perchè... quello che mi chiedo è
perchè? bella ciao, nostalgia di un'epoca andata, di una guerra che avete combattuto (non
da soli... cattolici liberali e repubblicani erano insieme... e questo nn lo dite?) e che
sapete di aver bisogno di ricordare perchè effettivamente, oggi, il comunismo è morto e
sopratutto non serve +... la XII transitoria finale abroga la ricostituzione del partito
fascista, ok, sono d'accordo, il duce, ha fatto molte cose, molte buone, molte no,
oggettivamente è così... ed è giusto che quella legge esista... ma, ragazzi, il
comunismo è morto, è morto laddove è nato, 80 anni dopo, e resiste solo in alcune
parti... e cos'ha portato di buono? 80 milioni di morti solo in russia...vogliamo
compararli con i 6 milioni di hitler? hanno tutti gli stessi diritti di essere ricordati,
non solo shoa, anche gulag... i posteri devono conoscere la storia, tutta, integralmente,
senza presentazioni ideologiche di nessuna sfera... vogliamo vivere come a cuba? dove nn
si può dire ciò che si pensa... sarebbe un altra dittatura... mio nonno, emigrato in
sudamerica per fame, dopo la guerra, che inviava soldi ai fratelli in italia, per
ricostruire, si fece largo col sudore, diventò benestante... poi un golpe, lo portarono
via, lo picchiarono dentro la sede del partito, lo costrinsero a firmare i documenti per
l'esproprio... e gli rimase solo la casa, 2 figli, 4 nipoti, figli del fratello... quelli
che gli fecero del male avevano il fazzoletto rosso, e salutavano col pugno chiuso... solo
in italia resiste, a suon di spinelli, social forum, giovani sfaticati che non sanno
cos'è il dovere, cos'è l'onore, cos'è il lavoro, la morale cattolica, la storia, o roba
del genere, che preferiscono vegetare sotto l'ombra dell'ideologia... palesemente
assurda... in me si alimenta il fuoco dell'odio, tutto questo lo alimenta, sopratutto odio
per le verità taciute, i morti dimenticati, quelli mai conosciuti, perchè? perchè
continuare con questa stupida guerra ideologica, che fa male solo a noi? non sarebbe più
maturo conoscere tutte le verità, metterle al vaglio del giudizio coscente e razionale
dell'uomo? dalla nostra storia, dal fascismo, dal comunismo, dalle guerre, possiamo
apprendere molto + di quanto crediamo in termini di giudizio sulla realtà... fascista,
già, perchè per voi, tutto ciò che non è rosso è fascista... potete definirmi anche
così... sono solo un diciannovenne marchigiano, legato dal sangue al suolo e alla
bandiera tricolore, che vuole giustizia e verità, che cerca di entrare per questo e per
passione in marina militare... per giustizia... della storia, tutta intera... Grazie per
l'attenzione...
Rodolfo Gentili
SI! La resistenza o meglio la "guerra di liberazione" deve
essere un valore comune, senza ombra di dubbio! In ogni caso ci sono vari
"però", "se" e "ma", ossia delle ombre o scheletri
nell'armadio su cui fare luce!! Credo fermamente, affinchè la guerra di liberazione
diventi un valore condiviso da tutti (attulmente non lo è per niente purtroppo!), che sia
necessaria una PURIFICAZIONE DELLA MEMORIA da parte di chi ne vuole affermare i valori.
1° - Sarebbe necessario mettere in risalto tutte le componenti che parteciparono alla
liberazione, infatti i primi resitenti furono i militi italiani che non si arresero ai
tedeschi: settori dell'esercito, della marina (es. la corazzata Roma), settori della
folgore (..si anche della folgore!), dei carabinieri, di coloro che passarono il fronte e
risalirono l'italia inquadrati con gli anglo-americani (tra cui mio nonno), ecc. 2°
Riconoscere che senza gli anglo-americani la liberazione non ci sarebbe mai stata! E molte
persone oggi, e il sottoscritto è tra questi, sono ancora grati agli alleati di aver
liberato l'italia. Dispiace vedere certe manifestazioni di antiamericanismo proprio
durante il 25 aprile (siano fatte il giorno dopo magari, ma non il 25 aprile) 3° -
Distinguere nettamente tra le varie formazioni partigiane che combatterono. Ormai è
storia (De Felce e Arrigo Petacco l'hanno descritta bene) il fatto che i partigiani
comunisti volevano abbattere il nazifascismo per instaurare un regime di tipo Comunista.
Sono ormai tristemente noti gli stretti rapporti tra Stalin e Togliatti, durante e dopo la
guerra. Si sa che quasi tutte le stragi e gli eccidi di civili dei nazifascisti avvennero
sistematicamente dopo incursioni dei partigiani, insomma furono provocate per creare un
clima di ostilità nei confronti dei nazifascisti e spigere il popolo alla rivolta!!
Viceversa a ben vedere stragi indicibile e gravissime come quella di S. Anna di Stazzema o
altre zone, non avvennero mai nella aree controllate da Partigiani cattolici, i quali in
primis, cercarono di proteggere la popolazione inerme!! 4° Evitare di criminalizzare i
repubblichini. Insomma sono uomini che hanno fatto una scelta sbagliata, non mostri! E
poi, dopo sessantanni oramai sono quasi tutti morti e sepolti. 5° Fare luce su fatti
gravi quali le foibe, porzus! 6° Fare luce e condannare sulla resa dei conti dopo la
liberazione (fascisti che si consegnarono e furono giustiziati o trucidati), sul
"triangolo della morte", sulle vendette nei confronti di parenti (generalmete
genitori, moglie o filgli) di fascisti dell'Rsi. Insomma mi riferisco al "Sangue dei
vinti" di Pansa. A queste condizioni la guerra di liberazione sarà OBBLIGATORIAMENTE
patrimonio comune, dato che chi combattè contro i tedeschi era dalla parte giusta!
Altrimenti rischierà di cadere nel dimenticatoio, una volta morti gli ultimi testimoni
che l'hanno attuata. W la libertà, W la giustizia, W la verità!
Giacomo Melchiorre
Salve a tutti,vorrei partecipare a questo dibattito interessante sulla
Resistenza,esprimendo una mia opinione. Premetto che sono giovane e onestamente non posso
dire di saperne molto, in quanto non vi ho partecipato,ne ho testimonianze di parenti che
lo hanno fatto. Tuttavia ho letto in questo lungo dibattito parecchie persone che
inneggiano alla Resistenza partigiana,sostenendo che è grazie ad essa che l'Italia è
stata liberata dal fascismo. Innazitutto,trovo veramente patetica l'idea di associare a
tutti i costi il Fascismo al Nazismo, come purtroppo fanno in molti,nel tentativo continuo
di demonizzare il più possibile questo movimento politico. E vero che il fascismo è
stato una dittatura illiberale,e che ha istituito delle leggi razziali,ma non è neanche
lontanamente paragonabile alla dittatura nazista. E vero che le "squadracce"
fasciste hanno compiuto atti di deprecabile violenza,ma il fascismo non ha
sterminato milioni di ebrei,zingari,omosessuali,slavi,ecc- Il fascismo non aveva milizie
come le SS,che compivano con sadico cinismo l'olocausto. Il fascismo non ha
scatenato una guerra mondiale per i suoi desideri espansionistici,e le leggi
razziali,diciamo che sono state istituite per "imitazione" del nazismo,ed è
stata in effetti una brutta pagina della storia italiana. Ma nessuna di queste leggi era
oppressiva come quelle di Norimberga e soprattutto,non c'era nessuna disposizione che
prevedesse lo sterminio degli ebrei. Mi sembra quindi assurdo definire il fascismo
come "il male assoluto". Detto questo,premetto che la Resistenza
era comunista,vale a dire appoggiata da nazioni quali l'URSS,governata da un
certo Stalin,che alla fine del suo governo ha lasciato 20 milioni di morti....direi che se
c'è qualcuno da ringraziare per la fine della Seconda Guerra Mondiale,per l'abbattimento
della tirannide Hitleriana,per la liberazione dell'Italia,questi sono gli Alleati,e in
particolare gli Stati Uniti d'America. Cosa avrebbe potuto la resistenza partigiana,contro
l'immenso esercito tedesco? E l'America che ha liberato l'Europa, entrando in una guerra
nel quale non era effetivamente coinvolta,in quanto comunque,era stata attaccata solo
dal Giappone,avrebbe potuto combattere solo nel Pacifico,non aveva subito alcun danno
sul territorio,ma è lo stesso intervenuta in Europa,a sostegno dei popoli liberi per
combattere la Germania. Ed è grazie agli eserciti americani,inglesi,e anche
sovietici,che la Seconda Guerra Mondiale è finita e si è conclusa con una grande
vittoria. Non è vero che la storia trascura la resistenza partigiana,ma la tratta nel
giusto modo,per quello che è stato : un valido aiuto alla liberazione dell'Europa,è
innegabile,ma comunque soltanti un "supporto" ai veri liberatori del
continente,gli eserciti anglo-americani.
Adrio Scifo
La Resistenza Italiana è un
momento della storia italiana, che collega la vita e l'esperienza nazionale nella
continuità tra passato e presente, inserendole nella storia europea e del mondo. Essa si
sostanzia di avvenimenti drammatici, di coraggio, di dolore, di eroismo e soprattutto
disolidarietà. Nasce quale sentimento spontaneo di ribellione negli animi degli
amanti della libertà e della verità, dei perseguitati ed incarcerati, dei sopravvisuti e
dei parenti delle vittime dell'insensata e barbara opera di fascistizzazione della
nazione iniziata negli anni venti, e si concretizza inesorabile nella
lotta armata degli anni quaranta fino al riscatto dalla invasione nazifascista,
trovando il suo coronamento più pregnante nella scuola di solidarietà civile che
permise la riconquista della libertà, della concordia e della speranza in dfuturo
all'intera nazione, ispirando i padri della Repubblica nella elaborazione della Carta
Costituzionale, oggi, non a caso, ritenuta la più moderna tra tutte le costituzioni
liberali del mondo.Chi attenta alla Costituzione o tenta di modificarne la essenza è
colui che, cessando di Resistere ai sorprusi, alle ingiustizie ed ai pericoli di
compromissione delle legalità e solidarietà democratiche, o non ha memoria dell'
insegnamento della Storia e della Resistenza o ne ha solo per perpetuare gli
orrendi delitti perpetrati dalle orde nazifasciste. Il valore della Resistenza è in
tutto ciò, ed è, soprattutto, in quello che siamo e che sapremo essere quali esseri
umani per noi e per le future generazioni.
