Cronologia della
persecuzione antiebraica in Italia
28 ottobre 1922.
I fascisti marciano su Roma. Il giorno dopo il re Vittorio Emanuele III
incarica Mussolini di formare il nuovo governo.
6 aprile 1924.
Vittoria della lista dei fascisti e dei loro alleati alle elezioni per la Camera.
3 gennaio 1925.
Mussolini alla Camera si assume la responsabilità dellassassinio (avvenuto
il 10 giugno precedente) del deputato socialista Giacomo Matteotti.
novembre 1926.
Varo delle leggi fascistissime: scioglimento di tutte le associazioni
e i partiti contrari al fascismo, istituzione del confino di polizia per gli oppositori
ecc.
11 febbraio 1929.
Firma dei Patti lateranensi tra Italia e Chiesa cattolica.
30 gennaio 1933.
Hitler diventa cancelliere del Reich tedesco. Introduzione della legislazione
antiebraica nella Germania nazista.
1936-1937.
Il governo fascista del Regno dItalia, in connessione con la conquista e la
colonizzazione dellEtiopia, approfondisce il razzismo e vara primi provvedimenti di
apartheid e di divieto di relazioni tra italiani e popolazioni delle colonie.
1937.
Diffusione dellantiebraismo in Italia, con campagne di stampa e
pubblicazioni.
14-15 febbraio 1938.
Il Ministero dellInterno dispone il censimento della religione professata
dai propri dipendenti
14 luglio 1938.
Pubblicazione del documento Il fascismo e i problemi della razza. Il testo
(talora noto col titolo Manifesto degli scienziati razzisti) fornisce le basi teoriche
allintroduzione ufficiale del razzismo.
22 agosto 1938.
Censimento speciale nazionale degli ebrei, ad impostazione razzista. Vengono
censite 58.412 persone aventi per lo meno un genitore ebreo; di esse, 46.656 sono
effettivamente ebree (pari a circa l1 per mille della popolazione della penisola).
1-2 settembre 1938.
Il Consiglio dei ministri approva un primo gruppo di decreti antiebraici. Essi
contengono tra laltro provvedimenti immediati di espulsione degli ebrei dalla scuola
e di espulsione della maggior parte degli ebrei stranieri giunti nella penisola dopo il
1918.
6 ottobre 1938.
Il Gran consiglio del fascismo approva la Dichiarazione sulla razza. Il testo
detta le linee generali della legislazione antiebraica.
7-10 novembre 1938.
Il Consiglio dei ministri approva un secondo e più organico gruppo di leggi
antiebraiche. Esse tra laltro contengono la definizione giuridica di
appartenente alla razza ebraica e dispongono il divieto di matrimonio tra
ariani e semiti o camiti; inoltre contengono
provvedimenti di espulsione degli ebrei dagli impieghi pubblici e (in forma più completa)
dalla
scuola, di limitazione del loro diritto di proprietà, ecc.
1938-1942.
Espulsione totale degli ebrei dallesercito; divieto di pubblicazione e
rappresentazione di libri, testi, musiche di ebrei; sostanziale espulsione dalle libere
professioni; progressiva limitazione delle attività commerciali, degli impieghi presso
ditte private, delle iscrizioni nelle liste di collocamento al lavoro.
9 febbraio 1940.
Mussolini fa comunicare ufficialmente allUnione delle comunità
israelitiche italiane che tutti gli ebrei italiani dovranno lasciare lItalia entro
pochi anni.
10 giugno 1940.
Ingresso dellItalia in guerra. Internamento degli ebrei italiani giudicati
maggiormente pericolosi e degli ebrei stranieri cittadini di stati aventi una
politica antisemita.
maggio 1942.
Istituzione del lavoro obbligatorio per alcune categorie di ebrei italiani.
agosto 1942-primavera 1943.
Ad autorità governative, e in particolare a Mussolini, pervengono notizie
progressivamente sempre più chiare sullazione di sterminio di ebrei attuata nei
territori controllati dallalleato tedesco.
maggio-giugno 1943.
Decisione di istituire nella penisola campi di internamento e lavoro obbligatorio
per ebrei italiani abili al lavoro.
10 luglio 1943.
Sbarco degli Alleati in Sicilia.
15, 25 luglio 1943.
Decisione italiana di consegnare alla polizia tedesca gli ebrei tedeschi presenti
nella Francia sudorientale occupata dallItalia; direttiva di trasferimento a Bolzano
degli internati (per lo più ebrei stranieri) del campo di Ferramonti di Tarsia in
Calabria.
