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Il piano antiterrorismo del Governo
Emergenza
bioterrorismo (lo speciale di governo.it)
Decreto del governo: previsto un nuovo reato Meno
vincoli alla polizia per le intercettazioni
ROMA - Con un decreto legge di 10
articoli, già firmato dal capo dello Stato, il Consiglio dei ministri alza una diga per
contrastare il terrorismo internazionale. Da oggi, rischia pene pesantissime chi, anche
nascondendosi sul territorio italiano, organizza un attentato da portare a termine allestero.
Il provvedimento del governo colma così una «preoccupante carenza normativa» che è
diventata macroscopica dopo gli aerei bomba dell11 settembre. Inoltre viene
aggiornato lelenco delle «armi da guerra» che adesso comprende «aggressivi
biologici e radioattivi». Accantonate, almeno per il momento, listituzione di una
super procura contro il terrorismo e lintroduzione delle cosiddette «garanzie
funzionali» per gli 007.
NUOVO REATO - Con il testo, presentato dal presidente del Consiglio e dai ministri dellInterno
e della Giustizia, è stato dunque introdotto un reato specifico per il «terrorismo
trasnazionale». Contemporaneamente, viene dato il via libera alle intercettazioni
preventive e alle perquisizioni senza lautorizzazione del giudice. Previste anche
«operazioni sotto copertura» e perquisizioni di interi edifici. Tutto questo è stato
possibile estendendo le norme vigenti contro il terrorismo interno e applicando allarea
delleversione gli strumenti investigativi messi in campo da tempo contro la mafia.
Giro di vite anche con i fiancheggiatori che rischiano fino a 4 anni di carcere se
ospitano o solo forniscono mezzi di trasporto ai terroristi. Per il Guardasigilli Roberto
Castelli, il decreto costituisce una «risposta molto efficace contro una piaga che ci sta
tormentando in questi tempi».
NUOVI REATI - Il codice penale si arricchisce di due articoli. Il primo, il 270 ter,
prevede la pena da 7 a 15 anni per «chiunque promuove, costituisce, organizza, dirige,
finanzia, anche indirettamente, associazioni che si propongono il compimento allestero,
o comunque ai danni di uno Stato estero, di unistituzione o di un organismo
internazionale, di atti di violenza su persone o cose, con finalità di terrorismo». Chi
partecipa a queste associazioni rischia la reclusione da 5 a 10 anni. E dora in poi
laggravante prevista per gli atti di eversione dellordine democratico (pena
diversa dallergastolo aumentata della metà) è estesa anche al terrorismo
internazionale. Il decreto legge, inoltre, introduce nel codice penale un nuovo articolo
(270 quater ) che punisce con la reclusione fino a 4 anni «chiunque, fuori dai
casi di concorso nel reato di favoreggiamento, dà rifugio o fornisce ospitalità, mezzi
di trasporto, strumenti di comunicazione» ai terroristi. E un giro di vite, quello
varato dal governo, che non fa distinzione tra il fronte interno e quello internazionale.
La pena è comunque aumentata se laiuto fornito alle cellule è continuativo.
INTERCETTAZIONI - Mani libere alla polizia per captare conversazioni, telefonate e
messaggi via Internet anche senza lautorizzazione del giudice. Il governo ha dunque
esteso la normativa prevista per i reati di mafia anche al terrorismo: «Le
intercettazioni preventive possono essere disposte anche in assenza di un procedimento
penale quando è necessario per lattività di prevenzione e di informazione». L«attività
di ascolto» prescinde dunque «sia dal compimento di un reato sia dalla assunzione della
qualità di indagato da parte della persona le cui comunicazioni vengono assoggettate a
controllo». Lunica garanzia è rappresentata dal fatto che le «intercettazioni
preventive» possono essere utilizzate solo per il proseguimento delle indagini e non per
costituire una prova da portare in dibattimento. Stesso discorso vale anche per le
intercettazioni ambientali finalizzate alla ricerca di latitanti.
SOTTO COPERTURA - Viene esteso anche ai reati di terrorismo e di eversione la possibilità
di infiltrare allinterno delle organizzazioni agenti che agiscono sotto copertura.
Il meccanismo tecnico consiste nel ritardare gli atti di cattura, di arresto e di
sequestro in modo che lagente infiltrato possa acquisire il maggior numero possibile
di informazioni. Avendo a che fare con i terroristi mediorientali e fondamentalisti
islamici, gli «infiltrati» dovranno avere, oltre al sangue freddo, determinate
caratteristiche somatiche e una grande dimestichezza con la lingua e i dialetti arabi.
Oltre alle attività «sotto copertura», che hanno un perimetro esteso, il decreto legge
fornisce alle unità antiterrorismo la possibilità di isolare con un «cordone
sanitario», e dunque perquisire, interi edifici e addirittura blocchi di edifici.
(corriere della sera, 19 ottobre 2001)
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