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la resistenza romana
Fonti documentarie
per lo studio della Resistenza a Roma e nel Lazio
3. Gli archivi dei partiti e delle fondazioni
Molti documenti riguardanti lorganizzazione della lotta
partigiana sono stati consultati presso la Fondazione Istituto Gramsci di Roma e
provengono dai fondi Archivio delle Brigate Garibaldi (1943-1945; fascc. 473), Archivio
del Partito comunista italiano/Direzione nord (1943-1945; fascc. 447) e Biografie, memorie
, testimonianze (fascc. 570 con docc. in copia).
La documentazione delle Brigate Garibaldi si riferisce in gran
parte al periodo compreso tra la primavera del 1944 e il maggio 1945 e risulta articolata
in due sezioni :
- Organi centrali, fascc. 62; documenti prodotti dagli
organismi militari e politici della Resistenza (comando generale delle brigate Garibaldi,
Corpo volontari della libertà-comando generale per lItalia occupata, Clnai ) e
bollettini e relazioni del Servizio informazioni militari sullattività partigiana
(direttive, circolari e relazioni di carattere politico e militare);
- Sezioni regionali, fascc. 402, con documenti prodotti
prevalentemente nelle regioni a nord della linea gotica.Per il Centro-Sud sono comunque
conservati 13 fascicoli, di cui i primi sei relativi allattività partigiana a Roma
e nel Lazio.
NellArchivio del Partito comunista italiano/Direzione nord
è conservata la serie Affari Regionali, fascc. 179, contenenti documentazione proveniente
principalmente dalle federazioni, dai comitati insurrezionali e dai dirigenti nazionali
del Pci; sono presenti anche alcuni documenti prodotti dal Cln e da altri partiti e
movimenti. Per il Lazio sono conservati 15 fascicoli relativi generalmente agli anni
1943-44 che contengono:
- relazioni sulla situazione politica e militare nella zona
Prenestina e a Monterotondo (tutto il fascicolo 8) e in altre zone del Lazio
(Civitavecchia, Viterbo ecc.)
- circolari, direttive, rapporti, riunioni della Federazione
laziale del Pci e scambio di corrispondenza con la Direzione del Pci
- documenti concernenti la politica del partito nei confronti degli
intellettuali
- documenti sullo svolgimento dello sciopero del 3 maggio 1944
- materiali di propaganda antifascista e antinazista
(opuscoli, volantini, manifesti).
Nella sezione Biografie, memorie testimonianze il fondo Roberto
Forti conserva la relazione sullattività svolta dalla banda Maroncelli,
lelenco dei patrioti riconosciuti partigiani e combattenti con le formazioni del
Lazio e le proposte per le concessioni individuali di medaglie e di onorificenze al valor
militare che sono state utilizzate per questa rassegna.
La Fondazione Lelio e Lisli Basso possiede una biblioteca di
oltre 85.000 volumi e alcuni fondi archivistici privati.
Il Fondo Resistenza della biblioteca comprende periodici,
volantini e opuscoli a carattere locale. Per Roma e il Lazio sono conservati volantini e
manifestini di propaganda antifascista e antinazista firmati dal Cln di Roma,
dal Pci (Federazione laziale e sezione romana), dal PdA, dal Comitato di agitazione
degli sfollati e da altri organismi di opposizione.
Il complesso documentario Archivio Gerardo Bruni (bb. 77)
contiene materiale relativo allattività politica dei Cristiano-sociali dal 1939
agli anni 50.
Di particolare importanza sono le copie delle relazioni e degli
elenchi per il riconoscimento delle formazione partigiane cattoliche che operarono a Roma
e nel Lazio. La serie Resistenza è costituita da sei fascicoli riguardanti, in
prevalenza, lattività del Psiup: per la rassegna sono stati scelti documenti
riguardanti il Servizio informativo partigiano.
LArchivio Giuseppe Spataro conservato nellIstituto
Luigi Sturzo è composto da 70 scatole in corso di ordinamento.
Nel corso della ricerca sono stati consultati i fascicoli relativi
ai mesi di luglio e agosto 1943 e gennaio-maggio 1944. I documenti consultati e trascritti
(appunti manoscritti e dattiloscritti) riguardano:
La situazione alimentare di Roma (febbraio 1944), la morte di don
Morosini (aprile 1944), informazioni riguardanti gli aderenti al battaglione Roma o
morte e le spie ed informatori dei tedeschi (gennaio 1944) prodotte dal Servizio
informativo partigiano.
