| Come è stato ucciso Carlo Giuliani ? Una nuova serie di
            foto cambia la dinamica dell'omicidio di piazza Alimonda 
 
 Una nuova sequenza fotografica
            rimette in discussione la dinamica dell'assassinio di Carlo Giuliani. Arriva
            dall'Inghilterra, la rilancia in Italia Radio Sherwood (attraverso il suo sito internet) e
            "racconta" gli istanti che precedono e seguono l'uccisione di Carlo ad opera dei
            carabineri. La sequenza è molto lunga (quattordici fotogrammi) e i drammatici momenti
            dell'omicidio sono ripresi da un'inquadratura diversa da quella che abbiamo visto mille
            volte in questi giorni.La sequenza parte dal momento in cui il gippone dei carabinieri è circondato dai
            manifestanti: qui ci sono due novità decisive, la prima è che appare chiaramente come il
            mezzo dei carabinieri non fosse assolutamente isolato (come sempre asserito dai Cc) ma che
            a una decina di metri vi era un plotone dell'Arma che osserva - fermo - gli avvenimenti;
            la seconda è che il famoso estintore che Giuliani aveva in mano al momento della sua
            morte, viene lanciato dall'interno della jeep dopo che gli stessi carabinieri avevano
            rotto il lunotto posteriore. In quel momento Carlo Giuliani è fermo a pochi metri e
            assiste alla scena. Nella seconda foto si nota il carabiniere che poi sparerà brandire la
            sua pistola verso l'esterno, puntandola su un altro manifestante (nelle foto indossa una
            felpa viola), mentre Carlo osserva l'estintore a terra. La terza foto racconta la fuga del
            ragazzo in felpa viola, per sottrarsi dalla pistola che "lo punta". Intanto
            Carlo Giuliani raccoglie da terra l'estintore. Nessun altro manifestante sembra essersi
            accorto della pistola puntata. Nella quarta foto si nota Carlo Giuliani che si avvicina
            alla jeep con l'estintore in mano: la pistola è sempre puntata all'esterno, ma
            probabilmente lui non l'ha ancora vista. La quinta foto è quella che tutti conoscono:
            Carlo è di spalle, l'estintore sollevato nel gesto del lancio, di fronte il braccio che
            spunta dal gippone con l'arma in mano che punta direttamente alla sua testa. Dopo lo sparo
            il carabiniere si porta poi le mani alla testa e indossa un passamontagna nero. La
            sequenza poi prosegue testimoniando ciò che tutti hanno già visto: Carlo riverso sul
            selciato, il gippone che fa retromarcia e gli passa sopra, poi ingrana la prima e se ne va
            ripassandogli sopra; e, infine, i primi inutili soccorsi, il corpo martoriato, le nuove
            cariche dei carabinieri.
 (da il manifesto, 29 luglio 2001)
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