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Guerra, l'Italia finisce nella lista dei nemici di Bin Laden

Anche l'Italia è tra i principali nemici di Bin Laden. Lo ha detto lui stesso, il 4 novembre, in un video di 45 minuti diffuso dalla televisione del Qatar Al Jazira»: «Gli italiani , assieme a francesi e britannici, si sono spartiti il mondo arabo dopo la prima guerra mondiale e da allora ci perseguitano», ha detto.

Una dichiarazione che ha fatto salire al massimo la paura del rischio attentati in un'Italia già sotto shock per la diffusa presenza di cellule di Bin Laden in piena attività e per i camionkamikaze pronti a esplodere lungo le autostrade.

Di conseguenza ci saranno controlli più accurati alle frontiere e massima attenzione nelle verifiche sui visti d’ingresso concessi a chiunque sia originario di nazioni «a rischio». Dopo le accuse di Bin Laden all’Italia nel discorso mandato in onda dalla tv araba Al Jazira e la decisione di George W. Bush di accettare l’offerta del nostro governo per impiegare l’Esercito nell’operazione «Enduring Freedom» (Libertà Duratura), il nostro Paese è più che mai esposto ad eventuali attentati da parte degli integralisti islamici. I nostri esperti dell’ intelligence hanno notato come il riferimento agli italiani sia stato fatto dallo sceicco del terrore prima di citare i francesi ed i britannici, anch’essi indicati come i responsabili della «spartizione del mondo arabo dopo la prima guerra mondiale... e da allora ci perseguitano». Una frase che, secondo gli analisti dell’Antiterrorismo, è giunta «inaspettata. Non va sottovalutata - hanno osservato -, è una minaccia reale». Da qui, l’esigenza di un ulteriore giro di vite sul fronte della prevenzione e delle misure di sicurezza per tentare di ridurre al minimo il rischio di attacchi terroristici.

le minacce di Bin Laden: