Pubblicazioni: storia
"Muoio innocente". Lettere di
caduti della Resistenza a Roma
(con. G. Le Moli)
Mursia, Milano 1999
Tra il settembre del '43 e il giugno del '44 Roma fu il crocevia della guerra di
Liberazione: combatterono in clandestinità contro i tedeschi meridionali e
settentrionali, sacerdoti e comunisti, monarchici e azionisti
Al di là di certi
miti storiografici, la Resistenza romana non fu solo via Rasella. Il libro di Avagliano e
Le Moli racconta i nove mesi di occupazione tedesca della capitale in modo originale,
attraverso la corrispondenza dei protagonisti dalle carceri di via Tasso e di Regina
Coeli. Molte di queste storie individuali sono ancora sconosciute, così come è ancora
largamente sconosciuto il vasto consenso che raccolse il movimento partigiano a Roma, che
coinvolgeva militari e intellettuali, popolani e piccoli commercianti. Non si tratta solo
di lettere di addio ai propri cari, ma anche di messaggi di speranza nella nuova Italia,
di descrizione della vita carceraria, di motivazione della propria scelta, oppure di
affetto familiare, capaci di offrire, come scrive Pietro Scoppola nella prefazione,
"un'immagine della Resistenza più complessa e ricca, più intima e umana".
Leggendo questi biglietti, inviati con i mezzi più strani e scritti su pezzi di carta
ingialliti dal tempo, ci si emoziona e si riflette. "Certo la Patria non è morta in
queste lettere", osserva Scoppola. E infatti questo volume è anche il ritratto
"dal di dentro" di una generazione di italiani che perse la vita per amor di
Patria, frutto di una paziente ricerca negli archivi familiari e in quelli pubblici, che
ha permesso di recuperare dall'oblio numerosi documenti inediti e di ricostruire biografie
di partigiani di cui si sapeva poco o niente.
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