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Dibattito: quale futuro per il GSF?

pallanimred.gif (323 byte) Gsf: un partito preso

di Riccardo Bonacina

Nessuno si è mai preso la briga di guardare a cosa in realtà sia stato il Genoa Social Forum, quali le tanto sbandierate 800 associazioni che ad esso hanno aderito. Nessuno, né il ministro Ruggiero, né gli enti come comune e regione, né i leader delle grandi associazioni italiane della società civile, nessun giornalista, e neppure noi. Con colpevole ritardo siamo andati a vedere. E scorrendo la lista, per l'esattezza di 650 sigle, pubblicata sul sito del Gsf, si scopre quanto fosse congenito ed enorme l'equivoco di quell'aggregazione. Se, come ha scritto acutamente Sofri, sulla lotta contro la povertà bisogna stare attenti a 'non farsi guidare dal partito preso, qualsiasi partito sia', il Gsf, ahimé, è stato qualcosa in più di un partito preso. Tra i 120 firmatari internazionali, se si escludono sei rappresentanze nazionali di Attac, campagna per l'introduzione della Tobin Tax e poco altro, un centinaio di sigle sono riconducibili ad una vera e propria internazionale comunista. Si va dal Danmarks Komministiske Parti al Forum Comunista Israeliano, dal German Communist Party al Parti Communiste français. Non manca neppure un Paese, e neanche la Svizzera con la sezione di Rifondazione Comunista del Canton Ticino.
Non va meglio neppure scorrendo la lista dei firmatari nazionali (450). Dove, se è pur vero che si ritrovano sigle storiche dell'associazionismo italiano, tra cui una quarantina di sezioni Arci, il Coordinamento nazionale delle Comunità d'accoglienza , Mani tese, ma una sola sezione Acli (Asti), e un paio dell'Agesci (Varese 7 e Vedelago); i grandi numeri sono fatti da una cinquantina di sezioni di Rifondazione Comunista, una ventina di sezioni dei Giovani Comunisti e Comuniste e altrettante sezioni della Sinistra giovanile. Una quarantina i Centri sociali, altrettanti i collettivi (o kollettivi) studenteschi o femministi, Insomma, il Gsf è stato qualcosa in più di un partito preso, è stata una sorta di rianimazione di un partito perso. Questo, forse, spiega qualcosa in più dei fatti di Genova. E a quale equivoco si siano inconsapevolmente esposti i tantissimi che hanno visto nel Gsf un'aggregazione multiforme e plurale.

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