Il comunicato ufficiale del G8
Genova, 22 luglio 2001
1. Noi, i Capi di Stato e di Governo di otto delle principali democrazie
industrializzate ed i rappresentanti dell'Unione Europea, ci siamo riuniti a Genova per il
primo Vertice del nuovo millennio. In uno spirito di collaborazione abbiamo affrontato i
problemi più pressanti dell'agenda internazionale.
2. Come Leader democratici, responsabili verso i nostri cittadini, crediamo
nell'importanza fondamentale di un dibattito pubblico ed aperto sulle principali sfide che
le nostre società devono affrontare. Promuoveremo soluzioni innovative basate su di
un'ampia partnership con la società civile ed il settore privato. Ricercheremo, inoltre,
una cooperazione e solidarietà più accentuate con i paesi in via di sviluppo, basate su
una reciproca responsabilità per combattere la povertà e promuovere lo sviluppo
sostenibile.
3. Siamo decisi a far sì che la globalizzazione lavori a favore di tutti i nostri
cittadini e specialmente per i poveri del mondo. Includere i paesi più poveri
nell'economia globale è il modo più sicuro per rispondere alle loro aspirazioni
fondamentali. Abbiamo concentrato le nostre discussioni sulla strategia per riuscire in
questo intento.
Un approccio strategico alla Riduzione della Povertà
4. La situazione in molti paesi in via di sviluppo - specialmente in Africa - richiede
una decisiva azione globale. La strategia più efficace per ridurre la povertà è quella
di mantenere un'economia globale forte, dinamica, aperta ed in crescita. Questo è
l'impegno che ci assumiamo.
5. Continueremo anche ad offrire un'assistenza efficace allo sviluppo per aiutare gli
sforzi dei paesi in via di sviluppo volti a realizzare una prosperità di lungo periodo.
In linea con le conclusioni della "Terza Conferenza dei Paesi Meno Avanzati"
(LDC III) e con la "Dichiarazione del Millennio", appoggiamo un approccio
strategico centrato sui principi di gestione autonoma delle problematiche (ownership) e di
partnership. Nell' interesse comune dei donatori e dei beneficiari degli aiuti,
assicureremo un uso efficiente delle risorse limitate .
6. Sistemi di "governance" aperti, democratici e responsabili, basati sul
rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto, sono precondizioni per uno sviluppo
sostenibile ed una solida crescita. Pertanto, aiuteremo i paesi in via di sviluppo a
promuovere:
- responsabilizzazione e trasparenza nel settore pubblico
- quadri di riferimento giuridici e regimi di gestione dell'impresa per combattere la
corruzione
- salvaguardie contro la malversazione e l'uso di fondi pubblici in impieghi non
produttivi
- accesso al sistema giuridico per tutti i cittadini, indipendenza del potere giudiziario
e
- sposizioni di legge che consentano l'attività del settore privato
- coinvolgimento attivo della società civile e delle Organizzazioni Non Governative
(ONG)
- libertà delle attività economiche.
Dal canto nostro:
- daremo piena applicazione alla Convenzione OCSE contro la corruzione
- sosterremo gli sforzi delle Nazioni Unite volti a creare uno strumento efficace contro
la corruzione
- incoraggeremo le Banche Multilaterali di Sviluppo (MDB) ad aiutare i paesi beneficiari
nel rafforzare il controllo della spesa pubblica e la gestione del bilancio.
Alleggerimento del debito, ed oltre
7. L'alleggerimento del debito - specialmente l'Iniziativa Rafforzata a favore dei
paesi poveri maggiormente indebitati (HIPC) - è un valido contributo alla lotta contro la
povertà, ma non è che uno dei passi necessari per stimolare una crescita più rapida nei
paesi molto poveri. Siamo lieti che ventitré paesi si siano qualificati per beneficiare
dell'Iniziativa, per un ammontare totale di riduzione del debito pari ad oltre 53 miliardi
di dollari, a fronte di un debito iniziale pari a 74 miliardi di dollari. Dobbiamo
continuare a fare progressi in questa direzione.
8. In particolare, la nostra attenzione è rivolta ai paesi in conflitto, affinché
rinuncino alla violenza. Quando ciò si verificherà, confermiamo che intensificheremo i
nostri sforzi per aiutarli ad adottare le misure necessarie per beneficiare della
riduzione del debito. Ribadiamo che l'iniziativa HIPC, in congiunzione con le riforme
interne volte ad assicurare solide politiche nazionali ed un comportamento responsabile da
parte dei donatori, è finalizzata a risolvere in maniera duratura il problema
dell'indebitamento insostenibile.
9. Al di là dell'alleggerimento del debito, abbiamo concentrato la nostra discussione
su tre elementi che si rafforzano a vicenda:
- maggiore partecipazione da parte dei paesi in via di sviluppo al sistema commerciale
globale
- maggiori investimenti privati
- iniziative per promuovere salute, istruzione e sicurezza alimentare.
10. Libero commercio e investimenti alimentano la crescita globale e la riduzione della
povertà. Per questo motivo abbiamo oggi convenuto di dare il nostro appoggio al lancio di
un nuovo e ambizioso Round di negoziati globali in materia commerciale, con un'agenda
bilanciata.
11. Mentre aprire i mercati attraverso negoziati globali offre il beneficio economico
maggiore per paesi in via di sviluppo, approviamo pienamente le misure già adottate per
migliorare l'accesso ai mercati per i paesi meno avanzati (LDC), quali l'Iniziativa
comunitaria "Everything but Arms", le preferenze generalizzate e tutte le altre
iniziative finalizzate allo stesso obiettivo. Confermiamo l'impegno annunciato alla Terza
Conferenza sui Paesi meno Avanzati (LDC III) di lavorare per un accesso privo di dazi e di
quote per tutti i prodotti provenienti dai paesi meno avanzati. Appoggiamo gli sforzi
compiuti dai paesi LDC per accedere al sistema commerciale globale e per approfittare
delle opportunità offerte da una crescita basata sul commercio.
12. Un accresciuto accesso al mercato deve essere accompagnato dalla capacità di
trarne profitto. Pertanto, per aiutare i paesi in via di sviluppo a beneficiare dei
mercati aperti, coordineremo meglio la nostra assistenza nel settore del commercio, in
modo tale da:
- fornire assistenza bilaterale sugli standard tecnici; sui sistemi doganali; sulle
legislazioni necessarie per accedere all'Organizzazione Mondiale per il Commercio (WTO);
per la protezione dei diritti di proprietà intellettuale; per lo sviluppo delle risorse
umane
- sostenere il lavoro del "Quadro Integrato per l'Assistenza Tecnica in Materia
Commerciale"
- incoraggiare le istituzioni finanziarie internazionali a dare il loro aiuto nella
rimozione degli ostacoli al commercio ed agli investimenti, ed a stabilire le istituzioni
e le politiche necessarie affinché il commercio prosperi
- incitare i paesi a dare importanza centrale all'espansione commerciale, integrandola
nelle strategie per la riduzione della povertà.
13. L'incremento degli investimenti privati è essenziale per generare la crescita
economica, per accrescere la produttività e per elevare il tenore di vita. Per aiutare i
paesi in via di sviluppo a migliorare l'ambiente per gli investimenti privati,
sollecitiamo le MDBs e le altre istituzioni internazionali competenti a sostenere i loro
sforzi per le riforme interne, compreso il ricorso a partnership pubblico-private e alle
"best practices" nel campo degli investimenti, come pure a codici di condotta e
standard per i regimi di gestione delle imprese, a standard di contabilità, a regole per
la concorrenza ed a regimi fiscali trasparenti. Facciamo appello alla Banca Mondiale
affinché fornisca un sostegno addizionale ai programmi che promuovano lo sviluppo del
settore privato nei paesi più poveri. Per promuovere ulteriori investimenti nell'economia
basata sulla conoscenza ("knowledge-based"), chiediamo al WTO ed alla
Organizzazione Mondiale per i Diritti di Proprietà Intellettuale (WIPO), in
collaborazione con la Banca Mondiale, di aiutare i paesi più poveri a conformarsi alle
regole internazionali in materia di diritti di proprietà intellettuale.
