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Il sindacalismo cattolico dall'unità sindacale alla nascita della Cisl

 

pallanimred.gif (323 byte) Glossario del sindacalismo cattolico

Asse De Gasperi-Costa. Data dal consenso della Confindustria dato alle scelte operate dalla Dc e dalla sua alleanza con il partito degli industriali il Pli (partito liberale italiano). Le scelte liberiste e filoamericane che il governo De Gasperi operò nel piano di risanamento economico-finanziario, oltre all'inizio di una politica repressiva nei confronti dei lavoratori, diede ancora più impulso a questa alleanza, palese anche se non esplicitamente confessata. Su questa linea è indubbio constatare che pesò alla Cisl (e alla sua forte dipendenza alla Dc) di essere chiamata "il sindacato dei padroni".(Cfr. S.Colarizi. op.cit. , pp.1

Bruno Buozzi (1881-1944 ) Operaio metallurgico e sindacalista socialista, deputato al parlamento nel 1919,1921,1924, segretario generale della Cgil. La morte di Buozzi aveva colpito profondamente Grandi: soleva dire in conversazioni private-riferite da Rapelli- che l'unità sindacale con il socialista Buozzi non avrebbe corso alcun pericolo. Cfr.Pozzar ,La corrente sindacale cristiana 1944-1948, Cit. In bibliogr.

Cgil unitaria si scompose nei seguenti gruppi sindacali: a) La Cgil comunista; b) i cattolici nella Lcgil ; c) i socialdemocratici e i repubblicani nella Fil (Federazione Italiana Lavoratori); d) i socialisti dissidenti con la Cgil comunista formeranno,con alcuni esponenti di sinistra della Fil, la Uil (Unione Italiana Lavoratori); e) la Lcgil e alcuni membri della Fil costituiranno la Cisl .

Costituzione e sindacati. L'articolo 39 della Costituzione italiana (approvata dall'assemblea costituente il 22 dicembre 1947 , promulgata il 27 dicembre ed entrata in vigore il primo gennaio del 1948) fa parte di quella serie di articoli della Costituzione (dal n.45 al n.47) che trattano i rapporti tra lo Stato e i vari soggetti economici .

L' art.39 dichiara che: L'organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. E' condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione ai loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

La Cisl , che all'epoca dell'approvazione della costituzione non era ancora nata, ma che aveva molti dei suoi futuri rappresentanti nelle file dei membri dell'Assemblea Costituente, non trovò da discutere quest'articolo se non con la nascita di quel sindacato libero e autonomo che vide nell' art.39 uno dei suoi maggiori limiti alla sua piena autonomia . Molte, furono all'inizio degli anni cinquanta, le critiche fatte dalla Cisl alla messa in atto dell' Articolo 39, come del Art.40

L' art.40 della Costituzione italiana dichiara: Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano.

Giuseppe di Vittorio (1892-1957) Uomo politico e organizzatore comunista (dal 1925), esule durante il fascismo, partecipò alla guerra civile spagnola; dal 1945 segretario generale della Cgil; deputato nella prima e nella seconda legislatura repubblicana.

Enciclica di Papa Leone XIII. L'enciclica di Leone XIII, del 1891, è il primo testo di un Papa rivolto ai lavoratori. Risente della situazione sociale dopo le rivoluzioni del 1848 e della pubblicazione a Londra, sempre in quell'anno, del Manifesto del partito comunista di Marx-Engels. Il testo leonino era rivolto ai vescovi, affinché fossero organizzate nelle diocesi dei programmi di aiuto ai lavoratori. Era un rendersi conto della situazione di abbandono culturale-religioso in cui versavano gli operai. Leone XIII vedeva nel pericolo "rosso" una minaccia alla stessa istituzione cattolica.(G.Miccoli, "Chiesa e società", in AA.VV, Storia d'Italia, Vol.V-Tomo 2, Torino, Einaudi, pp.1495-1548.)

Achille Grandi (Como 1883-Desio 1946) Nato da una modesta famiglia di tintori, quando il padre dovette abbandonare il lavoro per problemi di salute, fu costretto ancora giovanissimo a trovare impiego in una tipografia. Fu uno dei fondatori del Partito Popolare Italiano, deputato al parlamento nel periodo 1919-1924; ( altre notizie biografiche di Grandi sono nel testo).

Giovanni Gronchi (Pondera 1887-Roma 1978) Anche lui come Grandi e Sturzo partecipò alla fondazione del PPI(1919); Dall' ottobre 1922 all'aprile 1923 fu sottosegretario nel primo gabinetto Mussolini, passò poi all'opposizione. Dopo la liberazione (dal 1944) fu ministro nei governi: Bonomi e Parri e poi De Gasperi. Dal maggio 1948 divenne presidente della camera dei deputati, fino all' 11 maggio 1955, quando fu eletto come secondo presidente della Repubblica, succedendo a Enrico De Nicola. Rimase in carica dal 1956 al 1962, finito il mandato presidenziale divenne automaticamente senatore a vita.

Movimento dell' "uomo qualunque" Prende vita dall'omonima rivista diretta e fondata dal commediografo e giornalista Guglielmo Giannini (1891-1960). Un movimento basato su una forte reazione antistatale e una nostalgia del vecchio regime fascista, famoso lo slogan: <si stava meglio quando si stava peggio>,atto a significare che nel caos politico del dopoguerra, così acceso dalle tensioni tra Dc e Pci, si vedeva nel vecchio sistema autoritari una garanzia all'ordine e al mantenimenti dei vecchi equilibri conservatori. La base del partito (che alle elezioni del 1948 ottenne più del 5% dei voti) era costituita, appunto, da quegli impiegati statali e quella borghesia che non fu mai toccata da un epurazione, nel passaggio da fascismo e repubblica, e che quindi mal si ritrovava nel nuovo sistema politico. L' U.Q. fu un fuoco di paglia, infatti servì solo a scuotere la Dc orientandola verso scelte di continuità con il passato e senza essere condizionati dalla sinistra (interna al partito ed esterna), quando si ebbero queste garanzie il partito qualunquista si spense rapidamente confluendo gran parte del suo elettorato, che rappresentava con i Monarchici una percentuale consistente dei voti del Sud, nella Dc. (Cfr. S.Colarizi, Storia dei partiti nell'Italia repubblicana, Cit. In bibliogr., pp.96-99.)

Giulio Pastore ( Genova 1902- Roma 1969) sue notizie biografiche sono nel testo.

Piano Marshall. Piano di aiuto economico per l'Europa uscita dalla guerra, presentato dal segretario di stato americano Gen.Marshall. Prevedeva aiuti per Germania, Italia, Francia, Portogallo, da parte dell' America per il ripristino dell'economia di questi Paesi e per la ricostruzione. Sottintendeva un programma di egemonia politico-economica U.S.A per fronteggiare il pericolo sempre più crescente dell' Unione Sovietica.

Pio XII (1876-1958) Pontefice dal 1939 al 1958, Papa Pacelli, per il suo discorso sul ruolo del sindacato cattolico, fu entusiasticamente definito dai dirigenti cattolici della Cgil "il Papa sindacalista". Cfr. Pozzar e anche in Turone, Cit. In blibliogr.

M. Romani ( 1917-1975 Milano ) Laureatosi in economia e commercio nel 1941, prigioniero negli Stati Uniti per la guerra in Africa settentrionale. Al ritorno in Italia gli fu affidata la cattedra di Economia e Commercio (1948) presso l' Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Nel 1969 diviene rettore della stessa facoltà. Tra l'altro fu anche consigliere nazionale della DC dal 1949 al 1959. Fu tra i fondatori della "Fondazione Giulio Pastore", la quale cura l'analisi storica della Cisl.

P. Saraceno (1903-1991 ) Economista, studioso di problemi di politica industriale e dello sviluppo del mezzogiorno, a lungo presidente dell' Associazione per lo sviluppo industriale del mezzogiorno (SVIMEZ). Tra i suoi scritti: Lo Stato e l'economia (1965); Il governo delle Aziende (1972).

F.Vito ( 1902 Pignataro Maggiore- 1968 Milano ) Economista, professore ordinario di economia politica nella facoltà di Scienze Politiche e direttore dell' Istituto di Scienze Economiche dell' Università Cattolica. Membro del consiglio nazionale dell'economia del lavoro di numerose accademie e associazioni scientifiche. Laureatosi in giurisprudenza all' Università di Napoli nel 1925, ottenne altre due lauree in scienze economiche, politiche e sociali ed in filosofia, nel 1926 e 1928. Vinse numerose borse di studio che gli permisero di recarsi in Germania e negli Stati Uniti. Nel 1935 vinse la cattedra di economia politica che tenne fino alla morte.

(a cura di Simone Galgano)

 

 

   

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