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Psdi (1947-1994)

Nacque il 9 gennaio del 1947 da una scissione a destra del partito
socialista al XXV Congresso di Roma da parte di quei socialisti che, guidati dal
Presidente dellassemblea Costituente in carica Giuseppe Saragat, non accettavano la
linea frontista coi comunisti voluta da Nenni nellimmediato dopoguerra, preferendo
la collaborazione con la Dc e gli atri partiti laici (Pli e Pri). La componente
socialdemocraticauscì dal P.S.I.U.P. e fondò il P.S.L.I.. I socialisti ridiedero al
partito il vecchio nome di P.S.I., con segretario Lelio Basso.
Il PSLI nel 1951 assumeva la denominazione di «Partito Socialista
Democratico Italiano» (PSDI).
Dopo la partecipazione ai governi centristi a guida Dc, nel 1966 - varati
i primi governi di centrosinistra - il Psdi approvò l'unificazione con il Psi in un unico
partito, il Psu (partito socialista unitario), con segretari De Martino e Tanassi. Nel
1968 si cambiò il nome in Psi, segretario M. Ferri. La unificazione durò fino al luglio
1969, quando gli ex social-democratici uscirono dal partito, ridando vita al Psdi.
Negli anni Ottanta si formò il cosiddetto pentapartito formato da Dc,
Psi, Pri, Psdi, Pli. Negli anni Novanta, il coinvolgimento di due segretari del Psdi
(Vizzini e Nicolazzi) in scandali giudiziari, hanno segnato il declino del partito nato a
Palazzo Barberini. Alcuni esponenti sono confluiti nei Ds, alcuni nel Polo.
Il Psdi, l'8 febbraio del 1998, sotto la segreteria di Pietro Schietroma,
ha dato vita insieme ai socialisti del Si allo Sdi, partito che ha aderito al
centrosinistra. I socialdemocratici hanno poi fatto una scelta diversa, e hanno
ripreso nome e simbolo celebrando nel gennaio 2004 quello che definirono - nel segno della
continuità - il venticinquesimo congresso del partito fondato da Giuseppe Saragat,
eleggendo quale segretario Giorgio Carta. Una decisione della Cassazione del maggio 2004
ha stabilito per il Psdi di Giorgio Carta la titolarità del simbolo.
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