14. Gli aiuti pubblici allo sviluppo (ODA) restano essenziali. Lavoreremo con i paesi
in via di sviluppo perché possano raggiungere gli obiettivi internazionali di sviluppo,
cercando fra l'altro di accrescere l'efficacia della nostra assistenza allo sviluppo. Ci
impegniamo ad applicare l'importante raccomandazione dell'OCSE-DAC sull'aiuto slegato ai
paesi meno avanzati (LDC), che dovrebbe migliorare l'efficacia degli aiuti e favorire una
migliore ripartizione degli oneri tra i donatori.
15. Ad Okinawa l'anno scorso, ci siamo impegnati a fare un salto di qualità nella
lotta contro le malattie infettive e a rompere il circolo vizioso tra malattia e povertà.
Per far fronte a quest'impegno e rispondere all'appello dell'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite, con il Segretario Generale delle Nazioni Unite, abbiamo lanciato un nuovo
Fondo Globale per combattere lo HIV/AIDS, la malaria e la tubercolosi. Siamo decisi a
rendere operativo questo Fondo entro la fine dell'anno. Abbiamo stanziato 1,3 miliardi di
dollari. Il Fondo sarà una partnership pubblico-privata e rivolgiamo un appello agli
altri paesi, al settore privato, alle fondazioni ed alle istituzioni accademiche affinché
contribuiscano a loro volta - con finanziamenti, in natura e con esperienza operativa.
Accogliamo con favore gli ulteriori impegni già presi, pari a circa 500 milioni di
dollari.
16. Il Fondo si farà promotore di un approccio integrato che privilegia la prevenzione
in un insieme continuo di trattamento e cura. Opererà secondo principi di comprovata
efficacia scientifica e medica, con rapido trasferimento di risorse, bassi costi di
transazione, amministrazione agile ed intensa concentrazione sui risultati. Ci auguriamo
che l'esistenza del Fondo promuova un migliore coordinamento tra i donatori ed offra
ulteriori incentivi per l'attività di ricerca e di sviluppo del settore privato. Metterà
a disposizione finanziamenti addizionali in raccordo con i programmi già esistenti, che
verranno integrati nei piani sanitari nazionali dei paesi partner. L'impegno dei paesi in
via di sviluppo nella definizione delle finalità e nella gestione del Fondo sarà
essenziale per garantire loro la gestione autonoma ("ownership") del programma e
per assicurare il loro impegno ad ottenere risultati. I partner locali, comprese le ONG e
le agenzie internazionali, saranno di grande aiuto per l'operatività del Fondo.
17. L'affidabilità dei sistemi sanitari nazionali continuerà ad essere un parametro
chiave per un'efficace erogazione di prevenzione, trattamento e cura, e per migliorare
l'accesso ai servizi sanitari ed al materiale sanitario essenziale, senza alcuna
discriminazione. Una risposta efficace all' HIV/AIDS e alle altre malattie richiede
un'azione a tutto campo nella società, al di là del settore sanitario. Esprimiamo
apprezzamento per le misure prese dall'industria farmaceutica al fine di rendere
economicamente più accessibili i farmaci. Nel contesto del nuovo Fondo Globale,
lavoreremo d'intesa con l'industria farmaceutica e con i paesi colpiti per favorire
l'offerta più ampia possibile di farmaci in forma accessibile ed efficace sotto il
profilo medico. Esprimiamo apprezzamento per il dibattito che si sta svolgendo nel WTO sul
ricorso alle eccezioni previste dall'Accordo sui diritti di proprietà intellettuale nel
settore commerciale (TRIPs). Riconosciamo come appropriato il fatto che i paesi colpiti
usino le flessibilità permesse dall'Accordo sui diritti di proprietà intellettuale nel
settore commerciale per assicurare la disponibilità dei farmaci ai cittadini che ne
abbiano bisogno, in particolare a coloro che non possono permettersi l'assistenza medica
di base. Al tempo stesso, riaffermiamo il nostro impegno alla protezione forte ed efficace
dei diritti di proprietà intellettuale, come necessario incentivo per la ricerca e lo
sviluppo di farmaci salvavita.
