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Le biografie (M-P)
Aristodemo Maniera, nato a Castellamare Adriatico (Pe) il 5.8.1903.
Capitano marittimo, comunista. Ardito del popolo è condannato nel 1922 al carcere e poi
più volte fermato. Operaio alla Fiat, licenziato, espatria in Francia nel 1929. Nel 1936
è in Spagna dove si arruola nel battaglione Garibaldi. E' promosso al grado di ufficiale.
Ferito sull'Jarama, torna in Francia, internato al Vernet. Combatte con la Resistenza in
Francia e in Italia. Medaglia d'argento al V.M. Deputato alla Costituente.
Alfredo Mordini, nato a Firenzuola (Fi) il 29.6.1902, macchinista,
comunista. Espatriato in Francia, svolge attività politica ad Arles. Il 30 aprile 1937 va
in Spagna ed entra a far parte della brigata Garibaldi. Combatte sull'Ebro ed è ferito.
Rientrato in Francia, combatte nella Resistenza fra le fila dei Ftp (Francs Tireurs
Partisans). Dopo l'armistizio combatte con il nome di battaglia di "Riccardo"
nell'Oltrepo con la brigata Garibaldi. Il 28 aprile 1945 comanda il plotone d'esecuzione
per i gerarchi di Mussolini sul lungo lago di Dongo nell'alto lago di Como.
Osvaldo Negarville, nato a Buttigliera Alta (To), il 5.6.1908.
Impiegato, comunista. Nel 1927 viene arrestato per la sua attività politica antifascista.
Nel 1934 va in Francia e poi in Unione Sovietica. Entra in Spagna nell'estate del 1936
operando nella zona di Huesca. Nel febbraio 1937 torna in Italia per conto del Partito
comunista italiano. Arrestato a Pisa nel maggio 1937, è condannato. Dopo la
scarcerazione, milita nella Resistenza. E' vice comandante delle Brigate Garibaldi in
Piemonte e Commissario politico della 4a Zona.
Pietro Nenni, nato a Faenza (Ra) il 9.2.1891. Giornalista, dirigente
politico socialista. Attivo nel Partito reubblicano, nel 1911 conosce il carcere per i
moti popolari contro l'intervento italiano in Libia. E' nuovamente arrestato nel 1914.
Dopo essere stato interventista, si avvicina al Partito socialista nel 1921. Espatria in
Francia nel 1926 dove svolge vasta attività politica. Nella guerra di Spagna è
Commissario politico delle Brigate Internazionali e delegato dell'Internazionale
socialista. Dopo esser rientrato in Francia, viene arrestato. Nel 1943 è trasferito in
Italia e confinato nell'isola di Ponza. E' fra i maggiori dirigenti della Resistenza. Più
volte ministro della Repubblica.
v. Pietro Nenni
Italo Nicoletto, nato ad Hoberhausen (Germania) il 15.7.1909.
Studente, comunista. Con Altiero Spinelli redige il foglio clandestino "Il
comunista" subendo nel 1927 una condanna a tre anni di carcere. Nel 1930 è inviato
al confino per due anni e nel 1932 per altri tre. Il 7 aprile 1937 espatria per
raggiungere la Spagna dove arriva nel marzo del 1938 partecipando con la brigata Garibaldi
alle battaglie sull'Ebro. Rientrato in Francia dal 1942 assume a Marsiglia il comando dei
gruppi immigrati dei Ftp. Tornato in Italia è comandante militare della piazza di Torino
dal marzo 1945. Più volte deputato della Repubblica.
Randolfo Pacciardi
Giuliano Pajetta, nato a Torino, il 1.10.1915. Studente, comunista.
Arrestato dal fascismo giovanissimo, espatria nel 1931 in Francia. Dopo un soggiorno in
Urss, nel 1934 è in Francia. Il 5 gennaio 1937 raggiunge la Spagna dove, come commissario
politico della 12a, 13a e 15a Brigata Internazionale con il nome di "Giorgio
Camen" combatte su vari fronti. Ferito a Brunete, rientra in Francia dove è
internato. Evaso nel 1941 è fra gli organizzatori della Resistenza francese. Rientrato in
Italia, è ispettore generale delle Garibaldi. Deportato a Mauthausen, sopravvive e dopo
la Liberazione è più volte deputato per il Pci.
Pietro Pajetta, nato a Taino (Va), il 7 febbraio 1914. Impiegato,
comunista. Nell'autunno del 1937 espatria clandestinamente e va in Spagna a combattere.
