Joseph Mengele
Fu il dottor-morte, langelo nero di Auschwitz, la "primula
rossa" del nazional-socialismo, colui che sterminò migliaia di ebrei, utilizzandoli
come cavie umane, in esperimenti indicibili, volti a ricercare il geme per la creazione di
una pura e sacra razza ariana.
Nato a Gunzburg, il 16 marzo 1911, figlio di una facoltosa famiglia di
imprenditori tedeschi, si iscrisse alla facoltà di medicina, conseguendo la laurea nel
1935, con una tesi, di cui fu relatore il professor Mollison, convinto sostenitore della
disparità delle razze, che gli procurò un posto da ricercatore presso luniversità
di Francoforte, ove Mengele fece lincontro fatale con il professor Ottmar von
Verschuer, genetista del reich e teorico della manipolazione genetica, convinto che la
chiave per la creazione di una pura razza ariana, fosse da ricercare nel sistema biologico
dei gemelli.
Arruolatosi nelle SS, ed autorizzato alle nozze con Irene Schoenbein,
dopo aver dimostrato, sia pure con qualche difficoltà, di appartenere alla stirpe ariana
fin dal 1750, allo scoppio della guerra Mengele fu inviato allufficio di Poznan per
la razza e gli insediamenti umani fino al 1942, quando venne assegnato al corpo sanitario
della divisione Waffen SS Wiking, stanziata sul fronte russo; poco più tardi venne
ferito, rimpatriato a Berlino e decorato al valore con la croce di ferro di prima classe;
ritornato nella capitale, si ricongiunse con il professor Verschuer, divenuto, nel
frattempo, direttore del dipartimento di antropologia e genetica del prestigioso
"Kaiser Wilhelm Institut"; i due proseguirono i loro studi sulla teoria dei
gemelli, rendendosi ben presto conto che la guerra stava offrendo la possibilità di
sfruttare direttamente, per le loro ricerche, cavie umane, attingendo alle decine di
migliaia di ebrei, deportati nei campi di concentramento.
Il 30 maggio 1943 fu il giorno della svolta: Josef Mengele venne
inviato in Polonia, presso il campo di sterminio destinato a diventare lemblema
dellolocausto, Auschwitz, ove sarebbe, tristemente, divenuto noto come
"langelo sterminatore", in quanto non solo si occupò delle selezioni dei
nuovi arrivati, con assoluto potere di vita o di morte, ma, in via principale, si dedicò
alla continuazione dei suoi studi, facendo ricorso allo sterminato serbatoio umano a sua
disposizione.
Nel suo laboratorio, presso il blocco numero 10 del campo, si lasciò
andare ad esperimenti indicibili, agghiaccianti, aventi ad oggetto, soprattutto, le coppie
di gemelli rastrellate nel campo: operazioni senza anestesia, mutilazioni, iniezioni di
virus come la lebbra o il tifo; Mengele praticò trasfusioni incrociate tra gemelli,
tentò di creare in laboratorio dei fratelli siamesi, cucendoli insieme, iniettò liquido
nei loro occhi al fine di mutarne il colore, procedette a castrazioni, sterilizzazioni,
congelamenti ed ad altri orrori indicibili.
Il suo laboratorio era un raccapricciante coacervo di ossa feti, organi
sottovuoto, cervelli, tutto materiale che veniva inviato a Berlino, al maestro professor
Verschuer.
Con lavvicinarsi della sconfitta langelo nero pianificò,
meticolosamente, la sua fuga, che lo condusse in Sudamerica, ove, nonostante la spietata
caccia mossagli dal servizio
segreto israeliano, riuscì a farla franca e ad evitare la resa dei
conti per i suoi spaventosi crimini.
Nessuno è tuttora a conoscenza del vero destino di Mengele; si dice
che sia morto il 24 gennaio 1979, per annegamento, a Bertioga, in Brasile, ma in realtà,
quelle che sono state le vicende dellangelo sterminatore di Auschwitz, rimarranno,
per sempre , avvolte nel mistero.