18. L'istruzione è un fattore centrale per la crescita e l'occupazione. Confermiamo il
nostro impegno ad assistere altri paesi a raggiungere gli obiettivi prefissati dal
documento di Dakar per la diffusione universale dell'istruzione elementare entro il 2015.
Concordiamo sulla necessità di migliorare l'efficacia della nostra assistenza allo
sviluppo a sostegno delle strategie locali. L'istruzione - specialmente l'istruzione
elementare universale e l'accesso indiscriminato ad ogni livello per la popolazione
femminile - deve ricevere alta priorità nelle strategie nazionali di riduzione della
povertà e nei nostri programmi di sviluppo. Le risorse rese disponibili dal programma
HIPC possono offrire un contribuito a questi obiettivi. Daremo il nostro sostegno per
mettere a punto di sistemi di valutazione dei progressi effettuati, per identificare le
"best practices" ed assicurare la responsabilità dei risultati. Ci
concentreremo anche sulla formazione degli insegnanti. Sviluppando le indicazioni della
Task Force G8 sulle opportunità digitali (dot.force), cercheremo di estendere l'utilizzo
delle tecnologie informatiche e della comunicazione (ICT) per la formazione degli
insegnanti e per rafforzare le strategie educative. Incoraggiamo in modo particolare il
settore privato ad esaminare nuove opportunità di investimenti nelle infrastrutture,
nelle tecnologie informatiche e della comunicazione (ICT) e nei sussidi didattici.
Incoraggiamo le Banche Multilaterali di Sviluppo (MDBs) ad accentuare il loro interesse
per il settore dell'istruzione e concentrare in futuro il loro lavoro sui paesi che
dispongono di strategie solide pur mancando di sufficienti risorse, nonché a fare
rapporto il prossimo anno al G8. Sosteniamo il ruolo guida dell'UNESCO nella diffusione
universale dell'istruzione. Lavoreremo inoltre con l'Organizzazione Internazionale del
Lavoro (ILO) per sostenere la battaglia contro lo sfruttamento del lavoro minorile e
svilupperemo incentivi per accrescere la frequenza scolastica.
19. Costituiremo una Task Force composta da funzionari G8 di alto livello che ci
consiglino sul modo migliore per raggiungere gli obiettivi di Dakar in collaborazione con
I paesi in via di sviluppo, le organizzazioni internazionali competenti e gli altri
soggetti coinvolti. La Task Force ci sottoporrà le sue raccomandazioni prima del nostro
prossimo incontro.
20. Con l'avvicinarsi del "Vertice Mondiale sull' Alimentazione: Cinque Anni
Dopo" nel Novembre 2001, la sicurezza alimentare rimane un obiettivo sfuggente. Oltre
800 milioni di persone sono seriamente denutrite, e di esse circa 250 milioni sono
bambini. Un obiettivo centrale della nostra strategia per la riduzione della povertà
rimane dunque l'accesso a risorse alimentari adeguate, insieme con lo sviluppo rurale. Il
sostegno all'agricoltura è uno strumento cruciale del nostro aiuto pubblico allo sviluppo
(ODA). Ci impegneremo a sviluppare la capacità di produzione e distribuzione nei paesi
poveri, integrando i programmi di aiuto nelle strategie nazionali ed aumentando la
formazione nelle scienze agrarie. E' necessario fare ogni sforzo per aumentare la
produttività agricola. Tra l'altro, l'introduzione di nuove tecnologie comprovate e
sperimentate, comprese le biotecnologie, applicate in modo sicuro ed adattate alle realtà
locali, ha un potenziale significativo per accrescere sensibilmente i rendimenti agricoli
nei paesi in via di sviluppo, e per ridurre al tempo stesso, rispetto ai metodi
tradizionali, l'uso di pesticidi e di risorse idriche. Siamo impegnati a studiare,
condividere e facilitare l'uso responsabile delle biotecnologie per far fronte alle
necessità dello sviluppo.