25 luglio 1943.
Caduta di Mussolini.
estate 1943.
Il nuovo governo guidato da Badoglio blocca lattuazione delle disposizioni
del maggio-luglio precedente, revoca alcune circolari, lasciando tuttavia in vigore tutte
le leggi persecutorie.
8 settembre 1943.
Annuncio dellarmistizio tra il Regno d'Italia e gli Alleati. Fuga del re e
del governo al sud.
10 settembre 1943.
Inizio ufficiale dell'occupazione militare tedesca della penisola; nelle regioni
di Trieste e Trento i tedeschi istituiscono le Operationszonen Adriatisches Kuestenland e
Alpenvorland, assumendovi anche i poteri civili.
settembre 1943.
Liberazione dellItalia meridionale e della Sardegna da parte degli Alleati.
Nascita delle prime formazioni partigiane nel centro-nord. Colloqui di Mussolini con
responsabili nazisti in Germania.
15-16 settembre 1943.
Primo convoglio di deportazione di ebrei arrestati in Italia (da Merano) e primi
eccidi di ebrei nella penisola (sulla sponda piemontese del lago Maggiore); entrambi ad
opera dei nazisti.
23 settembre 1943.
Costituzione di un nuovo governo fascista guidato da Mussolini, che assume
lamministrazione dellItalia centrale e settentrionale (escluse le
Operationszonen). Successivamente il nuovo Stato viene denominato Repubblica sociale
italiana (Rsi).
23 settembre 1943.
Una disposizione interna della polizia tedesca inserisce ufficialmente gli ebrei
di cittadinanza italiana tra quelli immediatamente assoggettabili alla deportazione.
16 ottobre 1943.
La polizia tedesca attua a Roma una retata di ebrei, la più consistente
dellintero periodo. Due giorni dopo vengono deportate ad Auschwitz 1023 persone.
14 novembre 1943.
Approvazione a Verona del manifesto programmatico del nuovo Partito
fascista repubblicano, il cui punto 7 stabilisce Gli appartenenti alla razza ebraica
sono stranieri. Durante questa guerra appartengono a nazionalità nemica.
30 novembre 1943.
Diramazione dellOrdine di polizia n. 5 del Ministero dellinterno
della Rsi, decretante larresto degli ebrei di tutte le nazionalità, il loro
internamento dapprima in campi provinciali e poi in campi nazionali, il sequestro di tutti
i loro beni (alcune settimane dopo verrà disposta la trasformazione dei sequestri in
confische definitive).
dicembre 1943.
Allestimento del campo nazionale di Fossoli, in attuazione dellordine del
30 novembre (i primi ebrei vi vennero trasferiti dai campi provinciali a fine mese).
4-14 dicembre 1943.
Decisione tedesca di riconoscere alla Rsi il ruolo principale nell'organizzazione
e nella gestione degli arresti e dei concentramenti provinciali.
5 febbraio 1944.
Il capo della polizia della Rsi ordina a un prefetto (quello di Reggio Emilia) di
consegnare ai tedeschi gli ebrei arrestati da italiani. Si tratta del primo ordine
esplicito di tal genere oggi conosciuto; pochi giorni dopo il prefetto risponde
comunicando il trasferimento degli ebrei a Fossoli.
19 e 22 febbraio 1944.
Partenza dei primi convogli di deportazione da Fossoli (per Bergen Belsen e
Auschwitz) organizzati dalla polizia tedesca. Il campo di Fossoli si rivela quindi come il
punto operativo di cerniera tra Rsi e Terzo Reich per la deportazione.
23 marzo 1944.
Eccidio delle Fosse Ardeatine, a Roma; tra i 335 uccisi vi sono 75 ebrei.
4 giugno 1944.
Liberazione di Roma. Avanzata Alleata nellItalia centrale.
fine luglio-inizi agosto 1944.
Chiusura di Fossoli e trasferimento del campo nazionale a Bolzano.
24 febbraio 1945.
Ultimo convoglio di deportazione di ebrei dallItalia (da Trieste per Bergen
Belsen).
aprile 1945.
Liberazione dellItalia settentrionale.
Nota: questa cronologia è tratta da "La
persecuzione degli ebrei durante il fascismo. Le leggi del 1938", Camera dei
deputati, Roma 1998, pp. 185-187.
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