Alleanza
Nazionale (1995)
In seguito a Tangentopoli e al crollo dei vecchi partiti, il Movimento
Sociale Italiano, sostanzialmente emarginato dalla politica italiana del dopoguerra,
tornò in gioco. Fu la candidatura di Gianfranco Fini a sindaco di Roma nel '93, sostenuta
a sorpresa dall'imprenditore Silvio Berlusconi (che poi sarebbe entrato in politica,
fondando Forza Italia, dando vita al Polo e vincendo le elezioni del '94) ad aprire una
nuova fase per gli eredi del partito fascista.
Fini iniziava un paziente lavoro di alleanze che sfociava, nei primi mesi
del 1994 nella costituzione di una coalizione di centro-destra con la neonata Forza
Italia. All'interno del partito inoltre, Fini lavorava per realizzare un processo di
trasformazione del Movimento Sociale in una nuova formazione politica, d'impostazione più
moderata, il cui scopo dichiarato era quello di arginare il potere delle forze di
sinistra.
Nel gennaio del 1994 pertanto si teneva la prima Assemblea Costituente di
Alleanza Nazionale, la nuova formazione che nel 1995 prendeva ufficialmente il posto del
Movimento Sociale all'interno dello scenario politico italiano.
Presentatosi alle elezioni politiche del 1994, insieme a Forza Italia,
Centro Cristiano Democratico e Lega Nord, il Movimento Sociale-Alleanza Nazionale ottenne
il 13,5% dei voti ed entrò a far parte del governo per la prima volta nella storia
dell'Italia repubblicana.
Alla fine di gennaio 1995 il XVII Congresso del Movimento Sociale sanciva
ufficialmente la nascita di Alleanza Nazionale, il cui simbolo è la storica fiamma del
vecchio Movimento, sebbene di dimensioni ridotte.
Nel maggio del 2001 la Casa delle Libertà, la coalizione di centrodestra
di cui faceva parte anche An, ha vinto le elezioni politiche e il partito di destra è
tornato al governo, con Fini vicepresidente del Consiglio e la presenza di vari ministri
nella compagina governativa guidata da Berlusconi.
(notizie tratte in parte dal sito pericles.it)
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