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Gli intellettuali alla guerra

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Tra il '36 e il '37, a difesa del governo repubblicano, arrivarono in Spagna migliaia di volontari provenienti da varie nazioni. Tra questi, intellettuali del calibro di Stephen Spender, W.H. Auden, George Orwell, Ernest Hemingway, John Dos Passos, che combatterono, scrissero romanzi e reportages, osservarono e raccontarono.

Per Orwell, in particolare, che militò nel P.O.U.M., la guerra rappresentò un momento cruciale nella sua formazione politica e intellettuale: la sua simpatia per il mondo dei diseredati divenne un rifiuto del totalitarismo, di destra e di sinistra.

Di ritorno in Inghilterra scrisse Omaggio alla Catalogna (1938), in cui attaccò i comunisti spagnoli, accusandoli di avere tradito i lealisti e gli anarchici, trasformando la guerra civile in sterminio dei loro nemici politici.

info.gif (232 byte) per approfondire:

pallanimred.gif (323 byte) The Literary Spanish Civil War

pallanimred.gif (323 byte) Art from the Spanish Civil War

pallanimred.gif (323 byte) Guernica La guerra di Spagna e gli intellettuali

pallanimred.gif (323 byte) Pablo Picasso Sito monografico sul grande artista, con un capitolo su Guernica

pallanimred.gif (323 byte) Speciale su Orwell

pallanimred.gif (323 byte) Frederico Garcia Lorca

pallanimred.gif (323 byte) Jose Ortega y Gasset


Gli intellettuali spagnoli e la Repubblica

Il primo risveglio intellettuale del paese avviene intorno ad alcune riviste, in particolare la "Revista de Occidente" (1923-1936) di Josè Ortega y Gasset (1883-1955): contro la Spagna invertebrata tradizionale, ma anche in opposizione ai partiti della sinistra, una nuova élite dell'intelligenza si propone per la guida della nazione.

Intanto, la penetrazione dell'avanguardia letteraria ha dato luogo ad un vario sperimentalismo poetico articolato in gruppi locali, riviste e manifesti. E' nel gruppo andaluso, intorno a Federico Garcia Lorca (1898-1936) ed a Rafael Alberti (1902-1982), che si mettono in luce le tendenze neopopulares, il nouvo populismo degli intellettuali che vengono a fiancheggiare lo sviluppo democratico, una ricerca appassionata sulle fonti musicali e poetiche di una tradizione popolare anonima.

L'Alberti, promotore della rivista "Octubre", teorizza intanto la poesia politica in senso stretto, mentre l'avvento della repubblica nel 1931 segnala l'accentuarsi del carattere ideologico anche nei conflitti fra poetiche. Per gli intellettuali che dall'inizio del secolo avevano abbrracciato la speranza di un rinnovamento della società spagnola, la seconda repubblica è il momento di massima espansione dell'impegno. Per Lorca in particolare l'andata verso il popolo trova la sua espressione nel mezzo teatrale, arricchito dalla maturazione poetica che, al ritorno dagli U.S.A. (1929), si manifesta in Poeta en Nueva York e in Llanto por Ignecio Sànchez Mejìas. Dal '33 al '36, fino alla sua uccisione da parte dei fascisti, con cadenza quasi annuale, le opere di Lorca rappresentano una vera e propria rifondazione del teatro moderno spagnolo.

Nel periodo della guerra civile, se molti altri intellettuali furono attivi sul fronte dell’azione, Picasso lo fu sul fronte della propaganda e della sensibilizzazione: reagì alla guerra e alle sue atrocità con i dipinti. Quello più famoso è sicuramente "Guernica", quadro che nasce in risposta al terribile bombardamento tedesco alla città basca di Guernica, che provocò molte vittime civili.

 

 

 

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