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Biografia
Gilio Adolfo Tagliavini
Contadino. Nato a Cadelbosco (Reggio Emilia) il 14
giugno del 1907. Nellorganizzazione comunista clandestina di Reggio Emilia,
quelli che erano in contatto con lui lo conoscevano come Caruso. Per tutti gli altri era
il camerata Tagliavini, autista personale e "guardia donore" del Console
comandante della 79a Legione M.V.S.N. di Reggio. Tagliavini si era infiltrato nel partito
fascista per incarico dei suoi compagni e laveva fatto molto bene. Il contadino
emiliano, infatti, si era prima premurato di studiare per ottenere la patente di guida,
documento raro a quellepoca, e quando "era diventato fascista" fece in
modo da far apprezzare la sua abilità nella guida e la sua discrezione. Una volta
diventato autista del Console, per Tagliavini divenne facile essere informato delle cose
dei fascisti, per poterne riferire ai compagni dellorganizzazione comunista
clandestina. Non solo: per molti mesi si servì dellautomobile di servizio per
trasportare materiale propagandistico del Partito comunista nelle varie località della
provincia dove operavano nella clandestinità altri antifascisti. Giunse persino ad
utilizzare in varie occasioni quellauto per accompagnare dirigenti comunisti (tra
questi anche Teresa Noce), nei loro giri di riunioni clandestine nel Reggiano e nel
Parmense. Sicuramente osò troppo, tanto che nel luglio del 1932 fu scoperto ed arrestato.
Dai "camerati" Gilio Tagliavini subì atroci sevizie, ma non disse una parola
sullorganizzazione degli antifascisti che pure conosceva molto bene. Deferito al
Tribunale Speciale, "Caruso" fu condannato il 13 marzo del 1933 a 18 anni di
reclusione e rinchiuso nella Casa penale di Castelfranco Emilia. Nove mesi dopo fu
trasportato nel locale ospedale con una diagnosi di ulcera. Morì il 12 gennaio del 1934
durante lintervento chirurgico.
(dal sito dell'Anpi nazionale) |