Alberto
La Resistenza non solo è un valore di tutti, ma è anche
un insegnamento affinchè i giovani d'oggi e quelli di
domani sappiano fermare qualsiasi guerra devastante e sanguinosa come lo è
stata la seconda guerra mondiale e sappiano anche battersi per la libertà e per la
democrazia, messe a dura prova da molti governi, a partire da quello di Berlusconi.
Inoltre oggi bisogna che IN TUTTE LE SCUOLE D'ITALIA si approfondisca
quest'argomento, affinchè la memoria della Resistenza non muoia nelle pagine
della Storia e si eviti che molti giovani vadano per le strade gridando "Heil
Hitler". Bisogna prendere spunto dalla Resistenza per costruire le basi, le
fondamenta di un mondo migliore, del mondo perfetto.
Antonio Carrabba
Solo qualche anno fa non avremmo
potuto nemmeno immaginare che i valori della Resistenza italiana sarebbero stati ignorati
dai media del regime berlusconiano.
Quest'anno la Resistenza è stata la grande assente nelle
celebrazioni del 25 aprile. E' indegno e vergognoso, non si può tollerare che i valori
fondanti della nostra Repubblica siano calpestati in questo modo. Da giugno 2001 è
iniziata la nuova resistenza contro questa destra che ormai non riesce nemmeno più a
mascherarsi.
Giordano Savelli
Hitler era sicuramente un criminale. Come peraltro Stalin, Ceusescu, Honecker, Tito
e compagnia gulagante, e infoibante, sostenuti a spada tratta dalla stragrande maggioranza
dei partigiani, della prima ora (pochi) e dell'ultima ora (il resto). Che, accettando
l'assioma del visitatore precedente, "sapevano tutto e tutto approvavano". La
verità è che quando l'odio acceca, gli amici si sparano, i cugini si sgozzano, i parenti
si impiccano. ieri come oggi e come domani. E chi ha la coscienza a posto, dorma pure
sonni tranquilli...............
Nicola Tenerelli
Premetto che ho sempre respirato aria di resistenza. Ho 56 anni e conosco tutta la
storia della restistenza in quanto essa è stata vissuta in prima persona da mio padre e
mia madre. Mio padre dopo l'8 settembre 1943 non è scappato sulle montagne come altri
militari ma aderì alla Brigata Garibaldi operante a Milano restando
nell'ospedale Maggiore occupato dai tedeschi e dalle SS con il compito di informatore e di
dare aiuto ai propri compagni in difficoltà in quanto poteva circolare liberamente per
Milano in qualsiaisi orario perchè protetto dalla divisa e dalla fascia con il
segno della Croce Rossa che portava sul braccio. E' stato fortunato perchè qualche
compagno catturato(fucilato o deportato) non l'ha mai denunziato. Mia madre era
anch'essa partigiana con compito di staffetta nella stessa brigata. Nell'ospedale su
menzionato vi era un ottimo gruppo formato oltre da mio padre da alcuni suoi commilitoni e
dal suo capitano. Il nome del Suo Comandante di Brigata e del Commissario erano
Aramis e Athos. Oggi mi chiedo se tutta la loro lotta e quella di tutti i
partigiani vivi e morti è servita a qualcosa. Mi dico è vero essi con i
loro sacrifici ci hanno dato libertà e democrazia. Libertà e democrazia che oggi io vedo
incerte grazie al governo berlusconiano (mi sembra di ritornare al 1922 :
Mussolini con la forza e i brogli elettorali - Berlusconi con bugie e
leggi fatte in base ai suoi interessi personali) che in tutti i modi cerca
di delegittimare cercando di voler imbavagliare l'informazione rai e cercando di
colpire in tutti i modi la magistratura organo della repubblica. Sono solidale con
quel ragazzo che ha avuto il coraggio di contestarlo chiedendogli di farsi processare come
qualsiasi cittadino. Io al suo posto mi sarei tenuto la contestazione (giusta o non
giusta ) e non avrei mai ordinato di identificarlo per poi perseguirlo
giudizialmente. Ammiro il senatore Andreotti (sono di sinistra) che ha riconosciuto la
magistratura come organo sovrano senza prendersela con i giudici che lo hanno condannato e
che crede ancora nella giustizia della repubblica. Oggi la destra italiana stà
portando la nostra Italia in un clima
incerto.
Laura Cappellini
urliamolo allora......ORA
E SEMPRE RESISTENZA!!!!
Andrea
La Resistenza è un valore di tutti gli italiani antifascisti. Non si dimentichi
che a causa anche della Resistenza l'Italia ha dovuto subire una sanguinosa guerra civile.
Inoltre la Resistenza jugoslava ha avuto come effetto l'unica pulizia etnica a danno degli
italiani. Da italiano non antifascista non posso condividere la Resistenza, e credo che
debba passare molto tempo perché la Verità venga a galla.
Silvia Forlani
La Resistenza non è un valore di tutti. Lo dimostrano le ondate di
"revisionismo" a cui assistiamo anche in questi giorni. Mentre il
Presidente della Repubblica commemora il 25 aprile al Quirinale, l'Ufficio della
Presidenza del Consiglio comunica che "non sa nulla di dove il Presidente del
Consiglio commemorera il 25 aprile"...e qualcun altro (AN) dice che la festa della
liberazione dovrebbe diventare la festa della pacificazione.
Mi chiedo che ne sarà della memoria e della verità quando anche l'ultimo partigiano si
sarà spento e quando anche noi figli e nipoti di quegli eroi non per caso non avremo più
la forza di raccontare e di gridare ORA E SEMPRE RESISTENZA!
Lidia Meardi
Rattrista vedere come sia ragazzini che adulti, indipendentemente
dall'opinione espressa, non sappiano neppure esprimersi correttamente.
Refusi, frasi che iniziano e non terminano, preposizioni scelte a caso.
Non sorprende allora che gli uni e gli altri si diano piu' spesso
all'invettiva che all'argomentazione. Per comunicare il proprio pensieri con efficacia
bisogna innanzitutto padroneggiare la propria lingua.
Ha davvero peso il numero di vittime di una dittatura? quali morti pesano di piu', quelli
delle torri gemelle o quelli del teatro di Mosca? tutt'e due vittime del terrorismo,
tutt'e due innocenti: sono forse piu' santi i primi, perche' i secondi han vissuto per
anni sotto la dittatura? Quanto sante sono le vittime della pulizia etnica in Kosovo?
Eppure sono pochine, paragonate ai gulag sovietici.
Ma e' una giustificazione valida per le proprie cattive azioni, il fatto
che altri ne abbiano compiute di piu'? Diveniamo dei bravi ragazzi in base al fatto che
non siamo soli?
Quale partigiano ha sostenuto che i dissidenti politici incarcerati in
Siberia, in Cile o in Cina abbiano meritato la violazione dei loro
diritti, o l'abbiano meritata piu' dei dissidenti politici incarcerati dal regime
fascista?
Quale poliziotto, quale soldato, quale combattente irregolare ha torturato e ucciso per
instaurare un ordine politico che sopprimesse la liberta' di opinione -e dunque
dibattiti come questo-; quale l'ha fatto per fare cadere una simile dittatura?
Certamente la tortura e' un crimine - ma lo e' sempre? fa differenza lo
scopo per cui vi si e' ricorso? siamo disposti a giustificare le torture
degli "alleati" a Guantanamo in virtu' della lotta al terrorismo?
Se non lo siamo, dobbiamo imporre a quegli "alleati" il rispetto dei
diritti umani e un processo equo e imparziale dei torturatori. Siano essi
bravi soldati alleati, siano essi partigiani, siano essi fascisti. Siano
essi ormai ottuagenari, siano essi poliziotti e soldati in servizio oggi.
In Italia come all'estero.
Se pero' siamo disposti a giustificare il ricorso alla violenza e la
limitazione della liberta' oggi per mano dei Paladini della Democrazia
americani, perlomeno altrettanto dobbiamo giustificare quanti tra il 1924
e il 1945 hanno combattuto per la fine della dittatura e l'instaurazione
della Democrazia.
Quella democrazia che ci permette di star qui a discutere e che abbiamo
ottenuto anche grazie allo sbarco angloamericano, benche' non solo grazie ad esso. Giusto
per non citare i soldati russi, grazie ai quali cadde
Berlino.
Titti & Claudio
Ad Anonimo (nick GSBologna):
Saresti stato felice sotto il fascismo solo xchè non 6 ebreo!
Davide Viganò
Penso
che la resistenza partigiana sia importante perché ci ha liberato dalla dittatura
fascista,perché ci ha dato la speranza di una società più
giusta,perché ha messo fine alle rappresaglie ,ai rastrellamenti, alle leggi razziali.Purtroppo se ne sa davvero poco,in
particolare a scuola,non è che largomento venga molto approfondito.Questo è un peccato poiché ritengo importante che si sappia chi
ringraziare e benedire quegli eroi che sacrificando la propria vita hanno messo fine alle
spregevoli vite fasciste,ricordiamolo le tanto revisionate e
purtroppo apprezzate camicie nere hanno commesso orribili massacri su intere popolazioni
inermi,non solo in Italia,ma anche in Jugoslavia e in Africa. Capisco che alcuni abbiano
seri problemi mentali o di rapporti interpersonali,per cui poverelli vedono nelle pose
ridicole di Mussolini e soci uno sfogo delle loro frustrazioni
,ma vorrei ricordare a lor signori che il coraggiosissimo duce
cercò di fuggire da codardo travestendosi da prete,alla faccia dello sprezzo del pericolo
e della retorica della bella morte.Con questo spero di metter
fine alle ridicole accuse lette su questo sito da parte di alcuni
stupidi camerati, (vorrei ricordare che nel mondo son milioni
i comunisti uccisi e torturate-i da dittature fasciste), ribadire con forza che insieme al
1 maggio il 25 aprile è una festa importantissima, perché risveglia nelle persone sane
la giusta indignazione nei confronti delle dittature ,dei vigliacchi che le appoggiano, e
ci regala una dolce speranza per un mondo migliore da consegnare ai nostri figli senza re,
ducetti, imbecilli. GRAZIE AI PARTIGIANI
Chiara Turani (Roma)
Carissimi, sono Chiara Turani,ho quasi 24 anni e abito a Roma. Fin da piccola ho
seguito la storia della resistenza,l'ho studiata,mi affascinava.Il coinvolgimento totale
arrivò nell'anno del IV ginnasio,quando scoprii che l'istituto che frequentavo era
intitolato ad un martire delle Fosse Ardeatine,il professor Pilo Albertelli.Ho letto
libri,ho visitato i luoghi storici,scoprendo con orrore-orgoglio che via Tasso era a pochi
passi da casa mia(abito vicino a San Giovanni). Orrore,perchè il mio bel quartiere,il
sole,gli alberi,non mi potevano più sembrare uguali a prima...trasudavano
dolore,morte,tragedia...come poteva essere altrimenti,dopo aver udito le urla delle SS,le
grida dei prigionieri?Orgoglio,perchè in questo posto,così cambiato ai miei occhi,avevo
comunque scoperto di possedere un "tesoro":la possibilità concreta di mantenere
vivo il ricordo di chi morì fedele a un ideale,alla patria,alla libertà,tramite le mura
che rinchiusero i martiri.Pensavo che nessuno mai avrebbe detto:"sono bugie", di
fronte alle incisioni nelle celle.Il ricordo di chi con patriottismo immolò la
vita,spesso la propria gioventù,alla nostra bella Italia,resterà per sempre,pensavo..
