Biografie
Carlo Rosselli
Nasce a Roma, in Via delle Convertite 21, il 16 novembre 1899, in una famiglia di
agiati ebrei toscani. Il padre Giuseppe Emanuele è compositore e musicologo. La madre,
Amelia Pincherle, una scrittrice e autrice affermata di teatro. Trasferitosi a Firenze,
inizia ad entrare in contatto con l'ambiente socialista. Milita nelle file interventiste.
Il fratello Aldo, più grande di lui, parte volontario e nel 1916 muore sul fronte, sui
monti della Carnia. Partecipa anche lui alla prima guerra mondiale, come sottotenente,
chiedendo di essere assegnato agli Alpini, e già al fronte matura la sua adesione al
socialismo.
Finita la guerra, riprende gli studi di scienze politiche e conosce Gaetano Salvemini,
dal quale è fortemente influenzato. Nel '21 si laurea in scienze politiche con la
tesi "Il sindacalismo".
Nel '22 il fascismo conquista il potere. Inizia così un periodo difficile per le sorti
degli antifascisti. A Roma il XIX congresso del partito socialista decreta
lespulsione dei riformisti di Treves, Turati e Matteotti. Rosselli si schiera con la
corrente riformista che dà luogo al partito socialista unitario.
Conosce Piero Gobetti e il gruppo di giovani intellettuali che pubblicano il settimanale
La Rivoluzione Liberale. Conosce inoltre Luigi Einaudi, Pasquale Jannacone e
Achille Loria.
Prende parte alla ristretta attività del Circolo di Cultura fiorentina, promosso da
Gaetano Salvemini, Piero Calamandrei, Ernesto Rossi, Ludovico Limentani, Piero Jahier e
lavv. Alfredo Nicoli, nel cui studio si tenevano le riunioni.
Nel '23 si laurea in legge discutendo la tesi "Prime linee di una teoria economica
dei sindacati".
Dei primi anni Venti è l'idea di un socialismo che può salvarsi solo scansando il
marxismo e adottando il metodo liberale. Rosselli, insieme al fratello Nello e all'amico
Ernesto Rossi, frequenta assiduamente Gaetano Salvemini, considerato dai tre loro comune
maestro. Carlo legge i libri di politologi inglesi, spesso è a Londra e ammira la
concretezza dei laburisti. Dal lato teorico propone quindi un'opera di revisione e di
riorganizzazione del socialismo che doveva avere all'interno un maggiore liberalismo.
Nel 1924, allindomani del delitto Matteotti si iscrive al partito socialista
unitario. E chiamato ad insegnare allIstituto superiore del Commercio di
Genova ad insegnare Istituzioni di Economia Politica.
Nel '25 fonda con il fratello Nello, Salvemini ed Ernesto Rossi il bollettino
clandestino Non Mollare, che da' filo da torcere a Mussolini, pubblicando
diversi memoriali sul delitto Matteotti che suscitano scalpore in tutt'Italia. Casa
Rosselli é devastata dai fascisti.
Nel '26 Carlo é aggredito dagli squadristi genovesi. A luglio é costretto a lasciare
linsegnamento. Sposa linglese Marion Cave a cui era legato da molti anni. Con
Pietro Nenni da' vita alla rivista Il Quarto Stato, che però viene soppressa
dai fascisti. I dirigenti socialisti si convincono della necessità di costituire
unorganizzazione per lespatrio. Carlo Rosselli, Ferruccio Parri e Riccardo
Bauer, preparano la fuga di decine di socialisti, tra i quali Treves, Saragat e Turati.
Nel '27 viene arrestato insieme a Parri per lespatrio di Turati. Rosselli
viene condannato a 5 anni di confino a Lipari per lintervento diretto di Mussolini.
Nel 1929, al confino di Lipari dove lo ha spedito il fascismo, Rosselli scrive
Socialismo liberale (lo farà uscire l'anno dopo, una volta rifugiato a Parigi), in cui
teorizza un nuovo socialismo, epurato dal marxismo.
Nel novembre del 1929, a Parigi, Carlo Rosselli, Emilio Lussu e i fuoriusciti riuniti
intorno alla figura di Gaetano Salvemini fondano un movimento, «Giustizia e Libertà»,
che vuole essere «l'anima della rivoluzione liberatrice di domani»: un movimento
rivoluzionario libertario e democratico che riunisce in Italia e all'Estero coloro che non
sono comunisti, avversano i gruppi dirigenti liberali e la sinistra aventiniana e
vogliono combattere il regime fascista per creare una società libera e civile. E'
Salvemini a stendere la bozza di statuto. I costituenti hanno storie politiche diverse:
liberali Tarchiani, il giornalista Alberto Cianca e Vincenzo Nitti; repubblicani Cipriano
Facchinetti, Raffaello Rossetti, Gioacchino Dolci e Fausto Nitti; socialista Rosselli,
sardista Lussu. Il motto è suggerito da Lussu: "Insorgere! Risorgere!".
