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Terza Guerra Mondiale?

trangolino.gif (131 byte) Commandos americani in Afghanistan già dal 13 settembre 2001

Truppe speciali sarebbero entrate nel paese dei Talebani due giorni dopo le stragi. Stanno setacciando bunker e cave

WASHINGTON - Negli ultimi quindici giorni reparti speciali dell' esercito statunitense hanno compiuto missioni all'interno dell' Afghanistan alla ricerca del rifugio segreto di Osama Bin Laden, primo ricercato quale presunto responsabile degli attacchi terroristici dell' 11 settembre a New York e a Washington. Lo scrive «Usa Today» che cita fonti non meglio specificate dell'intelligence americana e dei servizi segreti pachistani. Secondo quelle fonti, i commandos americani sarebbero entrati in territorio afghano già il 13 settembre scorso, due giorni dopo gli attacchi terroristici.

NESSUN COMMENTO DAL PENTAGONO - Una portavoce del Pentagono, Victoria Clarke, ha rifiutato qualsiasi commento sulla notizia, confermando che la linea della Difesa resta quella di non parlare di operazioni militari. Sempre secondo «Usa Today», i commandos avrebbero avuto come base per le loro missioni , finora senza esito, le città pachistane di Peshawar e di Quetta. Squadre formate da tre o cinque soldati, sostenuti da elicotteri Black Hawk, avrebbero compiuto missioni per localizzare il rifugio di Bin Laden, concentrando le ricerche in direnzione di cave e bunker sotterranei nella regione sud occidentale dell' Afganistan, non lontano da Kandahar.

RUMSFELD: «MOVIMENTI LENTI VERSO LA GUERRA » - Il capo del Pentagono Donald Rumsfeld ha detto che i vertici militari si muovono «con misura», se non con lentezza,verso la guerra contro il terrorismo, dopo gli attacchi all' America dell'11 settembre che hanno fatto migliaia di morti a New York e a Washington. Rumsfeld lo ha detto nell'annunciare che il numero dei richiamati della Guardia Nazionale e della riserva è salito a oltre 16.000, quasi la metà dei 35.000 previsti. Il segretario alla difesa non ha voluto parlare dei tempi di una reazione militare degli Usa agli attacchi terroristici, ma ha detto che la Casa Bianca è più interessata all'efficacia che alla rapidità della risposta. Insomma, l'attacco - secondo il Pentagono - non è imminente.

(corriere.it, 28 settembre 2001)

info.gif (232 byte) L'articolo integrale sull' «Usa Today»

 

 

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