La riproposizione di questo libro ventanni dopo la sua
pubblicazione (che, ricordo ai lettori dei nostri giorni, ha avuto il Premio
dellIstituto Gramsci e la segnalazione al Premio Omegna ) può costituire
soprattutto per i giovani un occasione di conoscenza (
) Il libro tratta di una
stagione di impegni e di passioni effettivamente lontani nel tempo, in parte consegnati
alla storia, ma densi di avvenimenti che hanno condizionato e segnato il destino
dell intero Paese e il vissuto di alcune generazioni .
Riaffrontare la vicenda del Fronte della Gioventù , nel biennio di fuoco 43 -
45 e nel grande sommovimento che sconvolse lItalia , significa altresì
offrire alle giovani generazioni contorni e valori di quel cruciale periodo storico. Non
possiamo non rilevare, tra laltro, che per successivi stravolgimenti, per i giovani
la denominazione Fronte della Gioventù evoca una ben diversa e opposta formazione, quella
neofascista , aggregata al Movimento sociale italiano, che se ne appropriò indebitamente
nel dopoguerra. Vale a dire lesatto contrario per ispirazione ideale , programmi
politici e sociali, valori etici dellorganizzazione precedente che operò nella
Resistenza e fu costruita da Eugenio Curiel, ucciso proprio dai fascisti a Milano nel
febbraio 1945. Opera che , non va dimenticato, valse al giovane scienziato triestino
lassegnazione della medaglia doro alla memoria (
) Occorreva sensibilità
per farsi intendere in tempi di collettivo sbandamento soprattutto da una gioventù come
quella italiana incerta e delusa dal crollo di certezze che parevano solide, e percorsa in
quei tragici mesi da una crisi morale senza precedenti. I giovani ai quali si rivolgevano
Curiel e il Fronte della Gioventù erano scossi ed umiliati dalle sconfitte militari su
tutti i fronti , dai bombardamenti sulle città e sulle fabbriche, dalla chiusura di molte
scuole, dalla chiamata alle armi per una guerra ormai odiata da tutti (
)
E esenziale contro il logorio del tempo conservare i documenti del passato, della
storia, dove sono le nostre radici . Cinquantanni da quei fatti sono tanti, ma
proprio per questo è importante riaffermare i valori ideali che spinsero e sostennero
tanti giovani spesso neppure ventenni a combattere, in molti casi sacrificando la loro
vita appena sbocciata . Le pagine di questo libro rievocano un impegno ideale generoso per
la collettività. Ingenuo forse nelle sue utopie, nel suo credere alla possibilità di
erigere un mondo completamente nuovo sulle ceneri della dittatura fascista, ma tanto più
significativo oggi , come esempio, in unepoca dove tutto è monetizzato, dove tutto
è business e dove linteresse verso " gli altri" è ogni giorno più raro.
Se mi chiedessero oggi cosa caratterizzava maggiormente la posizione morale del Fronte
della Gioventù direi senza esitazioni : la lotta contro lindifferenza che, per
contro , segna così negativamente il nostro tempo (
)
Nei programmi del Fronte della Gioventù , i propositi di rinnovamento materiale e
morale sono espliciti. Lo speravano ,lo volevano , le centinaia di giovani caduti , nelle
file partigiane straziati e impiccati a gruppi ( come a Premariacco e a San Giovanni al
Natisone , nel Friuli, o come quelli fucilati dalle brigate nere al campo Giuriati di
Milano ) . Nelle pagine di questo libro i loro slanci ideali e le scelte programmatiche
risultano con evidenza. Deve essere ricordato che per primo il Fronte , durante la
Resistenza , rivendicò il diritto di voto per i diciottenni ; se si moriva a
quelletà e anche prima , per la libertà di tutti , era doveroso concedere quel
diritto , che allora sembrava rivoluzionario . Anche listituzione di un Ministero
per la Gioventù , la parità di salario tra giovani e ragazze a parità di lavoro furono
rivendicazioni poste e diffuse allora . Sono i valori che hanno poi informato nell
Italia liberata la stesura della Carta costituzionale . Ecco perché riproporre queste
pagine , frutto di un lungo e accurato lavoro di ricerca tra archivi ,documenti ,
testimonianze e verifiche , mi sembra abbia un senso , sia degno di attenzione e meriti
ogni appoggio. ( dalla Prefazione )