle spiagge permise ai tedeschi di reagire e bloccare
gli alleati in una testa di ponte profonda solo 11 km e larga 24.
Il 25 gennaio Clark dette l'ordine di attaccare da nord la città ma l'assalto fallì.
Altri tentativi alleati, sempre infruttuosi, si ebbero la notte del 25 e del 26 gennaio.
Contemporaneamente, il Corpo di spedizione francese avanzò ulteriormente conquistando
colle Abate e l'altura di 862 m a nord di questo. La posizione fu però riconquistata poco
dopo dai tedeschi.
Nel frattempo il generale Alexander mandava rinforzi a Cassino costituendo un II Corpo
d'armata composto dalla 2ª Divisione neozelandese e dalla 4ª Divisione indiana.
Il 6 febbraio la fanteria americana raggiunse il monte Calvario, punto chiave di
Montecassino perché da lì si poteva dominare l'intera città.
Il 10 febbraio, però, i tedeschi scalzarono ancora una volta gli americani dal pendio di
monte Calvario.
L'11 febbraio le forze alleate tentarono nuovamente l'assalto a monte Calvario e
Montecassino ma gli attacchi fallirono. La stessa sera il II Corpo d'armata americano
smise di combattere per Montecassino.
Ormai la testa di ponte era stata neutralizzata e questo risultato era
stato ottenuto senza distogliere alcun soldato dal fronte di Cassino. La prima battaglia
di Cassino si concludeva con uno scacco per gli alleati. Oltre alla non esperienza delle
truppe e dei comandi intermedi, l'offensiva era fallita in quanto non aveva avuto la
potenza necessaria. Lanciata troppo presto non aveva potuto appoggiare lo sbarco ad Anzio
e si era risolta in una serie di attacchi successivi, che in nessun punto erano stati
soverchianti. Ad Anzio poi l'indecisione e la mancanza di ardimento compromisero ogni
possibilità.
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Nota:
le notizie sulla prima fase della battaglia di Cassino sono tratte
dalla rivista dell'Istrid
(Istituto Ricerche e Informazioni Difesa) e dal sito "Cassino
- La seconda guerra mondiale" |