21. Avremo come obiettivo le regioni più carenti sotto il profilo dell'alimentazione,
specialmente quelle dell'Africa Sub-Sahariana e dell'Asia del Sud, e continueremo ad
incoraggiare la cooperazione Sud-Sud. Sosterremo il ruolo fondamentale svolto dalle
organizzazioni internazionali e dalle ONG nelle operazioni di soccorso umanitario.
Riteniamo che le strategie nazionali per la riduzione della povertà e le strategie
settoriali debbano tenere particolarmente conto delle necessità nutrizionali dei gruppi
vulnerabili, includendovi i neonati e le madri.
Le opportunità della tecnologia digitale
22. Le tecnologie informatiche e delle comunicazioni rappresentano un enorme potenziale
per aiutare i paesi in via di sviluppo ad accelerare la crescita, elevare il tenore di
vita e soddisfare altre priorità dello sviluppo. Esprimiamo apprezzamento per il rapporto
della Task Force G8 sulle opportunità digitali (dot.force) ed il suo "Piano d'Azione
di Genova" che ha portato a compimento con successo il mandato di Okinawa. La diretta
partecipazione di rappresentanti dei settori pubblico, privato e non profit, così come
quella dei governi dei paesi in via di sviluppo costituisce una formula unica per
assicurare l'applicazione delle tecnologie digitali ai bisogni dello sviluppo.
Continueremo a sostenere questo processo ed a incoraggiare tutti i partecipanti ad
assumersi le proprie responsabilità, a mobilitare risorse ed esperienza professionale e a
sviluppare questo tipo di cooperazione. Riesamineremo la messa in atto del Piano d'Azione
di Genova al nostro prossimo Vertice, sulla base di un rapporto predisposto dalla
Presidenza G8. Incoraggeremo altresì la messa a punto di un Piano d'Azione
sull'e-Government come strumento di rafforzamento della democrazia e dello stato di
diritto, che conferisce potere ai cittadini, rende più efficiente l'offerta di servizi
pubblici essenziali.
Un'eredità per il futuro
Ambiente
23. Confermiamo la nostra determinazione a trovare soluzioni globali alle minacce che
mettono in pericolo il pianeta. Riconosciamo che i cambiamenti climatici sono un problema
pressante che richiede una soluzione globale. Ci impegniamo a fornire una leadership
forte. E' necessaria un'azione pronta, efficace e sostenibile, coerente con l'obiettivo
ultimo della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici per
stabilizzare le concentrazioni dei gas serra nell'atmosfera. Siamo decisi a rispettare i
nostri impegni nazionali ed i nostri obblighi derivanti dalla Convenzione tramite una
varietà di mezzi flessibili, avvalendoci della forza del mercato e della tecnologia. In
tale contesto, concordiamo sull'importanza di intensificare la cooperazione scientifica e
di ricerca collegata al clima. Promuoveremo la cooperazione tra i nostri paesi ed i paesi
in via di sviluppo per il trasferimento delle tecnologie e per lo sviluppo delle capacità
di trarne profitto.
24. Concordiamo con fermezza sulla necessità di ridurre le emissioni di gas serra.
Mentre al momento non siamo d'accordo sul Protocollo di Kyoto e sulla sua ratifica, siamo
decisi a lavorare insieme intensamente per raggiungere il nostro obiettivo comune. A tal
fine, stiamo partecipando con spirito costruttivo alla ripresa della Sesta Conferenza
delle Parti a Bonn (COP6), e continueremo in tutti i fori competenti. Accogliamo con
favore l'approfondimento il recente approfondimento delle disscussioni fra il G8 e gli
altri paesi.
