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Il contributo dei militari

alla Guerra di Liberazione in Italia

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Attacco a Monte Lungo

L'8 settembre del '43, all'annuncio dell'armistizio con gli Alleati, l'esercito italiano, a causa della mancanza di disposizioni precise da parte degli alti comandi militari, si era liquefatto. Fu un vero e proprio dramma, umano e militare, anche se nelle settimane successive non mancarono gli episodi di resistenza ai tedeschi (Roma, Cefalonia, Corfù, Corsica, Albania, Rodi, Lero) e, viceversa, ci furono anche numerosi casi di adesione alla Rsi. Ciò nonostante, in vario modo, nel biennio 1943-1945 l'esercito italiano si riscattò, dando un forte contributo alla Guerra di Liberazione, anche in termini di vite umane (87.000 vittime).

MILITARI CADUTI nella Guerra di Liberazione

    Esercito:    76.000 (compresi 42.000 Imi morti nei campi)

    Marina:       9.000

    Aviazione:    2.000 

    Totale:        87.000

 

 

Ecco come si sostanziò il contributo dei militari alla Guerra di Liberazione:

 

1) Molti militari si diedero alla macchia, e andarono poi ad alimentare le bande dei partigiani nelle montagne, non solo quelle autonome ma anche quelle legate ai partiti, molte delle quali furono comandate da ufficiali dell'esercito. Quasi tutta la flotta e una parte rilevante dell'aviazione si consegnò agli Alleati, e proseguì poi la guerra al fianco degli anglo-americani.

2) Nei Balcani, in Francia, in Grecia, in Albania, in Polonia, nelle isole, migliaia di militari italiani sfuggirono alla cattura da parte dei tedeschi e parteciparono ai movimenti di liberazione nazionali, unendosi ai partigiani locali.

3) La stragrande maggioranza degli Imi, gli ufficiali e i soldati italiani catturati dai tedeschi e internati nei campi di concentramento (oltre 600 mila), decise di resistere e di non aderire alla Rsi.

4) Vi erano, al momento dell'armistizio, circa 600.000 prigionieri nelle mani degli Alleati.  Soldati per lo più caduti nelle mani del nemico a seguito dell'offensiva in Nord Africa (1940-'41) alla resa in Tunisia ed al tracollo del luglio agosto 1943 in Sicilia.  Per lo più, tranne i 10-12.000 soldati in mano all'URSS, erano in mano anglo-americana. Questi soldati, questi italiani all'annuncio dell'armistizio dovettero, come tutti, fare delle scelte.  La stragrande maggioranza scelse di cooperare con gli ex-nemici, con compiti soprattutto di supporto logistico o di ausilio alla produzione bellica (una parte degli ex-prigionieri, fu aggregata alle ricostituite Forze Armate italiane del Sud).

5) Dopo la dichiarazione di guerra alla Germania (13 ottobre 1943) da parte del Governo Badoglio e il riconoscimento all'Italia dello status di cobelligerante da parte degli Alleati (16 ottobre), le Forze Armate italiane, che si erano ricostituite al Sud, ebbero il battesimo del fuoco nella battaglia di Montelungo (dicembre 1943). Parteciparono alla guerra prima il I Raggruppamento Motorizzato, poi il C.I.L., poi i Gruppi di Combattimento. Nel corso dei mesi di guerra, da poche migliaia di persone l'esercito italiano arrivò a contare più di mezzo milione di soldati (400.000 dell'Esercito, 80.000 della Marina, 35.000 dell'Aeronautica), un quarto degli uomini impiegati e circa un ottavo delle forze combattenti. I soldati italiani combatterono al fianco degli Alleati in Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana, fino alla grande offensiva dell’aprile ’45 in Emilia Romagna.

