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Biografia
Renato Guttuso
Nacque a Bagheria, in
provincia di Palermo, il 26 dicembre del 1911. Sin dall'età giovanile si dedicò
alla pittura: comincia col frequentare la bottega di uno dei più famosi decoratori di
carretti, quella dei fratelli Ducato; verso la fine degli anni Venti, mentre completa
ancora gli studi classici, fa pratica presso le botteghe di Emilio Murdolo e del futurista
Pippo Rizzo; e per questa sua passione decide di abbandonare gli studi universitari.
Nel 1931 espone alla I Quadriennale di Roma e l'anno successiva in una collettiva alla
Galleria del Milione di Milano; poi si stabilisce definitivamente a Roma nel 1933. Una
curiosità: nel 1932, lavora come aiuto restauratore alla Galleria di Perugia e alla
Galleria Borghese di Roma. Fra i suoi capolavori di questi anni sono da ricordare: la Crocefissione;
la Notte di Gibellina; un Dipinto per i funerali di Togliatti. E' anche il
periodo in cui stringe rapporti di amicizia con Mafai, Pirandello, Cagli e Ziveri, che
influenzano la sua pittura in senso "tonale".
Tra il 1935 ed il 1937 frequenta i giovani artisti milanesi Manzù, Birolli, Sassu e
Persico, Pagano, Banfi, Fontana, Raffaellino De Grada, Joppolo, e si matura la sua
coscienza politica antifascista: scriveva in questi giorni che "dipingere bottiglie o
fare poesia ermetica era di per sé una protesta".
Nel 1935 partecipa alla II Quadriennale e nel 1936 alla Biennale di Venezia. Nel 1938
realizza il suo primo dipinto epico- popolare, La fuga dall'Etna, e tiene una
personale alla Galleria della Cometa. Nel 1942 al Premio Bergamo, ottiene il secondo
premio con la Crocifissione: un'occasione per prendere una chaiara posizione
rispetto ai disastri provocati dal Regime.
In questa fase della sua produzione, Guttuso si lascia sedurre dalle scattanti figurazioni
del Picasso post-cubista, ma al conetmpo accentua la sua attenzione - spesso polemica -
verso le questioni sociali: proprio questa sua inclinazione svolgerà un ruolo di traino
nell'evoluzione "in senso realista" della pittura italiana.
In questi anni nasceranno le amicizie con Alberto Moravia,
Antonello Trombadori e Mario Alicata che avranno un ruolo determinante nella sua
adesione al partito comunista, nel quale si iscriverà nel 1940.
Negli anni di guerra, accanto ad Antonello Trombadori e ad altri
esponenti del Partito Comunista, partecipa attivamente alla Resistenza: comincia la serie
dei Massacri che poi saranno raccolti nel libro "Gott mit uns".
Nel 1947 aderisce al Fronte Nuovo delle Arti: è la volta della polemica
contro le tendenze "formaliste" di molta arte astratta. Fortemente schierato
ideologicamente, Guttuso non abbracciò mai il realismo socialista di stampo russo, ma
seppe mediare e filtrare l'ideologia attraverso la sua sensibilità mediterranea e la sua
fiera libertà intellettuale.Guttuso non tradirà mai la sua personale "campagna di
idee", che raggiungerà lacme con "I funerali di Togliatti", opera
manifesto dellantifascismo.
Dal 1953 trascorre lunghi soggiorni estivi a Velate, in provincia di Varese, dove
trovarono ispirazione molti suoi quadri: per la terza cappella del sacro Monte dipingerà
nel 1983 La Fuga in Egitto. Comincia una lunga serie di mostre nelle più
prestigiose gallerie europee. Nel 1985 viene consacrato pittore di fama internazionale
dalle mostre di Palazzo Reale a Milano e di Palazzo Comitini a Palermo.
Muore a Roma il 18 Gennaio del 1987. |