Il cinema, la guerra e gli attentati
La Casa Bianca: anche Hollywood entri in guerra
Nel 1994 Tom
Clancy scriveva Debito d'onore, uno scenario di minaccia terroristica
altamente sofisticata che nel pirotecnico finale sembrava anticipare le immagini di ieri:
il pilota di un aereo Jumbo di linea giapponese si schianta sul Campidoglio, a Washington,
uccidendo il presidente degli Usa, ministri e deputati del Congresso, i membri della Corte
Suprema, i capi dell'Esercito, dell'Aviazione e della Marina. Oggi Clancy dice: «Una cosa
come quella di oggi va oltre la mia immaginazione. Tempo fa chiesi ad un generale dell'
aviazione se fosse pensabile lo scenario di un attacco aereo contro il Congresso riunito
in sessione. Gli sembrava inverosimile».
In Air
Force One di Wolfgang Peterson del 1997 il nemico è un gruppo di ribelli kazaki
che prendono in ostaggio l'aereo presidenziale. Finita la guerra fredda, la minaccia che
alimenta la paura collettiva degli americani è il terrorismo.
Die
Hard Trappola di cristallo è un film del 1988, in cui spietati terroristi si
impossessano di un grattacielo e minacciano di farlo saltare.
In Duri
a morire del 1995, i terroristi guidati da Jeremy Irons annunciano bombe in punti
cruciali di New York, soprattutto scuole.
Più volte
il cinema ha usato le Twin Towers come immagine simbolo di New York. Una delle immagini
più celebri è in 1997 Fuga da New York, il film avvenieristico del 1981
di John Carpenter, che immagina la terza guerra mondiale con l'America direttamente
coinvolta e New York devastata e trasformata in prigione di massima sicurezza.
(la Repubblica, 12 settembre 2001)
Finora lincubo era di celluloide
(L'Espresso, 12 settembre 2001)
Libri e film "profetici" (grandinotizie.it)
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