Le fasi salienti di venti mesi di guerra videro impegnati:

 

  • una Brigata (1° Raggruppamento Motorizzato): nel dicembre del 1943 scrisse pagine gloriose nella fornace della battaglia del Garigliano (3.000 uomini a Monte Lungo);

  • un Corpo d'Armata, formato da due Divisioni più i Supporti (Corpo Italiano di Liberazione): nell'estate del 1944 combattè per la liberazione dell'Italia Centrale fino al Metauro e alla Linea Gotica sugli Appennini;

  • un'Armata, composta da sei Divisioni (Gruppi di Combattimento "Legnano". "Folgore", "Friuli", "Cremona", "Mantova", "Piceno"): nell'inverno del 1944 e nella primavera 1945 diede testimonianza di eroismo sulla Linea Gotica e nella battaglia finale;

  • otto Divisioni Ausiliarie: per l'intera durata della Campagna assolsero importanti funzioni logistiche, nelle quali si distinsero in modo particolare le "Salmerie da Combattimento" e il "Genio da Combattimento".

 

info.gif (232 byte) in generale:

pallanimred.gif (323 byte) Le Forze Armate italiane nella Guerra di Liberazione Saggio del Gen. C.A. Luigi Poli

pallanimred.gif (323 byte) La Resistenza dei militari all'Estero

pallanimred.gif (323 byte) La Resistenza degli internati militari (Imi)

pallanimred.gif (323 byte) L'Esercito della Rsi

 

info.gif (232 byte) battaglie ed episodi di resistenza:

pallanimred.gif (323 byte) Porta S. Paolo e la Difesa di Roma 9-10 settembre 1943

pallanimred.gif (323 byte) La difesa del porto di Bari e della costa di Brindisi settembre 1943

pallanimred.gif (323 byte) Montezemolo e il Fronte militare clandestino a Roma

pallanimred.gif (323 byte) La Battaglia di Montelungo dicembre 1943

pallanimred.gif (323 byte) Il combattimento di Case Grizzano 19 aprile 1945

 

info.gif (232 byte) approfondimenti:

pallanimred.gif (323 byte) Le Forze armate in Italia nel periodo bellico e durante la Resistenza e i dati sui morti militari e civili

pallanimred.gif (323 byte) Le Forze Armate italiane e i tedeschi dopo l'8 settembre, di Enrico Boscardi (rivista "Il Secondo Risorgimento d'Italia", a cura dell'Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di Liberazione inquadrati nei Reparti Regolari delle FF.AA.)

pallanimred.gif (323 byte) La ricostruzione delle Forze Armate italiane dopo l'8 settembre, di Giuseppe Conti (rivista "Il Secondo Risorgimento d'Italia")

pallanimred.gif (323 byte) Lo Sforzo Bellico delle Armate Alleate, delle Forze Armate Italiane e del Corpo Volontari nella Campagna d'Italia 1943 - 1945, di Federico Lucidi (rivista "Il Secondo Risorgimento d'Italia")

 

info.gif (232 byte) percorsi in rete:

pallanimred.gif (323 byte) Mostra permanente "l'Italia dei governi di guerra" (1943-1945: caduta del fascismo e cobelligeranza)

pallanimred.gif (323 byte) Pietro Badoglio Sito ufficiale della Fondazione Pietro Badoglio.

pallanimred.gif (323 byte) Biografia Pietro Badoglio (cronologia.it)

pallanimred.gif (323 byte) Il governo Badoglio e il problema della cobelligeranza

pallanimred.gif (323 byte) La Regia Marina e l'armistizio Sito dedicato alla Regia Marina Italiana, con una sezione relativa agli avvenimenti dell’8 settembre 1943.

pallanimred.gif (323 byte) L'armistizio a Barletta L'8 settembre 1943 il presidio militare di Barletta, comandato dal colonnello Francesco Grasso, oppose la prima resistenza in Italia alla preordinata aggressione nazista. Sito realizzato dalla figlia del colonnello.

pallanimred.gif (323 byte) Nave da Battaglia La tragedia della Corazzata Roma, per ricordare cosa avvenne il 9 settembre 1943 nel golfo dell'Asinara

 

 

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