Mia nonna,per mia fortuna,si ricorda ancora delle SS e delle squadracce che
correvano per via Etruria,e portavano nel buio gli uomini...lei aveva un negozio di vini e
olii,era in strada,vedeva cosa accadeva,e ora che ha 88 anni, quando vede con me
Schindler's List o i capolavori del neorealismo, gli occhi luccicano e riconosce la
lingua,le urla e dice sommessa "erano cattive quelle SS là..." e aggiunge
"non mè ce fa pensà,che stanotte non ce dormo!" Che impressione la
prima volta che ho capito che, dopo quasi 60 anni,nonna ha ancora gli incubi che
riguardano quel periodo;così segnata, anche se non ebbe perdite di familiari,la
guerra passò tutto sommato "liscia",eppure i mostri nel sonno la rincorrono...
Le famiglie delle vittime quando guariranno? Chi comprende il loro atroce destino?Chi può
immaginare cosa provano ora che i luoghi dei martirii dei loro cari verrano
venduti(inconcepibile!!!)a persone insensibili?Se vendessero le mura dove sono spirati fra
le torture ignobili i nostri padri,fratelli,mariti,chi mai potrebbe guarire e risarcire le
nostre ferite morali? Dobbiamo essere noi cittadini,con lo Stato, a tutelare questo tempio
del dolore,per consolare chi è restato e non dimenticare mai il sacrificio di questi
Uomini. Sapevo da un po' che il museo di via Tasso era in pericolo e lo
ammetto,pigramente,anche se sbigottita, ho solo detto "Ma che orrore,chi può pensare
di comprare quei locali e viverci o lavorarci come se niente fosse mai accaduto,lì?"
Beh,non so come fin ora io possa aver reagito SOLO così.Questa mattina ho visto dei
manifesti,per la precisione a piazza Ragusa,che parlavano di una petizione per salvare via
Tasso.
Vorrei sapere cosa potrei fare,io,come cittadina italiana, per aderire a
tale petizione e per promuoverla fra chi conosco. Vorrei poter fare qualcosa di
concreto,per amore di tutti coloro che in quei tragici anni,con forza
inimmaginabile irripetibile, hanno pemesso alla mia vita,oggi,di essere com'è:libera
e giusta.Vi prego,fatemi sapere se esiste un modo per salvaguardare la Storia e con essa i
nostri EROI.
Federico Melani
Finalmente qualche commento a modo, ma purtroppo mi sto
accorgendo di quanto sia voluta l'ignoranza della gente soprattutto tra i piu giovani. Non
si può dire che il fascismo e il nazismo era così male. A tale commento che se una
cosa non è male non provoca a fine conflitto 45 milioni di morti tra militari e civile,
non si deliberano guerre con facilita come si dice mangio un piatto di pasta,
non si sterminano 5milioni di ebrei perchè ritenuta razza inferiore non si
costuiscono campi di sterminio, non si fanno esperimenti sulle persone che il professore
Hirt riteneva scientifico ma che di scientifico non aveva nulla erano azioni di puro
sadismo e basta. Come mai,. se il fascismo non era male, ha mandato 40mila italiani nei
campi di concentramento nazisti, che si sono poi aggiunti ai 600mila prigionieri di
guerra sempre italiani catturati dai tedeschi e lì rinchiusi. A novembre 1938
sono state promulgate le leggi razziali . Come mai sono stati mandati i soldati
italiani a combattere in Africa con scarpe di cartone e armamento della 1°
guerra mondiale per non parlare poi della disastrosa ritirata dalla Russia. Di finto
dal 1settembre 1939 all'8 maggio 1945 non c'è niente e questo lo
ribadisco per tutti coloro che si ostinano con testardaggine a negare l'evidenza . In
un paese della provincia di Lucca, Sant' Anna di Stazzema, sono
morti perché ammazzati dai tedeschi ai quali si erano opposti così cone la strage
di Marzabotto. Un' ultima cosa per coloro che parlano senza conoscere la realtà delle
cose in Russia nel 1905 sotto lo zar vigeva ancora la schiavitù della gleba e non vi
erano industrie di rilievo, poi sotto il comunismo è diventata una potenza industriale ed
ha fermato nel1941 le armate tedesche. Dimostratemi il contrario se ci riuscite.
Alessandro Gatto
La Resistenza è un valore solo di coloro che hanno combattuto contro i
nazisti ed i repubblichini di Salò. Non ci sono ragioni valide a favore del nazifascismo,
non ci sono morti nazisti e fascisti da onorare! In generale proprio oggi quando, da una
"certa" parte politica, si sente dire che infondo vi sono altri punti di vista
storici altrettanto meritevoli di un attento riesame, è importante raccontare nuovamente
ai giovani ed ai giovanissimi come andarono veramente i fatti da quando salirono al potere
Mussolini ed Hitler...
E poichè io sono fra quelli che ha studiato a sufficenza sia la storia
politica che quella militare,al punto da potermi fare un idea precisa
della VERITA' sul secondo conflitto mondiale e non temere confronti dialettici con
NESSUNO, non ho paura di schierarmi secondo coscienza contro la viltà e la falsità di
questi ignobili revisionisti!
Luri
Quale figlio e nipote di partigiani combattenti, ribadisco con orgoglio
che questi valori soni i veri presuposti per scelte solidali al di fuori di ogni
strumentale nazionalismo politico e non, contro ogni forma di dittatura ed asservimento,
ingiustizia e negazione della persona. FISCHIA IL VENTO
Laura
Io sono una ragazza di soli 14
anni! Vi capisco se nella vostra mente in questo momento passi il pensiero-che ne vorrà
sapere questa qua della resistenza?! Invece,forse grazie al fatto che molti dei miei
familiari erano partigiani,ho potuto conoscere molte realtà riguardanti questo tema e
penso che ricordare e credere in ciò che i nostri avi hanno fatto è importante..X NON
DIMENTICARE! non dimenticare quello che la nostra ITALIA, l'Italia dietro lo scenario
fascista ha dovuto passare! Per questo dico che anche i giovani, SOPRATTUTTO tra i
giovani, devono conoscere ciò che è successo veramente...e sono d'accordo con Valentina
che ribadisce il fatto che se ora noi siamo qua a ridere e a scherzare è solo merito
di qualcuno che ha dato la vita x noi! Anche a me infatti piace partecipare alle
varie manifestazioni che si svolgono per ricordare i miei nonni ma soprattutto
per ricordare ciò che hanno fatto poichè sono sicura che per loro è il ringraziamento
migliore! Quello che mi rammarica di più è tuttavia il fatto di pensare che molti
ragazzi come me pensano che tutto questo è stata un invenzione,che in fondo il
fascismo e il nazismo non erano poi così male,e ancor peggio che negano
(praticamente un evidenza..)che tutte le violenze commesse dai fascisti, dai nazisti
come i campi di concentramento sono cose altrettanto inventate. Sono solamente capaci di
dire che comunque sia il comunismo ha fatto cose peggiori...... Spero che cmq qualcuno mi
abbia ascoltato e se mi volete rispondere... Vi saluto in un modo particolare...
Pinuccia Cea
Quando ripenso ai nostri caduti
,ai valori di dignità e di riscatto che hanno ispirato i ribelli e confronto tutto questo
all'ignoranza che dilaga tra la gente ancora oggi, mi rattristo e credo che i nostri
Patrioti si rivoltino nella tomba! Chissà perchè la DC che ha governato per 40 anni ,non
ha insegnato ,nelle scuole , la Verità sulla Guerra di Liberazione che tale è stata per
liberare il Popolo Italiano:
1)dal regime fascista
2)dall'onta di esserci associati a Hitler nello sterminio
degli Ebrei
3)dall'onta di essere stati colonizzatori di altri popoli
,come molti altri paesi d'Europa
4) dall'essere stati ciechi ed acquiescenti per più di
vent'anni e di aver subito per tanto tempo il fideismo fascista .
Ci sarebbero altri motivi, ma non voglio dilungarmi.
Penso a coloro che non hanno insegnato ai loro figli il
valore della Libertà, l'Amore di Patria che dovrebbe venire subito dopo l'Amore per
Dio e per la Famiglia e che hanno permesso che si insinuasse nel cuore dei Figli
l'indifferenza per gli ideali politici che insieme a quelli Umani dovrebbero dare scopo
nella Vita lo lo diedero ai Nostri Patrioti Caduti per la Libertà di tutti ed oggi un po'
traditi dall'adesione in massa al Centrodestra che così disinteressato al passato
Repubblichino non dimostra di essere. Diffidiamolo dall' abolire il 25 Aprile perchè
diversamente non avrebbe senso il 2 Giugno, il 4 Novembre ecc.ecc.- Chi dice che la
Resistenza è stato un'inutile spargimento di sangue è uno stolto cioè uno
che sbaglia sapendo di sbagliare e lo fa perchè qualcuno della sua
famiglia avrà avuto a suo tempo dei benefici dal regime. Gli altri , non avallano di
sicuro.
