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Rifondazione Comunista (1991)

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Gruppo politico della sinistra italiana nato nel gennaio 1991. La formazione è sorta dalla scissione dall'ex PCI verificatasi all'indomani del Congresso di Rimini, che ha sancito - su impulso di Achille Occhetto - la trasformazione in Partito democratico della Sinistra (PDS).

Guidata da Armando Cossutta, RC mantiene il vecchio programma politico del PCI e rivendica l'eredità del patrimonio ideologico comunista.

Alle elezioni politiche del 1992 la nuova formazione, nella quale è confluito anche il gruppo PDUP-Manifesto, si è attestata attorno al 6% dei consensi.

Nel 1993 il partito ha subito un'ulteriore scissione interna sorta dal disaccordo tra i due maggiori esponenti del partito, Garavini e Cossutta. Nel 1994 la guida del partito è passata nelle mani di Fausto Bertinotti.

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Alle elezioni politiche del '94 Rifondazione comunista ha partecipato alla coalizione dei progressisti. Alle successive elezioni del '96, ha raggiunto un accordo di desistenza con l'Ulivo di Romano Prodi, contribuendo alla sua vittoria elettorale, entrando in maggioranza e votando le finanziarie per l'Europa.

Nel 1998 Rc, in disaccordo sulla politica economica dell'Ulivo, è uscita dalla maggioranza di governo, causando la caduta del governo Prodi. Una decisione che ha provocato un'ulteriore scissione nel partito, con l'uscita di Cossutta, Diliberto e altri esponenti politici, che hanno dato vita al PdCI, Partito dei Comunisti Italiani.

All'opposizione dei successivi governi D'Alema e Amato, Rifondazione Comunista si è presentata alle elezioni politiche del 2001 da sola.

 

 

 

 





 

   

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