Adolf Eichmann
Fu il volonteroso esecutore della "soluzione finale", il
contabile nella morte, colui che più di ogni altro si adoperò per la felice riuscita
dellolocausto, con meticolosità, con cinica e maniacale diligenza.
Nato a Solingen il 19 marzo 1906, cresciuto a Linz, ebbe dunque in
comune con il fuhrer, non solo il nome, ma anche le origini.
Pessimo studente, altro particolare che lo avvicinava ad Hitler, decise
di aderire al nazional-socialismo ed al corpo paramilitare per eccellenza, le SS.
Ben presto incominciò ad occuparsi delle "questione
ebraica", di cui approfondì la conoscenza con estremo zelo, con unattenzione
per ogni minimo particolare; nel 1937 fu inviato, in incognito, dai superiori, in
Palestina, al fine di studiare più da vicino il fenomeno.
Dopo lanschluss, lannessione dellAustria al reich, fu
incaricato, per la sua scrupolosità e cognizione in materia, di organizzare
lespulsione degli ebrei dal paese, compito che svolse, tramite la creazione
dellUfficio centrale per limmigrazione ebraica, con una perseveranza e uno
zelo talmente vistoso, da provocargli lammirazione dei gerarchi delle SS.
La "soluzione finale", decisa dai vertici del reich, nel
gennaio 1942, fece di lui il pianificatore dellolocausto, del sistematico sterminio
degli ebrei.
Eichmann si preoccupò, innanzitutto, di predisporre un complesso
sistema di mezzi, volti al trasporto del maggior numero possibile di deportati, verso i
campi della Polonia, che visitò più volte, al fine di assicurare il perfetto
funzionamento e le dovute migliorie, a quelle agghiaccianti macchine di morte.
I treni del reich, carichi di prigionieri, che potevano portare con sé
una sola valigia e pochi marchi, furono scrupolosamente programmati dal tenente colonnello
delle SS, sempre preoccupato di assicurare agli stessi, la massima puntualità, senza
tollerare ritardi.
Dalla sua scrivania si plasmò e si concretizzò, quella
"soluzione finale" che provocò la morte di 6 milioni di ebrei, tutti,
rigorosamente, contabilizzati da Eichmann, che si preoccupava, tra le altre cose, di
mantenere la macabra quadratura numerica del massacro; la vita di decine di migliaia di
persone, era dunque ridotta, ad una semplice questione di numeri che, nei suoi pensieri,
avrebbero dovuto raggiungere gli 11 milioni, fino allo sterminio totale di una razza
ritenuta inferiore.
Eichmann non fu soltanto un carnefice da ufficio, ma, come sopra
accennato, si recò personalmente presso i lager nazisti, anche al fine di elaborare
sistemi per un più rapido e congeniale sistema di eliminazione dei detenuti; proprio a
tal fine, dopo aver perseguito la tattica delle fucilazioni di massa, il tenente
colonnello ideò un nuovo brillante e più economico sistema, quello delle camere a gas.
Come tanti altri nazisti, anche Eichmann prese, dopo la sconfitta della
Germania, la via del Sudamerica e, precisamente quella di Buenos Aires, in Argentina,
sotto la falsa identità di Ricardo Klement; a differenza di Mengele, Eichmann, al termine
di una caccia senza respiro, venne intercettato e catturato, nel maggio 1960, dal servizio
segreto israeliano e condotto in Israele per essere giudicato.
Durante il processo, che si protrasse dal 10 aprile al 14 agosto 1961,
quello che era ormai solo un ex ufficiale delle SS, tentò, disperatamente e
pateticamente, di salvarsi, adducendo, come avvenne e tuttora avviene, in tutti i
processi coinvolgenti esponenti nazisti, il fatto di aver obbedito solo agli ordini
impartiti dai superiori; il tentativo fu, tuttavia, inutile poiché la corte lo condannò
a morte per impiccagione, pena confermata in appello ed eseguita il 31 maggio 1962.