Federico Melani
Risposta a Muti '77. Io invece
di anni ne ho 37 e sono di sinistra , non voglio fare polemica ma ti faccio delle
osservazioni. Posso essere d'accordo che la scuola insegni poco e qui ci sarebbe
molto da ragionare e scrivere, che l'America sia onnipresente e marcia ma avevi letto bene
la domanda? che è la seguente la Resistenza è un valore di tutti cosa cavolo
centra la situazione attuale degli USA. Cosa di buono ha fatto il fascismo ? mi hanno
detto a scuola e se ricordo bene alcune bonifiche , un per portare l'acqua in Puglia
e la pensione ai lavoratori. Poi? olio di ricino gente processata per idee politiche
diversa mandata al confino non dandogli il lavoro o quello che pareva a loro,
ebrei discriminati , forme di razzismo insomma sciocchezze ? NO ! perché mio
nonno è stato partigiano nella brigata Bozzi e le cose me le ha raccontate quando
ne ha avuto occasione . oltretutto nei 17 anni di volontariato in una pubblica
assistenza ho avuto occasione di conoscere altri partigiani che mi hanno raccontato
delle umiliazioni subite dai Fascisti. Il Belpaese nel 1919 non lo era e
tantomeno c'era l'anarhia ma dello scontento ed un cambiamento della
società. Ricordiamocelo bene l'Italia dell'epoca era ancora prevalentemente
agricola e poco industrializzata e tanta miseria e non dire di no ci sono le foto che
documentano. Quale guerra dovevamo combattere se l'esercito di allora ha fatto acqua
in Grecia, messo in ridicolo dall'esercito francese sconfitto, situazione drammatica nella
ritirata dalla Russia ( vedi il libro centomila gavette di ghiaccio ). La cosa che mi
fa pensare è che nella repubblica di Salò si pensò bene di formare
un'esercito con gli internati italiani validi nei campi di concentramento
e farli addestrare in Germania. Domanda lecita se possibile. Perchè i militari
della RSI non erano capaci di addestrre e formare i soldati in Italia ? ( nota gli ultimi
dati li ho trovati sul libro la storia della Repubblica di Salò di Frederik W Deakin ed
Einaudi 1963
Franco
Domenichelli
Leggo con orrore dell'avvenuta vendita del palazzo di via Tasso.
Questo Paese non vuole solo cancellare il nazifascismo e i suoi orrori, ora
vuole anche eliminare le prove. E' una vergogna. Resistenza sempre.
Muti ' 77
Buongiorno, io sono un ragazzo di 25 anni di destra,anzi,lo
dico apertamente,fascista (anche se è un termine "vecchio").Questa breve
lettera non vuole essere offensiva nei Vostri confronti,ma una semplice denuncia,che spero
valga per milioni di giovani miei coetanei e no che a scuola hanno solo studiato
delle enormi sciocchezze riguardo alla nostra storia recente.Perchè sciocchezze?Perchè
ai giovani italiani non viene presentata tutta la verità,ma solo cio' che fa comodo
a Voi.Si dice il vero riguardo al "famigerato assassino" Mussolini?Si insegna a
noi giovani cio' che di buono il fascismo ha fatto?Si fa sapere che Mussolini ha
risollevato le sorti del Belpaese dopo la Grande Guerra,che ha rimesso ordine in un paese
governato dall' anarchia?NO!!!Ti fanno studiare Hitler (gran bastardo se mi passate
l'espressione) e lo accomunano a Mussolini.Ti fanno studiare i "gloriosi"
anni d'oro della Liberazione esaltando i partigiani e immolando sull'altare dell'ipocrisia
gli "altri" ragazzi morti per la patria.Si menzionano le foibe?No!Si menzionano
le stragi parallele a quelle naziste compiute durante gli "anni d'oro" da
partigiani bianchi,rossi,verdi e chi piu' ne ha piu' ne metta?No.L'importante è
insabbiare tutto in nome di una pace succube o del
comunismo sovietico(perchè finita la guerra abbiamo rischiato di diventare un
paese comunista) o,come nel nostro caso,di un' America marcia e onnipresente.Solo grazie a
gente come Badoglio e come i vari comandanti delle unità partigiane che il mondo intero
ci tratta come un Paese di traditori,codardi ecc.!!Perchè fu quello il gesto che spinse
il nostro alleato a considerarci alla stregua di Iugoslavia,Polonia ecc.Non era forse
meglio continuare uniti la lotta?Avremmo perso comunque ma almeno avremmo salvato
l'onore.Ora vi domando:chi erano i patrioti?Chi merita le statue,i monumenti?In un paese
della bassa Toscana,teatro sessant'anni fa di una delle innumerevoli rappresaglie
naziste,vi e' una targa,penso unica in Italia,recante la seguente citazione:"Con
molto ardore e coraggio colpirono,fuggirono e ci lasciarono in pasto al lupo".Con
queste ultime parole Vi saluto e spero in una Vs. risposta.
Federico Melani
x Aldo
Papa ma tutti i morti che ci sono stati nei campi di concentramento cosa sono
noccioline forse peccato che tu non abbia potuto viverci in quei campi e magari esserne
stato torturato come è capitato a chi ha avuto la disgrazia di finirci e non
dire che non è vero perché esistono documenti e foto e prima di parlare a castrone
informati e pensa .
x fabrizio73 mi garberebbe
vederti lavorare il 1 gennaio il 1 maggio il 15 di agosto per natale
santo Stefano il 31 dicembre dalle ore 18 alle 6 la mattina insomma tutte le
feste comandate domenica compresa. Mi garberebbe vederti
lavorare ottantacinquenne malato con due quintali di peso sulla schiena forse
riuscirai a fare meno il camerata o l'imbecille forse allora sranno altre
persone a godere della tua stupidità.
Federica (Roma)
Sono una ragazza romana di 20 anni, frequento
la fakoltà di scienze politike a roma, città ke sento mia nn solo perkè m'"ha dato
i natali" kome si suol dire ma perkè la mia città è MEDAGLIA D'ORO ALLA
RESISTENZA. La resistenza prima di tutto è un valore mio e di koloro ke la pensano kome
me, è il valore della mia famiglia, dei rakkonti sulle ginokkia dei miei amati nonni,
della poesia e dell'orgoglio di kombattere per i propri ideali,per la libertà di
manifestarli. Non m importa degli altri, non mi importa... l'ignoranza la kombatto kon
l'indifferenza, kon viso pietoso verso ki ad esempio m dice "ah, fai parte del popolo
no-global? allora sei una black-block, no?"....sekondo Fabrizio 73 sarei 1 di quelle
ke lui kiama "Skifezze".. karo Fabrizio, felicissima di esserlo e soprattutto
felicissima del fatto ke la tua misera idiozia appartenga alla frangia ideologika
kompletamente opposta alla mia..qk1 altro ha skritto (nn so se proprio lui) ke SIAMO stati
responsabili di migliaia d rappresaglie..prima di kontinuare vorrei sottolineare il fatto
ke ho skritto SIAMO in grande perkè konsidero 1 grande onore per koloro ke possono
rakkontarlo l'essere stato partigiano.. kmq riprendendo il diskorso per le rappresaglie in
kui tanta povera gente è stata barbaramente uccisa io ringrazierei in primis koloro ke
hanno appoggiato e sostenuto l'alleanza kon un paese plagiato dai piani d konquista d uno
psikopatiko..senza dimentikare il fatto ke s parla sempre d gente ke kredeva di poter
VINCERE(!) una guerra kon "armi" kostruite kol ferro dei kancelli delle
abitazioni...porelli..nn m abbasserò al livello di offendere certa gente,la
kompatirò...nn le kiamo "skifezze", non le ho mai kiamate "skifezze"
e mai lo farò, le persone le rispetto, soprattutto i morti. Leggevo anke di qualkuno ke
aveva tirato in ballo Pinochet...per karità,stiamo skerzando?? Perkè non parlare
delle foibe del friuli, del regime stalinista, di quello kambogiano, della cina
komunista...gli errori stanno da tutte e 2 le parti, in ogni forma di dittatura è
l'errore, sia di destra ke di sinistra. Ed è per questo ke elogio la Resistenza: c ha
dato la libertà. E volendo anke noi nel nostro pikkolo ankora oggi siamo dei pikkoli
partigiani.. koi nostri sit in, kon i nostri girotondi,koi nosri scioperi,kon le nostre
manifestazioni..kon un cervello ke è ankora in grado di riflettere nonostante i tentativi
di lobotomizzazione degli ultimi periodi..kon 1 anima rossa ke sa far sentire la propria
voce..è questo ke vi manka ..siete morti dentro..siete burattini nelle mani del
mangiafuoko di turno..il nuovo fascismo è il neokapitalismo e purtroppo il nostro paese
vi è dentro fino al kollo..Le piazze,le strade,la voce,le parole,quelle il dio denaro nn
ce le può togliere..
Purtroppo sto perdendo i miei nonni 1 dopo
l'altro,soprattutto in questo ultimo periodo..mi mankeranno tanto i pomeriggi e le serate
passate a parlare degli italiani in russia,della furia nazista,della dittatura
fascista,della Resistenza..e soprattutto m mankeranno le frasi konklusive dei
nonni:"Purtroppo tutto questo verrà dimentikato quando la nostra generazione nn
esisterà più,già adesso la gente non sa o dimentika presto..per le
generazioni future sarà tutto skontato"...e la mia risposta era,è e sarà
"Siamo in tanti ankora..io konosko grazie a te,non dimentikerò grazie a te..e
passerò questo prezioso testimone ai miei figli e ai figli dei miei figli..te lo
prometto.." .Manterrò la promessa.La manterrò.Ora e sempre Resistenza
Duccio Gambino
X Aldo Papa. Spesso mi capita di pensare, di
sognare di aver potuto vivere gli anni della Resistenza, e di partecipere attivamente alla
guerra civile. Il tuo ragionamento, una specie di paragone tra i morti, tra le vittime
delle dittature di qualsiasi colore è banale, ridicolo. Nel momento in cui vengono a
mancare tutte le libertà civili è doveroso combattere, e sottolineo combattere ,
non scendere in campo, come forse avrebbe detto il tuo beniamino. Avrei voluto, lo giuro,
poter servire il mio paese come hanno fatto i compagni, i partigiani comunisti, giellini,
monarchici e badogliani. E se solo tu ti fossi informato un minimo aversti saputo che ex
generali dell'esercito italiano, anche di sincera fede fascista, d'innanzi allo sfacelo
dell'8 settembre, o ancora, dopo una constazione obiettiva delle condizioni dell'esercito
italiano come durante la ritirata russa, hanno riflettuto, pensato, fatto autocritica e
hanno partecipato attivamente alla Resistenza (Nuto Revelli, ad esempio). Con questa
sfuriata, non sono proprio riuscito a controllarmi, finisco col dire che mi sarebbe
piaciuto incontrarti da partigiano mio caro camerata Aldo. Cordiali saluti
Antonella Tuccillo
Ora e
sempre PACIFICAZIONE Nazionale
Salvio
Ciao sono Salvio, vorrei solo lodare il valore della resistenza, è un
valore che coltivo da piccolo, da quando ascoltavo le storie che mi raccontava mio nonno,
che come migliaia di altri partigiani si sono sacrificati nelle Langhe alla ricerca di una
libertà per tutti. Non condivido coloro che anche in questa mailing-list si mettono a
fare paragoni ignobili con le azioni dei facisti, è ovvio che in guerra si facciano delle
azioni errate, è lo scopo che deve farci riflettere, i fascisti lo facevano per pura
intolleranza verso coloro che non condividevano le loro opinioni, mentre i partigiani
avevano il lodevole fine di eliminare il lerciume che i fascisti avavano sparso per
l'Italia. Per questo voglio dire a tutti coloro che osano solo paragonare le due cose, che
non meritano di esistere sono solo la feccia della società e non meritano di vivere in
una democrazia, avrei preferito che ci fossero stati loro al posto degli innocenti uccisi
dai porci neri! Mi domando come mai queste persone debbano avere il diritto di scrivere
cose del genere, per giunta su una mailing-list come la vostra. Ciao a presto e Hasta la
Victoria Siempre.
