Cronologia della Resistenza nel Lazio
 

Rieti: 1944
 

Gennaio

17 - Accumoli e Posta   - Nel tratto della via Salaria che unisce i due centri i partigiani della brigata Gramsci sorprendono un convoglio tedesco distruggendo due automezzi, provocando 14 morti e numerosi feriti tra i militari e perdendo 4 uomini.
18 - Accumoli e Posta - Sulla via Salaria la brigata Gramsci ripete l’attacco contro i tedeschi: quattro morti tra essi e uno tra i partigiani, alcuni automezzi distrutti e il transito interrotto per alcuni giorni
 

Febbraio

26 -   Leonessa   - I partigiani attaccano un automezzo tedesco e uccidono il  commissario prefettizio.
 

Marzo

1 - Rieti - Inizia un’azione coordinata della brigata partigiana A. Gramsci contro i presidi della Gnr che dura per diversi giorni: vengono attaccati quelli  di Morro Reatino, Labro, Collalto, Rivodutri, Poggio Bustone, Cantalice, Cottanello e Greccio sulla strada per Terni e Posta, Borbona, Sigillo, Vindoli, Accumoli e Cittareale sulla via Salaria.
2 - Rivodutri  - Viene disarmato il presidio della Gnr.
3 - Poggio Bustone   - I partigiani attaccano il presidio fascista, occupano la caserma e respingono la controffensiva di 200 fra militi e agenti di ps  guidati dal questore.
10 - Poggio Bustone   - Sotto la guida del questore Pannaria, su ordine del capo della provincia Di Marsciano, 200 tra militi della Gnr e soldati dell’esercito iniziano un rastrellamento, durante il quale uccidono tre uomini e feriscono altre cinque persone.
Una squadra partigiana di 24 uomini della brigata Gramsci, capeggiata da Emo Battisti, attacca di sorpresa i militi e, sostenuta dalla ribellione della popolazione, riesce a scacciarli distruggendone gli automezzi e provocando 14 morti (tra i quali lo stesso questore), circa 30 feriti, ma lasciando sul campo quattro morti.
16 - Leonessa  - Un nucleo della brigata partigiana Gramsci, dopo la fuga del presidio fascista, entra in paese accolto con calore e simpatia dalla  popolazione.
Nei due giorni successivi viene completata la liberazione del territorio comprendente Leonessa e Poggio Bustone in provincia di Rieti e di Cascia, Norcia, Monteleone di Spoleto in provincia di Perugia e di Albaneto (Rieti) e Arrone in provincia di Terni ad opera della brigata partigiana Antonio Gramsci che ne assume la responsabilitā politica e amministrativa.
20 - Nel Reatino combattimento di cinque ore fra i partigiani della brigata Gramsci e 200 militi fascisti che tentano di penetrare nella zona da essi controllata.
21 - Poggio Mirteto  - Lungo la strada che porta a Bocchignano la brigata D’Ercole Stalin attacca un’autocolonna tedesca causando gravi perdite.
29 - Monte Tancia  - Nel corso di un’azione militare i partigiani della banda D’Ercole-Stalin uccidono quattro SS 
31 - Labro, Morro Reatino e Rivodutri   - Inizia da questi paesi un rastrellamento nazifascista disposto dal capo della provincia Di Marsciano e condotto da militi tedeschi della divisione Goering, da truppe italiane della divisione Sardinia e da un battaglione corazzato tedesco. Gli uomini validi vengono catturati ed inviati al lavoro in Germania, le frazioni di Pace e Costiliniano date alle fiamme, i paesi devastati e saccheggiati.  A Morro Reatino  circa 20 persone sono uccise per rappresaglia.
 

Aprile

1-2  Rivodutri e Poggio Bustone  - Il rastrellamento nazifascista prosegue in questi comuni dopo un intenso fuoco di sbarramento effettuato dall’artiglieria.  Le case sono saccheggiate, i grassi, i cereali e gli animali sono requisiti, gli uomini validi catturati e chiunque tenta di fuggire č ucciso all’istante. 167 persone sono catturate, 11 partigiani e 9 cittadini restano uccisi.  Su disposizione del capo della provincia l’abitato di Poggio Bustone č dato alle fiamme per rappresaglia dei fatti del 10 marzo.
3-7 - Leonessa  - Con saccheggi, distruzioni e deportazioni prosegue il rastrellamento nazifascista partendo dalle frazioni di Albaneto,  Villa Pulcini e Cumulata: qui vengono fucilati 12 cittadini.  Dopo arresti compiuti il 4, 5 e 6 in base ad elenchi forniti dai fascisti e da segnalazioni di delatori, i tedeschi arrestano numerose persone e il giorno 7 ne fucilano 23 a gruppi di cinque, di fronte a tutta la popolazione: tra    esse il parroco don Concezio  Chiaretti.
4 - Rieti - Il capo della provincia in un manifesto dā notizia dell’attivitā antipartigiana e richiama la necessitā di lavorare e rispettare l’ordine per collaborare fattivamente con i tedeschi.  In serata 15 uomini, tra i quali alcuni esponenti della Resistenza reatina come il presidente del Cln di Rieti Roberto Pietrostefani ed i comunisti di Poggio Mirteto Diego Eusebi, Giuseppe De Vito e Giorgio Buonacasa, vengono prelevati dalle carceri e uccisi nei pressi dell’aeroporto.
7 - Poggio Mirteto   - Sul Monte Tancia, in localitā Arcucciola, combattimento fra tedeschi e 200 partigiani delle bande di Poggio Mirteto, Poggio Catino, Aspra e Fiamignano, appartenenti alla formazione D’Ercole Stalin.  Muoiono 15 partigiani, tra i quali Bruno Bruni.  Per rappresaglia i tedeschi incendiano alcune case e uccidono numerosi abitanti di Poggio Mirteto e Tancia.
Monte San Giovanni in Sabina   - In localitā San Michele Arcangelo del Tancia i tedeschi uccidono per rappresaglia 18 persone.
9 - Rieti - In localitā Quattro Strade, strage detta delle Fosse Reatine: i tedeschi uccidono 15 partigiani rastrellati nella zona di Leonessa: tra essi i capi Diego Eusebi e Giuseppe Felici, il ten.  Roberto Pietrostefani, lo jugoslavo Antonio Hotmann.
18 - Morro Reatino.Gruppo di ribelli saccheggia la casa del podestā e di alcuni benestanti.
29 -Rieti-rastrellamento di 500 civili
 

Maggio

18 -  Collalto Sabino  - Una banda di sedicenti partigiani proveniente da Morro Reatino saccheggia la popolazione
 

Giugno

6 - Fara Sabina  - In localitā Canneto i tedeschi fucilano Edmondo Riva, capo partigiano di Monterotondo.
11 - Tarano  - Un nucleo partigiano cattura ai tedeschi alcuni pezzi d’artiglieria.
12 - Rieti - Prima di ritirarsi i tedeschi fanno saltare edifici pubblici e impianti industriali, nelle campagne razziano viveri e bestiame, minano le strade e distruggono i ponti.
A Roccaranieri, San Lorenzo, Contigliano e Nespolo i tedeschi uccidono civili presi in ostaggio.      
13 - Rieti - Dopo averla saccheggiata. i tedeschi abbandonano la cittā, dove entrano i partigiani.
16 - Rieti - Le truppe inglesi giungono nella cittā.
 
 

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