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Biografie
Luigi Longo
Nato a Fubine (Alessandria) il 15 marzo del 1900. Dal Monferrato si
trasferisce con il padre a Torino, dove la sua famiglia apre una mescita di vino in corso
Ponte Mosca, nei pressi dello stabilimento Grandi Motori della Fiat che ha aperto da poco.
Una vita di stenti. I suoi vogliono che diventi falegname, ma a scuola è così bravo che
decidono di farlo studiare, per farne uno statale. Nel 20 la sua prima
tessera, si iscrive al circolo socialista studentesco di Torino; conosce Antonio Gramsci e
Togliatti, frequenta la sede dellOrdine Nuovo, nel centro della città. Nel 21 è a Livorno, tra i fautori della scissione che porta alla nascita del
Pci. Eancora studente del Politecnico, ha superato bene il primo anno di esami ma,
da allora in poi, i suoi studi universitari vengono sacrificati all'impegno politico e
alla famiglia (aveva già due figli). Nel '22 è membro di una
delegazione che si reca a Mosca per il congresso dell'Internazionale, dove incontra Lenin.
A Mosca ci andrà varie volte, a partire dal congresso di Lione; nel 1926, appunto, ci va
portando con sé il figlioletto di tre anni, che ha avuto da Estella, Teresa Noce, sua
compagna da qualche anno. Incontra Stalin, naturalmente, e tutti gli alti gradi del
Cremlino. La capacità di Longo come dirigente emerge in modo straordinario nella guerra
di difesa della Repubblica spagnola. Le Brigate internazionali che Longo dirige sono
anche luogo di esperienza politica unitaria spesso ardua tra comunisti,
socialisti, democratici. Lui è il mitico Gallo, lispettore
generale delle Brigate internazionali. La risolutezza di Longo nell'assumersi delle
responsabilità e nel prendere delle decisioni, la sua calma e il suo sangue freddo nel
mezzo dei pericoli, furono, assieme a una grande conoscenza degli uomini e alla scrupolosa
cura dei dettagli, fra i principali elementi della coesione e dei successi, ancorché mai
definitivi, data la sproporzione degli armamenti, delle Brigate internazionali. La
Repubblica spagnola sarà drammaticamente perduta. Ma quando sarà necessario iniziare la
lotta di resistenza ai tedeschi, quel patrimonio sarà prezioso. Dopo l'8 settembre del
'43, diede vita alle Brigate Garibaldi. Vicecomandante del Corpo Volontari della Libertà,
stretto collaboratore di Parri, fu tra i principali organizzatori dell'insurrezione nel
Nord Italia dell'aprile del '45. Nel dopoguerra, deputato per tutte le legislature, alla
Camera si batté soprattutto per le pensioni. Succeduto a Palmiro Togliatti alla guida del
Pci, fu segretario dal 1964 al 1972, e divenne poi presidente del partito. Da dirigente
comunista non rinunciò ad esprimere le proprie convinzioni anche quando
queste potevano sembrare controcorrente allinterno del Partito. Nel
1968, infatti, incontrò i dirigenti del movimento studentesco e in un articolo Rinasciata
non esitò a dire: «Non si può negare che ci sia stato distacco tra il Partito e la
realtà politica che si è venuta creando nel campo studentesco». In un altro momento
delicato, nel 1976 criticò apertamente la politica del Partito nei confronti del
governo Andreotti. Morì a Roma nel 1980.
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