Andrea Savini
Penso che il ricordo abbia un
valore inestimabile: aiuta a non ripetere gli stessi errori e a ripetere ciò che ha
portato buoni frutti
Emanuela
Indubbiamente è un valore di
tutti e tutti noi dovremmo ringraziare all'infinito, chi non lo ammette è soltanto un
ipocrita
Anonimo (nick caustico2001)
Leggendo quello che ha scritto Tabucchi,mi vengono
in mente le parole di un vecchio
repubblichgino che ho conosciuto:la violenza è intrinseca nell'animo umano,quindi
inevitabile! Infatti le parole scritte da un
giornalista da quattro soldi,fanno capire quanto la storia sia manipolata solo dal
sistema,quel sistema che con il suo potere cambia le sorti dell'umanità,lo stesso sistema
ke ad un certo punto decide di fare dietro front alleandosi con i nemici (cioè gli
americani) ed attaccare a testa in giù il Duce in Piazzale loreto. Questo sistema sembra
quasi un' entità aliena ,comanda tutti ma nessuno riesce a capire chi è. Se sono
esistiti torturatori nella RSI,s ono esistiti anche tra i partigiani, in special modo tra
i titini. Se i cattivi stavano nella RSI altrettanti sono stati anche nelle file
partigiane o "alleate". Si parla solo di stragi da parte dei rastrellamenti
tedeschi ma non si parla mai di stragi commesse dai partigiani ,e ci sono state. Molte
carneficine potevano essere evitate se partigiani non avessero peccato di manie di
grandezza,mettendo sempre + il popolo nella merda,cosicchè si è potuto compiere atti
assolutamente inutili:via rasella ne è da monito. Mai ho sentito parlarte di stragi come
dresda in germania dove migliaia di civili inermi persero la vita a guerra oramai
conclusa. La cosa che mi fa + schifo è notare quanto gli stalinisti tutt'oggi abbiano la
maniera di farsi credere giusti,con alle spalle migliaia di morti sia tedeschi che
repubblichini in + gli stessi partigiani che magari non la pensavano come loro, senza
pensare poi al comunismo sovietico... L'unica volta che un presidente della repubblica fa
un discorso per riappacificare i due fronti e per augurare un futuro migliore al paese per
gli anni a venire, intervengono i comunisti a far si che la violenza sia perpetua... BRAVI
continuate così!
Valentina (Valsesia)
Ho scoperto il vostro sito
solamente oggi e ho deciso di scrivervi. A me queste cose, il parlare del periodo della
Resistenza mi sta moltissimo a cuore. E' una cosa che sento dentro e che non vi so nemmeno
spiegare, ma penso che voi potete capirmi. Ci sono certi ragazzi della mia età che ridono
di me, che mi dicono che sono solamente delle stupidate e io gli dico solamente poche
parole, gli dico che se loro sono quì oggi e si divertono, devono dire grazie a tutte le
persone che sono morte per noi, che hanno dato la propria vita per noi.
Io ho avuto uno zio (che adesso non c'è più) che ha fatto
il partigiano, io sono della Valsesia, mi piace ricordarlo nelle manifestazioni che si
tengono nelle vicinanze, mi piace molto anche scrivere poesie riguardanti sempre questo
periodo, sia in lingua italiana sia in dialetto.
Volevo mandarvi da leggere la mia ultima poesia che ho
scritto, spero che vi possa fare piacere: AUSCHWITZ.
Eccoti / ti vedo nell'ombra della notte / ti vedo nel
fumo che c'è in cielo. / Ti sento nell'aria che respiro / vedo i tuoi occhi persi nel
vuoto / sento il tuo urlo che ormai è muto. / Risento i rumori degli spari / ormai
indeboliti dal tempo / e risento ancora quel freddo vento. / Rivedo la neva bianca / e
rivedo una persona / che senza forza / cade stanca. / Rivedo te / in quel giorno ormai
lontano / e rivedo la morte / che ti prese per mano. / Ti rivedo cadere a terra / e dopo
di te / altre milioni di persone / che sono state uccise / senza nessuna motivazione. /
Penso a quelle bestie / che si facevano chiamare soldati / e rivedo i vostri visi / che li
fissano spaventati. / Ogni giorno mi domando: / <<Perchè tutto ciò è
accaduto?>> / ma dinnanzi a questa domanda / tutto il mondo rimane muto.
Alessandro Caratti
E' un peccato che l'onesto
sacrificio di molte oneste persone sia stato spesso offuscato da chi,come i
cosiddetti partigiani dell'ultima ora,ha approfittato della situazione per il proprio
tornaconto.ritengo poi che sarebbe opportuno ricordare anche il sacrificio di quei soldati
anglo-americani soprattutto grazie ai quali fu possibile eliminare la bestia
nazi-fascista.
Aldo Papa
Ho sempre vissuto allo sbaraglio degli atti ignobili dei
comunisti...hanno ucciso 80.000.000. di persone e i fascisti al massimo, se vogliamo
esagerare,1.000.000...eppure il fascismo è illegale e il comunismo no!!! allora dico:
DIFENDIAMO I NOSTRI DIRITTI!!!
Giacomo Lo Voi
La Resistenza è il cuore della
nostra Repubblica e gli avvenimenti NON devono mai essere scordati o revisionati! Alcuni
tra i migliori Uomini dell'Italia di allora morirono e il ricordo deve andare al Loro e a
tutti i Civili che perirono in quella guerra, giusta, di liberazione dal nazi-fascismo.
Sono fiero di essere un "figlio" della Resistenza.
Fabrizio B.
La Resistenza non é un valore, ma é un dovere che tutti noi dobbiamo
intraprendere per difendere la libertá, la quale é stata conquistata con il sacrificio
di molte vite.Grazie a loro noi possiamo liberamente parlare, scrivere, vivere nel
rispetto dei diritti dell'uomo. La libertá non é innata nell'uomo, perché nessuno nasce
libero; é uno stato sociale e si conquista con la lotta e per questo che va difesa
sempre.Non dimentichiamo la storia. Un popolo che ignora la propria storia é condannato a
riviverla.
Marco Canunni (Torino)
In questa giornata del ricordo,
un saluto da un giovane torinese 28enne che ha deciso di celebrare il 25 aprile online in
vostra compagnia, e in compagnia di tutti i caduti per la Libertà, da 57 anni a questa
parte.
Anonimo (nick: sardonapo)
Un caloroso grazie per
aver iniziato la lotta contro la tirrania, oggi bisogna continuare... poichè
la democrazia non è penetrata in tutti i settori. Vedi i militari che sono costretti
a respirare ancora aria fascista negandoci un diritto ... la libera associazione per la
difesa dei propri diritti. W la liberta e la costituzione
Fabrizio '73
Ciao schifezze! Non meritate
neanche una festa, festa per cosa? per avere ucciso della gente, per avere fatto guerra
anche quando la guerra era finita? Siete ridicoli ma fra 10 anni sarete tutti morti e noi
godremo all'infinito andando a lavorare anche il 25 aprile che non sarà piu' festa!
Che bello,ciao schifezze!
Sandro
La resistenza purtroppo non è
un valore per tutti. Bisogna che una "democrazia" intesa come tale, la trasmetta
ai suoi cittadini, per ricordare una memoria storica vitale per una nazione, per
le persone che la costituiscono non come valore formale ma reale, formativo della
coscienza di un individuo.
Nelle scuole, viene poco e male insegnata, la storia non è importante, è
secondaria e poi è già tanto se si insegna "bene" o decentemente la
seconda guerra e la resistenza. Non è un valore per tutti perchè in Italia i fascisti
non sono mai scomparsi, anzi si annidati grazie alla compiacente Democrazia Cristiana (non
dimentico il Vaticano) che li ha reinseriti in posti di alta responsabilità dello
stato: polizia, magistratura, alta burocrazia etc.
Dopo il 45 sono stati processati ( per chi fu arrestato,
ovvio...) e la stragrande maggioranza assolta o punita con pene irrisorie
rispetto ai crimini che avevano commesso. In compenso hanno pensato di riempire le galere
di partigiani, chiedo scusa usiamo il termine o il pensiero di certi giudici:
"banditi". Persone che hanno combattuto per liberare la propria terra dai
nazi-fascisti, rischiando la vita, tutto.
Sin da allora la resistenza, (dal 1947 governo De Gasperi), non è
stato un valore per tutti ma un nemico per molti, un nemico da combattere, da diffamare
nei casi estremi o da annacquare, renderlo morbido, semplice retorica per il 25
aprile, poi basta.
La sinistra ha tenuto alta la memoria della resistenza per anni per decenni
come legittimo valore. Ora basta a parte certi settori pochi parlano, ricordano.
Vengono fuori gli sciacalli, gli avvoltoi che si lanciano
per rivalutare i "ragazzi di Salò", valorosi patrioti, giovani
valorosi che hanno combattuto per il sacro suolo patrio, bravi, forti, coraggiosi
indomiti.
Peccato che ci si dimentichi che combattevano a fianco dei nazisti,
rastrellando, torturando, uccidendo altre persone, sempre italiane, ma col torto di essere
militanti o simpatizzanti della resistenza. Peccato che ci si dimentichi le leggi
razziali, che questi "eroi" combattevano per il Duce, per Hitler.
Ma sinchè sono quelli di destra, niente da dire è il loro obiettivo
logico, ovvio. Ma quando ci si mettono Violante e Ciampi a posto siamo!
C'è ne sarebbe da dire... credo e mi auguro che altre e-mail siano arrivate
con queste tematiche. La resistenza va difesa, ricordata e onorata.
Mara
Crediamo che non bisogni dimenticare ma andare avanti col ricordo di
quelle persone, di quei partigiani che diedero la vita pur di Resistere. Oggi la nostra
Resistenza è un po' diversa ma pur sempre attuabile...noi studenti resistiamo e lottiamo
per i nostri diritti, per una scuola nuova...che ci formi davvero e non ci faccia essere
solo un oggetto di mercato.
Francesco Graziano
SEMPLICEMENTE GRAZIE!
