La Resistenza in Europa
La Resistenza in Polonia
Il movimento partigiano e l'insurrezione
di Varsavia
(agosto-ottobre 1944)
Varsavia 1 agosto 1944, ore 17: scoppia l'insurrezione. Le
unità partigiane polacche fedeli al governo in esilio a Londra, guidate dal generale
Tadeusz Komorowski, detto "generale Bor", invadono la città, in breve si
assicurano il controllo dei quartieri a sud della Vistola, ma dopo quattro giorni di lotta
i punti strategici sono ancora in mano tedesca. Bor Komorowski deve arrendersi
all'evidenza: solo l'aiuto dei sovietici potrebbe risolvere la situazione. Invano
Churchill farà pressioni su Stalin: i cannoni sovietici continueranno a tacere.
Il 2 ottobre il comandante delle unità partigiane polacche
si reca al comando tedesco per firmare la capitolazione. La tragica insurrezione di
Varsavia costò ai patrioti 10.000 morti e più di 7000 feriti al termine di due mesi di
una lotta condotta casa per casa, sino nelle fogne della città.
I nazisti deportarono e uccisero quasi la totalità delle
persone che ancora vivevano nella città già annientata da anni di occupazione.
Dopo pochi giorni evacuarono i superstiti e la città fu letteralmente rasa al
suolo, distruggendo più dell80% della sostanza materiale urbana.
Quando l'Armata Rossa entrerà a Varsavia il 7 gennaio '45,
si troverà davanti una città fantasma. |