25. Ribadiamo che i nostri sforzi debbono produrre un risultato finale che protegga
l'ambiente ed assicurare una crescita economica compatibile con il nostro obiettivo comune
di sviluppo sostenibile per le generazioni presenti e future.
26. Accogliamo con favore la proposta della Russia di convocare, nel 2003, una
conferenza globale sui cambiamenti climatici con la partecipazione di governi, mondo
dell'industria e comunità scientifica, oltre che rappresentanti della società civile.
27. Riconosciamo l'importanza delle energie rinnovabili per lo sviluppo sostenibile,
della diversificazione dell'offerta di energia e della conservazione dell'ambiente.
Assicureremo che le fonti di energia rinnovabile siano adeguatamente presenti nei nostri
piani nazionali ed incoraggeremo gli altri a fare altrettanto. Incoraggiamo ricerca ed
investimenti continui nelle tecnologie delle energie rinnovabili, in tutto il mondo. Le
energie rinnovabili possono contribuire alla riduzione della povertà. Aiuteremo i paesi
in via di sviluppo a rafforzare la loro capacità istituzionale e le strategie nazionali
basate sul mercato che possono attrarre investimenti del settore privato nelle energie
rinnovabili ed in altre tecnologie pulite. Chiediamo alle Banche Multilaterali di Sviluppo
ed alle agenzie nazionali di sviluppo di adottare un approccio innovativo e di sviluppare
meccanismi di mercato per il finanziamento delle energie rinnovabili. Chiediamo alla
Facility per l'Ambiente (GEF) di continuare a sostenere la protezione ambientale su scala
globale e ad incoraggiare le "good practices" nel promuovere l'uso efficiente
dell'energia e lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile nei paesi in via di sviluppo, e
sottolineiamo la necessità di assegnare risorse adeguate al suo terzo rifinanziamento.
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato ai lavori della Task Force sulle energie
rinnovabili, costituita ad Okinawa. I Ministri dell'Energia dei paesi G8 terranno una
riunione l'anno prossimo per discutere di questi e di altri aspetti connessi all' energia.
28. Ci prepariamo per il Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile (WSSD), a
Johannesburg nel 2002, una pietra miliare nel processo di Rio. Le tre dimensioni dello
sviluppo sostenibile -aumento della crescita economica, promozione dello sviluppo umano e
sociale, e protezione dell'ambiente - sono obiettivi interdipendenti che richiedono la
nostra azione concertata. Noi lavoreremo in partnership con i paesi in via di sviluppo nel
corso di un processo preparatorio che includa anche la società civile per un'agenda,
sostanziale e lungimirante, orientata all'azione. Accogliamo con favore la recente
adozione della Convenzione di Stoccolma sulle Sostanze Organiche Inquinanti Persistenti
(POPs) e promuoveremo la sua rapida entrata in vigore.
29. Ci impegniamo a garantire che le nostre Agenzie di credito all'esportazione (ECAs)
si attengano ad elevati standard ambientali. Pertanto, abbiamo concordato ad Okinawa di
elaborare direttive ambientali comuni per le agenzie di credito all'esportazione,
attingendo dall'esperienza delle MDBs in materia. Costruendo sui progressi fatti sin dallo
scorso anno, ci impegniamo a pervenire ad un accordo in sede OCSE entro la fine dell'anno,
per concordare una Raccomandazione che ottemperi al mandato di Okinawa.