Agostino
Grazie per avere liberato
l'Italia dal fascismo e avermi permesso di vivere in un paese libero ... speriamo che
resti tale.
Franco
Petrozziello
Penso che la resistenza sia
cominciata il 26 Aprile 1945, il giorno dopo la liberazione, per tutti quelli che dopo
aver combattuto i fascisti tornando a casa se li sono trovati di nuovo al loro posto e si
sono sentiti chiamare assassini. Il mio pensiero va a questi "ragazzi" che
sognavano un mondo migliore e che mai hanno smesso di resistere. Quindi mi sembra giusto
dire: ORA E SEMPRE RESISTENZA!
Anonimo (nick: GSBologna)
Navigando mi sono imbattuto nel vostro sito, devo dire che mi fate vomitare. Come vi
permettete di parlare di fascismo, come vi permettete voi che avete avuto il merito di
tradire, colpire, creare condizioni di inaudita rappresaglia contro inermi civili, come vi
permettete. Avete macchiato la nazione con il marchio infame del voltafaccia. Pensando a
voi mi vergogno di essere italiano. Pensando al fascismo mi sento orgoglioso di essere
italiano. Vergognatevi.
Danilo Borrelli
La resistenza è una condizione permanente. L'arroganza e la
prevaricazione sono insite nell'animo umano, solo una continua affermazione della civiltà
può tenerle ai margini. Occorre resistere tutti i giorni della propria vita, nelle
piccole e nelle grandi cose. L'esempio di tanti martiri è un patrimonio di tutto il mondo
libero e civile, serve a riflettere, a capire e ad agire.
Enrico
Penso che finalmente grazie alla conoscenza della Resistenza avvenuta
grazie alla mia amicizia con alcuni partigiani posso parlare di orgoglio e
patriottismo e perché no anche di Forze Armate senza cadere nella retorica fascista e
reazionaria. Purtroppo oggi essere di sinistra per molti ragazzi significa rifiutare
l'idea di Patria e considerare tutte le divise solo ed esclusivamente in maniera negativa.
Ebbene i Partigiani,la Cremona e tutti gli altri eroi mi hanno fatto riscoprire l'orgoglio
e il senso di patria in senso democratico e progressista
Anonimo (nick: Alleanza Nazionale)
La resistenza è un valore tutto
vostro.
Alessandro
Caratti
Sebbene riconosca come importante la figura del partigiano tuttavia
ritengo non sia stata determinante per la liberazione che penso non si sarebbe potuta
verificare o avrebbe richiesto chissà quanto tempo e quanto sangue se non ci fosse stato
l'intervento alleato e degli americani in particolare la cui potenza permise di atterrare,
non senza ostacoli, la Germania nazista. Se persino gli alleati seppure meglio armati,
meglio equipaggiati e meglio nutriti incontrarono non poche difficoltà per annientare i
tedeschi, c'è da chiedersi cosa avrebbero potuto fare i partigiani male equipaggiati e
mal nutriti da anni di razionamenti contro un esercito, quello tedesco, che sia pure alla
disfatta era ancora potente e bene armato. Ribadisco che non voglio sminuire la figura del
partigiano che combatte e si sacrifica per liberare la sua terra tuttavia penso sia giunto
il momento di mettere da parte leggende e retorica e di guardare in faccia a come
realmente si svolsero fatti che a distanza di tanti anni ancora influenzano la nostra vita
quotidiana.
Claudio Cappati
Sento una specie di dovere nel richiamare una riflessione: lo spunto me
lo ha dato il messaggio di Eliana. Forse mi sbaglio ma colgo una lieve amarezza nelle sue
parole,quasi di sfiducia...mi ha colpito, poi, il fatto che usa le stesse mie
finali: "ORA E SEMPRE RESISTENZA".... Questa frase, forse ora giova ricordarlo,
fu scritta in fondo ad uno proclama da Pietro Calamandrei in risposta ad uno
sproloquio del maresciallo Kesserling, là dove si attestava che il Popolo Italiano aveva
solo da ringraziarlo per il bene (sic!) che aveva profuso al nostro Paese durante
l'occupazione nazi- fascista: reclamava addirittura una lapide d'encomio...(sarebbe bello
riavere per intero quelle fatidiche parole scritte da Calamandrei!!!) Ecco:
finchè c'è una persona qualsiasi che travisa completamente la realtà storica, finchè
viva un personaggio che rivendichi a sè tutto il bene svolto da un popolo piegato ma non
domato, finchè esista un qualche sig. Kesserling (in Italia ed in tutto il mondo) che con
la sua verità distorta ai propri fini tenti di far riemerge un passato che tutti i
Popoli e la Storia hanno definitivamente rovesciato
( ...e ce ne sono ancora tanti che ci tentano...) è nostro dovere dare un senso compiuto
a quella frase, un senso politico e militante, un senso vero fino in fondo, credendoci e
ripensandoci mille ed ancora mille volte, fino alla vittoria finale.
Federico Melani
Anch'io come Elia
Gardon ho avuto un nonno partigiano militava nella Brigata Bozzi e sono dello stesso
avviso di Elia ma ho un dubbio che mi tormenta oggi è ben difficile far
capire certivalori alle persone visto che hanno mandato Berlusconi al governo non
rendendosi conto che lui è peggio di quello che ha combattuto mio nonno. Il mito del
falso benessere ha annebbiato la mente a troppa gente.
Elia
Gardon
Mio nonno ha fatto il partigiano. Io credo nei valori della Resistenza, credo che
questi valori debbano essere insegnati in ogni scuola, a tutte le età. Credo fermamente
che noi giovani dobbiamo dialogare e ascoltare le storie dei partigiani che hanno vissuto
quei giorni. Dobbiamo continuarne l'opera e tramandarne la tradizione. Ora e sempre
Resistenza.
Eliana
Se la Resistenza fosse davvero
un VALORE di tutti non staremmo qua a chiedercelo e a ripetercelo, semplicemente non
sarebbe mai finita...avrebbe cambiato le sue forme continuando a devastare le coscienze di
chi è dall'altra parte.E invece no:è stato archiviato come periodo storico più o meno
fastidioso da definire, e viene ripescato a seconda dei momenti e dei bisogni. No, non è
un valore di tutti, è al massimo una definizione sbiadita che non corrisponde per molti
ad immagini mentali, a rievocazioni, al ricordo. Noi siamo quel che ricordiamo...esseri
asettici siamo diventati, la perdita di memoria storica, collettiva, è anche perdita di
identità individuale. Vi ricordate il Grande Fratello?(Quello di orwelliana memoria, non
la stronzata pazzesca e lobotomizzante di canale 5).Riscriveva i quotidiani del giorno
prima, dell'anno prima, cambiava la verità, cambiava la storia...ammazzava una per una le
identità... Ecco perchè m' incazzo e mi passa la voglia di starci in questo mondo quando
chiedo a mio fratello diciottenne devastato che va alle feste di Liberazione solo per il
concerto se ha idea di quel che c'è dietro a quelle feste, di soldati che lasciavano
delle trincee per occuparne altre, di ragazzini di 12 anni che, porca miseria, prendevano
in mano i fucili e seguivano i fratelli più grandi.Non chiedo ai miei fratelli
diciottenni di fare quel che ho fatto io 5 anni fa, aprire un libro e leggerlo, non serve
a niente se non ne hanno voglia, se per loro non conta... Chiedo ai genitori e ai nonni
che ancora ricordano come sono andate le cose di parlare, non far dimenticare, i valori
nascono dalle conoscenze che diventano convinzioni, imperativi morali...No che non è un
valore di tutti, non ditelo mai, è un parere disfattista, non bisogna mai permetterlo, lo
dobbiamo a quanti hanno sacrificato le loro Singole Storie mettendole a disposizione dell'
unica grande Storia Umana. Una volta qualcuno ha detto "la storia siamo noi, siamo
noi padri e figli, siamo noi, bella ciao, che partiamo...", ebbene, non smentiamolo,
questo ricilatore di ideali scomparsi.....(perchè non c'è bisogno di crearne di nuovi),
non deridiamolo, aiutiamolo soltanto a ricordare, niente di più. (Porca miseria,
quanto eravamo belli, tutti, alle manifestazioni, quando gridavamo
all'impossibile:<<Ora e sempre Resistenza>>!!! Saremmo capaci di ripeterlo,
adesso, fuori da ogni contesto?Io vorrei poterlo gridare sempre, davvero, però...) ciao,
Eliana
Maurizio
Rolando
La Resistenza ci ha ridato libertà e democrazia. Non solo: direi che per la
storia d'Italia è stata quantomeno indispensabile!!
Luciana
Massani
Personalmente credo che la Resistenza sia stata una tappa fondamentale
dell'Italia di oggi. La resitenza è stata segnata da uomini dal desiderio comune e
Italiano di liberare la propria patria. Non credo che sia stata, come molti sostengono,
una ribellione frammentaria e esclusivamente antifascista, anche se è pur vero che non
tutti gli italiani (guide politiche comprese), alla fine della guerra si sentivano sotto
la stessa bandiera tricolore. L'aiuto anglo-americano e la subalternità spietata,adottata
dal governo italiano verso gli stati vincitori, ha alimentato lo spettro di una finta
resistenza mettendo a repentaglio il sacrificio di troppi italiani. Oggi a distanza di un
cinquantennio viviamo ancora con i fantasmi di troppi gesti nefasti, come quello di
Piazzale Loreto, è inimmaginabile proseguire discorsi di civiltà se ancora si dibatte
sulla "legittimità e sulla colpevolezza" di quel fatto. Non voglio far
confusione, dico solo che l'Italia non aveva esclusivamente come nemico Mussolini ed, è
giusto esaminare lucidamente i fatti altrimente si alimenta ancora oggi il conflitto
tra destra e sinistra e diamo ragione a chi riconosce la Resitenza solo ed esclusivamente
come una rivalsa dei partiti antifascisti! Grazie per l'opportunità di parlare e
complimenti per il sito
Stefano
Rossi
Io vorrei esprimere semplicemente la mia indignazione nei confronti
delle giovani generazioni in quanto mi sembra sempre più evidente che il ricordo o
per lo meno il rispetto per argomenti come la Resistenza o come l'Olocausto siano
evidentemente ignorati con la presunzione di chi dice che questo passato non li
appartiene. Se oggi siamo qui con la nostra fetta di tranquillità, godendo dei privilegi
di una vita agiata e praticamente pacifica, lo dobbiamo anche a loro i combattenti
partigiani, i deportati, i bramosi di libertà. Ignorare ciò significa dar prova di
arroganza e di ingratitudine. Negheremmo noi stessi... Ma tanto si sa come andrà a
finire tutta questa bella ramanzina... nel dimenticatoio dove la società ha già gettato
da un pezzo tutti quei valori per cui si è combattuto.
