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Karl Donitz
Nato Grünau, presso Berlino,
nel 1891, fu lerede designato dal fuhrer alla sua successione, luomo che con i
suoi sommergibili scatenò il terrore, tra il naviglio alleato, lungo le rotte
dellAtlantico, per tutta la durata della guerra.
Membro ed allievo della marina imperiale prese parte
alla prima guerra mondiale, ove sviluppò il suo interesse per la guerra sottomarina,
finendo prigioniero degli inglesi nel 1918.
Con lavvento del nazismo, fu chiamato, per la
sua straordinaria competenza in materia, allallestimento della nuova flotta di
sommergibili del reich, i temibili U-Boote; nominato contrammiraglio nel 1939,
viceammiraglio nel 1940, succeduto a Raeder, alla fine dell'estate 1942, come comandante
supremo della marina da guerra (1943), guidò la guerra sottomarina contro le navi
alleate, infliggendo pesanti perdite al nemico e rappresentando la carta vincente della
marina del reich, fino a quando gli inglesi, a partire dal luglio 1941, riuscirono a
decifrare i codici di Enigma, lapparecchio utilizzato dai sommergibilisti tedeschi
per la trasmissione dei loro documenti.
Da quel momento la potenza degli U-Boote di Donitz
si avviò al crepuscolo ma, ciononostante, il grande ammiraglio, conquistò sempre maggior
credito agli occhi di un fuhrer conquistato dal suo grande prestigio, dalla sua
straordinaria personalità e competenza.
Specie dopo lattentato di Rastenburg, Donitz
divenne lunico vero ufficiale a godere della fiducia di Hitler, a tal punto che
venne designato, nel testamento politico del fuhrer, quale suo successore alla presidenza
del Reich, ministro della Guerra e comandante supremo.
Lerede di un Hitler ormai cadavere, nel bunker
di una cancelleria assediata dallarmata rossa, tentò disperatamente di concludere
una pace separata con gli anglo-americani, al fine di proseguire la lotta contro
lUnione Sovietica, ma, resosi immediatamente conto dellimpossibilità di
attuare tale piano, fu costretto, l 8 maggio 1945, a capitolare e ad accettare la
resa incondizionata di ciò che rimaneva di una potenza ormai dissolta.
Condannato, durante il processo di Norimberga, a 10
anni di carcere, scontati nella fortezza berlinese di Spandau, tornò libero nel 1956.
Morì ad Amburgo nel 1980. |