Militante nella brigata Garibaldi, prende parte alle battaglie dell'Estremadura e di
Caspe. Ferito nella ritirata dell'Aragona, resta mutilato della mano destra. Passato in
Francia, opera con la Resistenza francese. Dal 1943 è partigiano, prima nel Savonese e
poi è il comandante "Nedo" della 2a brigata Garibaldi del biellese. Muore
vittima di un agguato il 24 febbraio 1944 all'Alpe di Casto. E' medaglia d'oro al V.M.
Giacomo Pellegrini, nato ad Osoppo (Ud), il 12.8.1901. Pubblicista,
comunista. Attivo politicamente dal 1919, è delegato a Lione al 3° Congresso del PCd'I.
Al rientro in Italia nel 1926 è arrestato e condannato per adesione al comunismo a 8 anni
e 6 mesi di reclusione. Amnistiato, espatria in Francia, poi va in Urss. Entra in Spagna
con Negarville, Grassi e Scotti nell'agosto del 1936 per conto del Pci. Combatte sul
fronte di Huesca con la colonna Del Barrio. Verso la fine del 1937 torna in Francia e due
anni dopo in Italia. Arrestato, resta in carcere sino al 1943. Combatte nella Resistenza
italiana. Più volte deputato e senatore.
Giovanni Pellizzari, nato a Preone (Ud) il 7.10.1911. Muratore,
comunista. Espatria in Francia dove partecipa alle lotte operaie. Nel settembre 1937 si
arruola nella brigata Garibaldi e raggiunge il grado di commissario di compagnia. E'
ferito gravemente sul fronte dell'Ebro. E' internato nel campo francese del Vernet e nel
1941 estradato in Italia. Recluso a Ventotene. Dal 1943 è responsabile dell'Intendenza
della Brigata Garibaldi-Carnia.
Giovanni Pesce, nato a Visone (Al) il 22.2.1918. Espatriato in Francia
nella regione della Grande Combe con la famiglia, fin da ragazzino lavora come minatore. A
18 anni va in Spagna, viene inquadrato nella 2a Compagnia del battaglione Garibaldi
prendendo parte a tutte le battaglie sino a Guadalajara. Combatte a Huesca e a Brunete
dove è ferito. Rientrato in formazione, è nuovamente ferito a Ferlete. Promosso tenente,
prende parte alla campagna dell'Ebro dove è ferito per la terza volta. La sua vita fra
Madrid e l'Ebro è raccontata in "Un garibaldino in Spagna". Rientrato in
Francia, passa in Italia dove, nel 1940, viene arrestato a Torino. Processato al Tribunale
di Alessandria viene recluso nell'isola di Ventotene dove entra in contatto con i maggiori
dirigenti comunisti. Liberato alla fine d'agosto del 1943, organizza a Torino i gruppi dei
Gap di cui diventa comandante. E' autore di memorabili imprese di cui v'è ampia traccia
nel libro autobiografico "Senza tregua", un breviario epico per migliaia di
giovani. Dal giugno 1944 opera a Milano al vertice del 3° Gap "Egisto Rubini".
E' medaglia d'oro al V.M. E' presidente dell'Aicvas, l'Associazione dei combattenti
antifascisti italiani di Spagna.
v. Giovanni
Pesce
Dante Pescò, nato a Milano l'8.8.1899. Architetto e pittore,
comunista. Più conosciuto come "Giandante", ardito del popolo nel 1921, è
arrestato e incarcerato nel 1923. Nel 1933 espatria in Francia ed è fra i primissimi
volontari di Spagna. Arruolato nel battaglione Garibaldi, viene cooptato da Luigi Longo
che aveva conosciuto nel carcere fascista al Commissariato generale delle Brigate
internazionali, sede in cui sviluppa con la sua arte un'intensa attività propagandistica.
Internato al Vernet nel 1939, confinato ad Ustica, milita nella Resistenza.
Anello Poma, nato a Biella il 27.7.1914. Operaio tessile, comunista.
Nell'agosto 1937 espatria in Francia e da lì raggiunge la Spagna. Il 23 agosto è alla
base di Albacete. In settembre è inquadrato nella brigta Garibaldi e prende parte a
numerose battaglie sull'Estramadura e sull'Ebro rimanendo ferito. Riparato in Francia nel
febbraio 1939, viene internato al campo del Vernet. Tradotto in Italia viene confinato a
Ventotene. Dopo l'armistizio è commissario politico del Comando Zona del Biellese. |