Roberto
Giorgini (Firenze)
Sono rimasto colpito dalla quantità di coloro (la maggioranza ad oggi) che hanno
risposto al sodaggio dicendo che la resistenza è stata violenta e inutile! Forse conviene
far notare ai vecchi e nuovi fascistelli che ora c'è finalmente un nuovo nemico in più
da odiare: gli islamici, i nuovi "diversi". Chissà che non siano comunisti
travestiti come ha cercato di spiegarci il cavaliere, peccato che come al solito abbiano
travisato le sue sante parole di crociato. Ho letto il delirio della Fallaci: non sono
d'accordo con niente di quello che scrive nella sua invettiva, a parte quando riporta
Ennio Flaiano "In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli
antifascisti" senza nessuna offesa per i veri antifascisti. Cordiali saluti
Angelo Cortesi
La Resistenza è un valore di tutti, ma non siamo riusciti a farla diventare una
componente del DNA di tutti gli Italiani.
Emilia
La Resistenza è anche un mio valore... Purtroppo
non siamo in grado di "raccontare", di divulgare in modo corretto quella
memoria, quei fatti che pochi oggi vogliono ascoltare, non siamo in grado di fermarci un
attimo e ricordare...non solo con cerimoniali, monumenti e lapidi ad honorem! La
Resistenza è stata una lotta non armata fondamentale per tutti noi, è grazie ad essa se
abbiamo potuto contare sull'aiuto alleato! La Resistenza è stata una lotta non armata
fondamentale per tutti noi, è grazie ad essa se abbiamo potuto contare sull'aiuto
alleato! Non dimentichiamocene mai!
Stefano
Benedetto
Quando si parla di Resistenza, quando leggo di Resistenza, quando vedo le lapidi
commemorative che mi richiamano ad eventi accaduti quando ancora non ero nato, non
posso fare a meno di pensare che forse è stata, per gli uomini, l'ultima occasione vera
per scendere in campo, l'ultima vera scelta da cinquant'anni ad oggi.
Per questo penso che la Resistenza sia il fondamento della società
civile di oggi, ma al tempo stesso l'unica vera occasione data dalla storia di fare
la storia.
Quando leggo un romanzo di Fenoglio non riesco a reprimere una sorta di invidia per una
scelta di campo così netta come quella che si presentò
nel 43. E' così difficile oggi prendere una posizione, senza incorrere in
perplessità e dubbi.
Per questo vorrei che non si dimenticasse, che non si falsificasse, ma
anche che non si mitizzasse una pagina così importante della storia di tutti noi.
Chi è morto, chi ha combattuto o anche solo chi ha ostacolato in
qualsiasi piccolo modo il nazi-fascismo è stato un uomo ( o una donna) degno di chiamarsi
tale. Niente di più e niente di meno.
Claudio Cappati
Mi risulta facile, e difficile assieme, rispondere: facile per le mie
origini familiari (papà partigiano, in montagna prima e gappista poi,
due morti ammazzati in casa per l'ideale...per aver respirato dai
sedicianni in su aria politicizzata degli anni Sessanta e Settanta, per la mia stessa
militanza politica ...) direi di si: la Resistenza è un valore di
tutti, riferendomi anche a chi la visse da semplice spettatore, magari
vanagloriandosene poi per fini politici....Eppure oggi non potrei più
sostenerlo: è difficile parlare alle nuove generazioni di un periodo,
per loro, così lontano storicamente. Spesso, nel tentativo, incontro solo
disinteresse, pressapochismo nelle risposte, molta ignoranza se non
menefreghismo aperto... e ciò accade anche con mio figlio: è difficile
trasmettere tali valori ai giovani d'oggi. Ma non demordo, sono sicuro
che la Storia abbia già definito questi stessi valori in modo indelebile anche nelle
nuove generazioni e sono gli stessi valori di sempre, quelli che fanno di un paese un
grande paese, di un popolo un popolo democratico: solidarietà, altruismo, voglia di
cambiare, spirito di sacrificio e di dedizione, sopportazione nei momenti più bui ed
unità, al di sopra dei vari credo, per la costruzione di qualcosa per cui valga la
pena di vivere. A tal riguardo mi tornano alla mente parecchie storie di uomini
semplici ed eroi della Resistenza ma è un grido che mi esplode dal profondo: ORA E
SEMPRE RESISTENZA (chè ne abbiamo molta di strada da percorrere ancora assieme...)
Paolo Battaglia
Bisogna parlarne molto di piu fra i ragazzi della resistenza, perchè per loro sta
diventanto solo qualcosa del passato e che oggi è quasi inutile e montata a beneficio
della sinistra.
Anonimo (nick:
the son of pere ubu)
Stavo parlando di politica con una venticinquenne di destra, dieci giorni fa, e mi ha
ribattuto dicendo: "E allora i comunisti in Argentina, che hanno ucciso i
desaparecidos?". Ecco, tendono a questo, nella stanza dei bottoni: a confondere le
idee, a far dimenticare, a far identificare la resistenza esclusivamente con quei
filamenti di metallo che stanno nelle lampadine. Che fanno anche piu' fatturato, tra
l'altro. Hitler diceva che chi governa i media governa il mondo e che una bugia ripetuta
all'infinito diventera' realta'. Aveva capito tutto, niente da dire. Il punto e': se ne
fregano della resistenza (altro che consensi del 76%!), gli italiani sotto gli -anta;
scommetto che su 4 miliardi di sms, quelli di natura politica saranno stati meno di cento;
ma forse capiranno a loro discapito, prima
o poi (dio non voglia), che vuol dire essere privati della propria liberta'. O forse
acclameranno per televoto, tutto e' possibile. (...) Ho letto che i famigerati yuppies,
che negli anni 80 hanno fatto piu' danni all'economia americana che un elefante dentro una
vetreria di burano (quinte colonne inconsapevoli) stanno riscoprendo i valori della
carita'; in molti si sono presi un anno sabbatico e sono andati in africa come volontari;
forse e' un segno, forse la fame di capitalismo e di avere invece di essere e'... alla
frutta; perche' alla fine contano solo i fatti, non le parole, per belle e smerigliate che
siano. E la resistenza e' stata un fatto (ma riconoscimento storico anche a chi - vinto -
combatte' dall'altra parte, credendoci). Non dimentichero', pero', che gli anarchici,
durante la guerra civile in Spagna, venivano bersagliati tanto davanti che dietro le
spalle, pagando il loro non essere lacche' di nessuno.
Forse ha ragione la signorina Paola, qui sotto; forse siamo patetici (ma ad una carogna
brillante preferiro' sempre un brav'uomo patetico), di certo siamo nel terzo millennio. Ma
io, anche nel terzo millennio vorrei poter dire la mia, uscire e comprare il quotidiano
che voglio, e nella scheda elettorale che VOI andate a siglare, scriverci la preferenza
che voi volete. E tanto altro, che non intendo scambiare con due gambe di veline. Per
belle e tornite che siano. Vivere rettamente e rispettare le idee altrui, fermare la
propria liberta' quando arriva ai confini del libero arbitrio, soccorrere i piu' deboli
insegnandogli a pescare, non dandogli un pesce avanzatoci, mettere la propria conoscenza a
disposizione di tutti. Hasta siempre, non dico la vittoria, ma almeno un bel pareggio,
comandante tristan tzara
Ps: non conosco la marca delle lame che trafissero Giulio Cesare (sebbene suppongo fossero
state di provenienza iberica: le migliori) nel passato, ma so bene quali logo portano
addosso, nel presente,
coloro che sterminano gli indios nel silenzio complice delle foreste amazzoniche; e sono
gli stessi che occhieggiano dalle vetrine e dalla tv, invitando all'acquisto. Tutto cio',
aspettando l'apocalisse di San Giovanni prossima ventura; proprio quella biblica, mica
calembours. Quello si' che sara' un bello spettacolo. E gratis per di piu'!
Paola R.
Io credo che la storia vada riportata nel modo in cui si è svolta... Da prima
della resistenza ...alla resistenza stessa nata per caso... Su questi commenti si
scrive:"meno male che esiste Ciampi". Il presidente che porta la corona agli
Eroi di Cefalonia e poi vuol far rientrare i Savoia??..
Ma il nostro presidente e tutti gli italiani dietro di lui... sanno perchè ci sono state
vittime su quell'isola sperduta nell'Egeo????
Non è stato forse perchè aspettavano ordini da un Re che per paura e viltà è scappato
abbandonando l'Italia...e lasciando quei poveri soldati in balia di se stessi?
Resistenza...fate usare questa parola a chi l'ha fatta veramente.(vedi sopra). non
inventatevela...abbiate il coraggio di riportare le cose come sono realmente accadute...
Tanto la verità torna sempre a galla ... e poi ... BASTA! guardate avanti...alla storia
da fare....invece di cercare ancora che tipo di lame erano quella che trafissero Giulio
Cesare....o che marca di cerini erano quelli usati per dar fuoco a Roma...siamo entrati
nel terzo millennio.....la vita continua e la storia anche! SIETE SEMPLICEMENTE PATETICI!
P.S.: vorrei rispondere al sig Nicolò Ferbri che parla ancora di comunisti e fascisti che
ci governano...ma dove sono più le persone con quegli ideali?...Vuol dire che non ha
ancora capito in che mani siamo veramente...
Daniele
Grazie nonni x quello che ci avete dato e x le possibilità future, un
giovane 44enne, è giusto e ci mancavate VOI quà sul web, qui troppa
gente sta dimenticando xchè l'Italia è repubblicana e non repubblichina o monarchica.
chi sta dimenticando o vuol far finta di niente, sopratutto sono i vostri pronipoti e
nipoti , tenetelo a mente..........., anch'io sono
figlio di un boom economico , oppure ho vissuto certe situazioni
(classe '57) ma grazie a dio arrivo da una stirpe amante della libertà ed ho acquisito
certi valori e grazie alle mie nonne a mia madre ai miei
zii che si son vissuti assieme a voi la realtà. Comunque fischia il vento, urla la bufera
pure bisogna andare
ciao e grazie
Catenazzi
La resistenza è un valore di tutti, che rimane nella storia della nostra
repubblica che è nata dalla sconfitta della dittatura fascista ( esempio di
totalitarismo, con repressione di oppositori politici,repressione della
libera stampa, accondiscendenza del capitalismo oligopolico al sistema
fascista, che fondava il suo potere sulla violenza squadrista,
discriminazioni razziali " legge sulla razza del 1938", per cui un
operaio ebreo costava meno di un operaio italiano).