Adottano per simbolo la spada di fiamma tra quelle due parole. "Provenienti da
diverse correnti politiche - si legge nel primo appello di GL, diffuso a novembre del 1929
- archiviamo per ora le tessere e creiamo una unità d'azione". La guida del
movimento è affidata a un triumvirato espressivo delle tendenze su cui GL si fonda:
Rosselli socialista, Lussu sardista-repubblicano, Tarchiani liberale.
Il movimento si dota presto di una rivista come strumento di elaborazione teorica: i
Quaderni di Giustizia e Libertà, che vede la collaborazione di molti intellettuali, tra
cui spicca il nome del socialista libertario Andrea Caffi.
Nel '30 Rosselli finanzia e organizza, insieme a Tarchiani, il volo propagandistico su
Milano di Bassanesi.
Il cambiamento della politica di Rosselli a partire dal '34 e
l'avvicinamento ai comunisti produce il progressivo allontanamento da GL di elementi come
Salvemini, Caffi, Tarchiani e, per ragioni diverse, dello stesso Lussu.
Per Rosselli è importante l'unità proletaria, «una necessità indeclinabile», e per
abbattere il fascismo propone di unire proletariato e borghesia in una coalizione
liberalsocialista. Una formula auspicata nel 1911 in Inghilterra da Leonard T. Hobouse con
una collaborazione tra partito laburista e partito liberale. Questa cooperazione,
condivisa dal Rosselli, era stata realizzata in Inghilterra con il governo di coalizione
del 1929 formato dal primo ministro laburista Ramsay Mac Donald.
Dopo la sconfitta dei laburisti alle elezioni del 1931, Rosselli si dichiara ancora
convinto della validità del programma liberalsocialista. Nei Quaderni di «Giustizia e
libertà» propone la costituzione di una Repubblica, di una vera democrazia dove l'unico
sovrano era il popolo, e dove l'elemento contadino doveva costituire le basi della nuova
democrazia italiana.
«Il socialismo - scrive Rosselli - è lo sviluppo del principio di libertà (...) è
liberalismo in azione, è libertà che si fa per la povera gente». E la libertà, che è
autoconquista, deve essere difesa da ogni tentativo di soppressione. Rosselli l'ha difesa
pagandola con la vita.
Nel '36 GL si schiera da subito al fianco del fronte popolare in Spagna. La risposta
dell'emigrazione e dell'antifascismo italiano non si fa attendere. Rosselli è alla testa
di una colonna di esuli antifascisti (anarchici, giellisti, socialisti e comunisti), sul
fronte di Aragona, ed è sicuro che questa esperienza avrebbe condotto alla certezza di
poter vincere anche in Italia. Celebre la sua frase, che diviene un vero e proprio motto
«Oggi in Spagna, domani in Italia». La vittoria della colonna italiana contro i
franchisti, nella battaglia di Monte Pelato, fa il giro del mondo.
Ferito, è costretto a rientrare in Francia per curarsi e a lasciare il comando della
colonna.
Il 27 aprile del '37 muore Gransci. Rosselli gli dedica tutta la prima pagina di
"Giustizia e Libertà", affermando che si tratta del "più grande
delitto del fascismo" dopo quello di Matteotti. Non sa che gli restano poche
settimane di vita.
Carlo è ucciso, assieme al fratello Nello, il 9 giugno 1937 a Bagnoles de l'Orne, in
Francia, da alcuni sicari mandati da Mussolini.
per approfondire:
Cronologia
vita Carlo Rosselli
Galleria foto fratelli Rosselli
Bibliografia
su Carlo Rosselli
Carlo Rosselli a Genova
(saggio a cura di Alberto Rosselli)
percorsi in rete:
Carlo e Nello Rosselli
(notizie e articoli sui due fratelli Rosselli, da ossimoro.it)
Circolo
Fratelli Rosselli (con la bibliografia più recente sui Rosselli e le
biografie di alcuni importanti protagonisti dell'antifascismo)
Carlo
Rosselli: il socialismo liberale (dal sito ossimoro.it)
Amelia Pincherle
Rosselli Jewish Writer in Pre-Fascist Italy di Stanislao Pugliese (Hofstra
University)
The battle of Turin, 1933-1936: Carlo Rosselli, Giustizia e Libertà,
OVRA and the origins of Mussolini's anti-Semitic campaign di Joel Blatt
Alcuni scritti di Carlo
Rosselli (dal sito ossimoro.it)
Eroe tutto prosa (su Giacomo
Matteotti)
Oggi in Spagna, domani in
Italia
I miei conti con il
marxismo
Sul volo ed il processo
Bassanesi
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