I Giusti italiani
Rinaldo Arnaldi
La Provincia di
Vicenza fu in prima linea nellopera di soccorso agli ebrei perseguitati dai
nazifascisti. Dopo Torquato Fraccon anche la Med. doro Rinaldo Arnaldi ebbe il
riconoscimento di Giusto tra le nazioni dallo Stato di Israele.
Nato a Dueville
il 19
giugno 1914 e conseguita la
laurea in Economia e Commercio a Venezia nel 1940, Rinaldo volle diventare Ufficiale
carrista per amore di patria, anche se il regime perseguitava il padre, segretario
comunale e integerrimo antifascista. Allarmistizio del settembre 1943, però, non
ebbe nessun dubbio a passare immediatamente (era soltanto il 10 settembre) nella
Resistenza, dove fu conosciuto col nome di battaglia Loris, adottato dopo la
sua morte dallaltra Med. doro thienese, Giacomo Chilesotti.
Nellautunno
del 1943 la Resistenza nel vicentino era ancora disarmata, intenta a proteggere i giovani
dagli artigli dei fascisti, a raccogliere armi, ma soprattutto ad aiutare i perseguitati
dal regime e i soldati alleati in fuga dai campi di concentramento. Rinaldo fu uomo dazione:
tentò la strada di Pescara e quella della Dalmazia per collegarsi col Regno del sud, e
percorse più volte quella della Svizzera per accompagnare Ufficiali e soldati alleati
fuggiaschi o anziani ebrei perseguitati. Fu uomo saggio e prudente, ma nello stesso tempo
forte, deciso e coraggioso nella missione che si era liberamente scelto in nome dei valori
cristiani e umani.
Nellopera
di accompagnamento verso la Svizzera gli furono di sommo aiuto la sorella Mary, lo
scalatore Gino Soldà e lappoggio incondizionato di don Antonio Frigo, per merito
del quale gli fu ottenuto il giusto riconoscimento da parte dello Stato dIsraele.
Gli ebrei
portati in salvo provenivano da numerose nazioni europee, soprattutto da quelle sotto
controllo militare italiano, riparati nella Penisola durante il conflitto e smistati dalla
Prefettura in vari paesi, tra cui Asiago, Arsiero e Breganze. Con laprile 1944 ogni
spedizione verso la Svizzera venne meno: gli ebrei presenti nel vicentino, infatti, furono
rastrellati e deportati dai tedeschi.
Fara Vicentino,
ai piedi delle Prealpi Venete, divenne la sua zona dazione e diventerà poi la sua
tomba. Morì in combattimento a Granezza il 6 settembre 1944 e l11
settembre la sua salma, recuperata dai patrioti, fu provvisoriamente e nascostamente
sepolta nel cimitero di quel paese.
Alla sua
scomparsa il 3° battaglione della brigata Mazzini prese il nome di battaglione
Rinaldo Arnaldi.
(a cura di B. Gramola)
per
approfondire:
Storie di Giusti che
salvarono ebrei (in inglese)
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