Sicurezza alimentare
30. Pienamente consapevoli della grande importanza della sicurezza alimentare per la
nostra popolazione, continueremo a sostenere un approccio trasparente, scientifico e
basato sulle regole e intensificheremo i nostri sforzi per ottenere un consenso più
generalizzato su come debba applicarsi la precauzione alla sicurezza alimentare quando
l'informazione scientifica disponibile è incompleta o contraddittoria. Attribuiamo grande
importanza al dialogo in corso tra governi, scienziati, consumatori, enti regolatori e
attori della società civile. Ciò deve essere basato sul principio di apertura e di
trasparenza. Riconosciamo le nostre responsabilità nel promuovere una comprensione chiara
da parte dell'opinione pubblica dei benefici e dei rischi connessi con la sicurezza
alimentare. Faremo il possibile per dare ai consumatori le informazioni pertinenti sulla
sicurezza dei prodotti alimentari, basandoci su pareri scientifici indipendenti, su una
solida analisi dei rischi e sugli sviluppi più aggiornati della ricerca. Crediamo che una
solida struttura di gestione del rischio in linea con la ricerca scientifica sia una
componente essenziale per mantenere la fiducia dei consumatori e per favorire
l'accettazione da parte dell'opinione pubblica.
31. Esprimiamo apprezzamento per gli esiti della Conferenza dell'OCSE su "Nuove
Biotecnologie, Cibi e Prodotti: Scienza, Sicurezza e Società", tenutasi a Bangkok, e
per la Riunione ad-hoc degli enti regolatori dei paesi OCSE e della Russia. Incoraggiamo
le organizzazioni internazionali competenti a dar seguito alla conferenza, nelle forme
più appropriate, nell'ambito dei rispettivi mandati. Inoltre, auspichiamo che si giunga
alla formazione del Foro Globale FAO-OMS degli enti regolatori per la sicurezza
alimentare. Apprezziamo anche il lavoro del Consiglio Inter-Accademico per la divulgazione
di opinioni professionali equilibrate in materia di scienza dell'alimentazione e sicurezza
alimentare. Tutte queste scadenze internazionali dimostrano il nostro impegno per un
processo di dialogo mirato a rafforzare la fiducia dell'opinione pubblica nella sicurezza
alimentare.
Maggiore prosperità in una società inclusiva
Occupazione
32. Fermamente convinti che "performance" economica e inclusione sociale sono
interdipendenti, ci impegniamo a mettere in atto linee politiche che seguano le
raccomandazioni emerse dalla Conferenza dei Ministri del Lavoro del G8, svoltasi a Torino
lo scorso anno. Siamo favorevoli ad una maggiore attività delle persone anziane, che
rappresentano, come si afferma nella "Carta G8 di Torino: Verso un Invecchiamento
Attivo (Towards Active Ageing)", un importante serbatoio di risorse per le nostre
economie e le nostre società.
Lotta contro la criminalità transnazionale organizzata e la droga
33. Riconfermiamo l'impegno a combattere la criminalità transnazionale organizzata. A
tal fine, approviamo i risultati della Conferenza dei Ministri della Giustizia e
dell'Interno del G8, tenutasi a Milano quest'anno. Incoraggiamo ulteriori progressi nel
campo della cooperazione giudiziaria e di pubblica sicurezza, e nella lotta contro la
corruzione, il crimine informatico, la pornografia infantile on-line ed il traffico di
esseri umani.
34. A seguito della riunione ad-hoc degli esperti di droga del G8, tenutasi a Miyazaki
lo scorso anno, e della recente Conferenza di Londra sull'economia globale delle sostanze
stupefacenti illegali, intensificheremo gli sforzi per contrastare il traffico e l'uso di
tali sostanze.
Agli abitanti di Genova
35. Ringrazionamo i cittadini di Genova per l'ospitalità offertaci e condanniamo la
violenza, la perdita di vita umana e l'iragionevole vandalismo che hanno dovuto subire.
Continueremo un dialogo attivo e fruttuoso con i Paesi in via di sviluppo e tutte le altre
parti interessate. Difenderemo il diritto di color che portestano con mezzi pacifici a far
sentire la propria voce. Tuttavia, come leader democratici non possiamo accettare che ad
una minoranza violenta possa essere consentito di sconvolgere il nostro dibattito sulle
questioni più rilevanti che riguardano il mondo intero. Il nostro lavoro continuerà.
Prossimo Vertice
36. Accettiamo l'invito del Primo Ministro del Canada ad incontrarci nuovamente l'anno
prossimo nella provincia di Alberta in Canada, dal 26 al 28 giugno.
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