home |
|
Documenti
"Sopravvissuto a
Mengele"
di Miklos Nyiszli
"Ciò che mi colpisce maggiormente sono le
immense lingue di fuoco che escono dalla bocca quadrata del camino. Cerco di indovinare
che cucina di inferno si alimenti, per giustificare un sì gran fuoco. Ma realizzo che
siamo in Germania, nel paese dei forni crematori. Poco oltre, scorgo un secondo edificio
con la sua ciminiera. Seminascosto da un boschetto , ne scorgo un terzo: la stesso camino,
lo stesso rigurgito di fiamme. La brezza porta il fumo verso di me. Un odore nauseabondo
colpisce prima il mio naso, poi mi prende alla gola: lodore della carne che brucia e
dei capelli che arrostiscono
"
"Il dottor Wolff ricerca le cause della dissenteria. Ecco con
quale procedimento si provoca la dissenteria: si prende un individuo, uomo donna o bambino
innocente, lo si strappa dal suo ambiente, lo si pigia insieme a altre centinaia di
persone in un carro bestiame piombato e generosamente provvisto di un secchio dacqua
putrida. Dopo sei settimane di ghetto, lo si porta ad Auschwitz. Qui lo ficcano con altre
centinaia dentro baracche che un tempo servivano da scuderie. Come nutrimento gli passano
un po di pane ammuffito fatto di castagne selvatiche, della margarina ricavata dalla
lignite e trenta grammi di salsiccia di carne di somaro scabbioso: un totale di appena
settecento calorie. Il "pasto" è bagnato da un mezzo litro di zuppa
dortica e di ravizzone, senza condimento, senza farina e senza sale. Dopo quattro o
cinque giorni appare invariabilmente la dissenteria
."
"Il quartiere ceco si componeva di quindicimila persone circa.
Già da diverse settimane la loro situazione era peggiorata. Deliravano dalla fame. Il
loro organismo si è disintegrato nel giro di pochi giorni. La diarrea, la dissenteria e
il tifo esantematico li ha decimati. Ogni giorno cerano cinquanta, sessanta morti.
Gli ultimi giorni hanno patito sofferenze indescrivibili, fino a che lora della fine
liberatrice è suonata. Centinaia di SS hanno circondato il quartiere ceco e ordinato il
raduno dei deportati. Gli urli di spavento che essi cacciavano mentre erano caricati nei
camion, erano terribili: dopo aver vissuto due anni qua dentro le vittime sapevano bene
cosa le attendeva. Ho visto un camion colmo di cenere uscire dai crematori e prendere la
strada della Vistola
.."
"I cadaveri non sono coricati un po dappertutto , in lungo e
in largo, per la sala ma pigiati in un ammasso alto fino al soffitto. La spiegazione è
nel fatto che il gas inonda dapprima gli strati inferiori dellaria e sale lentamente
verso lalto. E questo che obbliga i disgraziati a pestarsi, a montarsi
luno sullaltro. Quale lotta disperata per la vita! Eppure si tratta di una
tregua di soli due o tre minuti. Se avessero saputo riflettere, avrebbero compreso che
stavano pestando i loro figlioli, i loro vecchi, le loro spose. Noto che in basso al
mucchio dei cadaveri si trovano i neonati, i bambini, le donne, i vecchi. I loro corpi,
spesso avvinghiati, recano i segni della lotta che li ha messi di fronte e sono pieni di
graffi.Il naso e la bocca sanguinanti, il volto tumefatto e livido, deforme, li rendono
irriconoscibili. Il gruppo del Sonderkomando, con dei grossi stivali di gomma ai piedi,
circonda la montagna di cadaveri e linonda con potenti getti dacqua.
Eunoperazione indispensabile, perché lultimo atto della morte provocata
per annegamento o col gas, è la defecazione involontaria. Tutti i morti ne sono
insozzati
" |