Per questo non deve cessare il messaggio che viene dalla resistenza.
LIBERTA' DI OPINIONE, LIBERTA' DI IMPRESA, UGUAGLIANZA DI FRONTE ALLA LEGGE,
LIBERTA' DI RELIGIONE, NON DISCRIMINAZIONE RAZZIALE.
Cesare (Roma)
Certo che ha un altissimo valore
Delio Bologna
...due sole parole: "NON DIMENTICARE!".
P.S.:grazie a tutti gli "assenti"e"presenti"
Nicmar
....penso che ormai sono in tanti che vogliono liquidare i valori venuti fuori dalla
grande stagione della resistenza e credo che si debba stare molto accorti, comunque, pur
non tollerando revisionismo e revisionisti credo che debbano farsi piena luce da parte di
chi ha creduto e crede della resistenza sulle eventuali zone d'ombra cosiccome va fatta
piena luce sulle zone d'ombra del risorgimento (che sono tante di più) solo così si
potranno tagliare le gambe ai revisionisti in cattiva fede !
Costantino
Marconi
La Resistenza dovrebbe essere un valore per tutti , in effetti ad oltre
cinquanta anni dalla fine della guerra ancora continua l'opera di coloro che
portarono l'Italia in una guerra antistorica che procurò solo ulteriori
lacerazioni e lutti agli italiani. Probabilmente solo tra altri cinquanta anni si potrà
parlare di riconciliazione con un giudizio storico che rimetterà nella giusta luce
il periodo del fascismo durante ed immediatamente prima della guerra. La Resistenza a mio
avviso cominciò all'indomani della presa di potere di Mussolini e, su una base non
popolare, ma per opera di una elìte illuminata che riuscirà ad avere ascolto solo dopo
la guerra di Spagna.
Luisa Archetti
La Resistenza è un grande patrimonio di tutti anche se non tutti se ne rendono conto.
Provo grande stima e rispetto verso le donne e gli uomini conosciuti e sconosciuti che
hanno contribuito, nei vari modi possibili, alla lotta al nazifascismo.
Giulia Minucci
Veschi
Penso all'immortale Commedia di Dante. "Libertà va cercando, ch'è si cara come
sa chi per lei vita rifiuta..." Questa è la Resistenza. Il sacrificio di tante vite
per la risurrezione di un'Italia libera. Dimenticarlo sarebbe un oltraggio a tutti coloro
che sono periti per questo ideale. Dulce et decorum est pro patria mori. Non possiamo far
svanire questa memoria, anche adesso che un'ideologia di destra cerca di cancellare questo
momento storico così decisivo, di negarne il profondo significato. Noi giovani DOBBIAMO
ricordare questi volti, che il tempo ha cancellato, ma la cui memoria sopravviverà ad
ogni oblio. DOBBIAMO sapere cosa è successo, quando, come e perchè. Il ricordo è
immortalità per quanti sono morti lottando. Il ricordo è la tutela per il futuro.
Valeria
Rosselli
Se non ci fosse stata la resistenza......dove saremmo ora? E' una
domanda che e' bene non scordarsela mai. e quanto meno di grandissima attualita' ora che a
governare c'e' una certa destra. Ed e' bene non abbassare mai la guardia e vigilare
sempre, non si sa mai
che...
Anonimo (nick:
"maos")
Non è un valore di tutti. Cazzate la resistenza è un valore per quelli che hanno
lottato contro il fascismo e che oggi ancora lo contrastano
Pietro Rocco
La Resistenza mi fu insegnata dal mio maestro elementare che mi regalò un bel
libricino. Era tutto vero, mi confermò il mio papà, sottocapo cannoniere in Marina,
superstite del "Roma". Ma oggi chi ricorda? Meno male che il Presidente Ciampi
esiste.
Massimo Lai
Eterno rispetto per coloro che ci hanno dato, con le loro opere e talvolta a prezzo
della vita stessa, la possibilità di vivere in un paese democratico.
Maria Teresa
Toncini
La resistenza è un valore di tutti? Non saprei cosa rispondere a questa domanda, ma so
solo che qui a Genova, a 41 anni dal 30 giugno del 1960,ci ritroviamo con la minaccia di
un corteo (neo-)fascista all'interno della città..vuol dire che qualcuno non ha capito i
valori della Resistenza,che a qualcuno non è stata insegnata la storia..ma senza
fossilizzarmi su questo,spero che a Genova ritorni quello spirito anti-fascista (DEL PIU'
GENUINO!!) che ha già cacciato i fascisti da questa città. Ecco, a chi sarà di nuovo in
piazza quel giorno contro la sedicente "Forza Nuova" appartengono sicuramente i
valori della Resistenza. Ciao a tutti. Bello il sito
Anonimo (nick:
"Sentiero")
Sì, è un grande valore per tutti
Nicolò Ferbri
La Resistenza italiana è stata la gloriosa epopea del popolo italiano.
Con essa è stata ridata dignità all'Italia dopo il buio ventennio della dittatura
fascista.
Ricorderò sempre le gloriose giornate della liberazione di Genova, che ha vissuto di
persona ed a cui ho dato un modestissimo contributo.
Nelle buie e gravi prospettive che per l'Italia si stanno delineando, come non mai occorre
unità e concordia fra tutte le forze che si identificano con la resistenza antifascista.
E' grave ritrovare i fascisti alla guida della nazione, quando la storia li aveva
condannati a restare nelle fogne senza alcun appello!
Claudio de
Biaggi
La Resistenza è un valore per tutto il popolo italiano che va difeso.
Sembra una frase scontata ma purtroppo assistiamo negli ultimi tempi a
fenomeni di reviosionismo storico preoccupanti. Qualcuno sostiene
addirittura che la Resistenza è stato un fenomeno degli ultimi giorni del
1945, al quale hanno partecipato in pochi e quei pochi erano solo dei
comunisti, servi di Stalin.
Occorre ricordare che già negli anni venti c'erano i resistenti al Regime
di Mussolini prima e ai nazisti di Hitler dopo. In quel periodo molti erano già in
carcere perchè oppositori del regime : erano anarchici, azionisti, socialisti come
Pertini, comunisti come Gramsci, liberali come Amendola, cattolici come Don Minzoni.Quante
migliaia di cittadini sommariamente processati e inviati al confino a Eboli come Primo
Levi, o a Ventotene o alle Tremiti, dal dittatore Mussolini. Quanti ebrei deportati dopo
le leggi razziali del 1938, nei campi di concentramento italiani di Fossoli, di Bolzano o
di Ferramonti, per poi essere trasferiti in Germania per "la soluzione finale ".
Quanti operai incarcerati a Regina Celi o a San Vittore perchè avevano scioperato già
nel 1940. Quanti i semplici cittadini deportati nei campi di concentramento negli anni
Trenta e Quaranta perchè si opponevano alla dittatura.
Per questo gli italiani non sono stati nè alla finestra ad aspettare, nè si
può sostenere che siano scesi in campo solamente negli ultimi giorni.
Certamente il contributo degli americani e degli inglesi, è stato
determinante per la vittoria, ma non bisogna dimenticare che cosa sarebbe successo se gli
italiani avessero aspettato gli alleati che venivano a salvarci.
Le fabbriche del Nord sarebbero state smantellate e distrutte dai tedeschi, i macchinari e
le materie prime trasportate in Germania, come già stavano tentando di fare. Se
l'industria italiana ha potuto riprendere la produzione nel dopoguerra, lo deve agli
operai e ai partigiani che hanno difeso anche con la vita, le macchine e i materiali oltre
agli stessi
edifici minati dai tedeschi. Uguale discorso per i viadotti, i ponti, gli
aeroporti. Per citarne uno : la pista dell'aeroporto di Linate era stata
completamente minata dai soldati tedeschi per renderla inutilizzabile. I
partigiani della 124a Brigata Garibaldi hanno provveduto a sminarla e
consentire la ripresa dei voli. Gli stessi americani hanno riconosciuto il
valore dell'azione svolta dagli italiani premiandone il coraggio.
Non dimentichiamo inoltre che ingenti forze della Wermacht e dei reparti delle SS erano
impegnati nelle città, nelle campagne e sui monti per fronteggiare le formazioni
partigiane. Diversamente gli stessi reparti
sarebbero stati impegnati contro le forze inglesi e americane, con
risultati sicuramente diversi, per i modi e i tempi in cui si sarebbe
compiuta l'avanzata verso il nord degli alleati.
E allungando i tempi di avanzata degli alleati, di quanto sarebbe aumentato il numero dei
deportati nei campi di concentramento, o dei renitenti alla leva fucilati, o degli
oppositori del regime incarcerati o ammazzati.
Non dobbiamo dimenticare che dopo l'8 settembre avevamo un esercito di una potenza
straniera, la Germania, che aveva invaso l'Italia del Nord. I nazisti di Hitler insieme
agli italiani, pochi per fortuna, della
Repubblica di Salò, volevano continuare ad essere liberi di fare i
dittatori, di deportare, di eliminare fisicamente gli avversari, gli ebrei,
gli zingari gli omosessuali. Di impedire la libertà di parola, di voto, di
pensiero e.....
Dai giorni della Liberazione sono passati molti anni, e troppe persone
hanno dimenticato che la Pace, la Libertà e la Democrazia sono il frutto di quella
resistenza, di quella ribellione.
Nessuno ce le ha regalate. Le abbiamo conquistate noi italiani.
Ma soprattutto sono dei valori che non sono acquisiti una volta e per
sempre. Essi vanno difesi tutti i giorni . La nostra Costituzione e il sistema democratico
che ci siamo dati, affondano le proprie radici in quel " 25 Aprile " del 1945.
Paolo Apa
La resistenza mi dispiace dirlo ma non è di tutti. Perchè sono solo stupidi soldatini di
piombo comandati in una fangosa guerra.
Umberto Gay
La Resistenza è valore, è storia eroica, è memoria del coraggio, per lo più non
conosciuto, di donne e uomini che scelsero di ribellarsi. Non tutti erano comunisti, ma i
comunisti c'erano tutti. Ancora oggi una terribile domanda è senza risposta:perchè ci si
è fermati?
Mario Benetti
Fu una minoranza attiva, coraggiosa. Abito a Valdagno, sede del ministero dell'interno del
governo di Salò, centro di violenti
scontri con i partigiani della Divisione Garemi, fratello minore di un patriota salvatosi
dalla fucilazione, di una sorella staffetta partigiana, messo al muro a 14 anni, ma
ricordo anche la lontananza di tanti concittadini dalla partecipazione attiva. Buon lavoro
e speriamo che la Resistenza non venga considerata fatto negativo dai nuovi reggitori.