LAnpi della provincia di Roma, possiede uno schedario dei
suoi iscritti e un archivio corrente.
Lo schedario è costituito da oltre 5.000 posizioni contenute in un
armadio metallico e disposte in ordine alfabetico. Nelle posizioni è possibile trovare i
dati anagrafici degli iscritti, la formazione di appartenenza, il grado rivestito, la
motivazione di eventuali decorazioni sul campo, la copia della dichiarazione di partigiano
combattente rilasciata dal Ministero della difesa con la descrizione dei fatti di guerra
riconosciuti. Il fondo riveste una notevole importanza dal punto di vista
storico-documentario; va però considerato che i partigiani a cui si riferisce la
documentazione sono combattenti residenti nella provincia di Roma dal dopoguerra e che, di
conseguenza, possono aver combattuto in altre regioni. Sta assumendo, invece, una certa
importanza larchivio corrente (non quantificabile perché non ancora sistemato in
contenitori). Questo contiene le carte prodotte dallassociazione nella sua attività
quotidiana e contiene il carteggio con altri enti pubblici e privati per la ricostruzione
di eventi bellici e per la rievocazione di avvenimenti, i resoconti delle assemblee degli
iscritti e le risultanze congressuali. Molte delle cartelle istituite risultano costituite
da liste di combattenti, lettere, cronache dattiloscritte di eventi bellici, opuscoli e
quotidiani, volantini del periodo della II guerra mondiale in originale e in fotocopia.
Larchivio dellIrsifar è costituito da 185
fascicoli.
I documenti conservati (fotocopie di originali consultati in altri
istituti, manoscritti, dattiloscritti, opere a stampa) sono il risultato o il lavoro
preparatorio di ricerche effettuate da studiosi che hanno poi versato il materiale
allistituto.
Il fondo Claudio Pavone (56 fascicoli) riguarda le attività
delle principali forze politiche e delle organizzazioni partigiane negli anni 1943-1945.
Il fondo Partito dAzione, (25 fascicoli) è il risultato
di una ricerca condotta alla fine degli anni Sessanta da Maria Luisa Calogero La Malfa e
Vittoria De Filippis.
Il fondo Federico Caffè (22 fascicoli) contiene documenti datati
sulla situazione economica italiana dal 1941 al 1947.
Il fondo Antonio Parisella (21 fascicoli) è costituito da documenti
riguardanti il Partito fascista nel Lazio negli anni 1923-1926, le rassegne-stampa
ministeriali (1943-1945), le condizioni economiche e sociali di Roma e del Lazio
(1947-1948) e la raccolta di materiali legislativi e ritagli a stampa relativi ad archivi
e altre istituzioni culturali del Lazio in genere, della provincia di Latina in
particolare.
I fondi Riccardo Poli (due fascicoli) e Aldo Grandi (tre fascicoli)
contengono documenti di varia natura a stampa e registrazioni in nastro sul Ventennio
fascista.
La ricerca che ha portato a questa rassegna ha utilizzato
essenzialmente i fondi Ilardi-Natale, Partito socialista italiano e Processi ai fascisti
ed epurazione.
Il primo, suddiviso in due sezioni (condizioni economiche e sociali
a Roma, 11 fascicoli -1925-1937- e Resistenza, 37 fascicoli - 1940-1945 -) raccoglie copie
del periodico Capitolium e copie di documenti provenienti dallAcs sulle condizioni
politiche, economiche delle regioni centro-settentrionali. Il secondo conserva documenti
dattiloscritti e manoscritti sullattività politica e militare dei gruppi socialisti
durante la Resistenza romana, in particolare dei ferrovieri.
I processi ai fascisti, infine è costituito da due volumi a stampa
che contengono le sentenze di alcuni dei principali procedimenti celebrati dopo il 4
giugno 1944 nei confronti di fascisti e collaborazionisti; fra questi quelli attivati
contro Gino Bardi e Guglielmo Pollastrini, contro Celeste Di Porto (la Pantera
nera) e contro Junio Valerio Borghese.
Larchivio del Museo storico della liberazione di Roma
conserva una minima parte delle carte del comando di polizia tedesca di via Tasso) durante
loccupazione. Le buste contengono ordini di carcerazione e di fucilazione,
mandati di comparizione, schede carcerarie. La raccolta di bandi e di manifesti della
biblioteca dellistituto consente, attraverso una ricerca integrata con i fondi dello
stesso tipo conservati nella Fondazione Istituto Gramsci e nellAsc, di avere un
quadro pressoché completo della stampa ufficiale e clandestina del periodo.
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