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Biografia
Paolo Bufalini
Nato a Roma
il 9 settembre del 1915. Inizia la sua attività antifascista, giovanissimo, al liceo
E.Q.Visconti e poi allUniversità, dove si laurea in giurisprudenza. A 22 anni, nel
'37, raccoglie fondi per i repubblicani spagnoli e nello stesso anno aiuta Giorgio
Amendola a fuggire in Francia. Nel '41 partecipa nelle proteste universitarie e un giorno,
con Trombadori e Giolitti, lancia stelle filanti decorate da falce e martello e da scritte
anti-belliche. In collegamento con il Pci, viene arrestato nellagosto del 1941 e
assegnato al confino di polizia da dove viene chiamato alle armi per combattere in
Montenegro.
Dopo l8 settembre 1943 combatte come partigiano in Jugoslavia con la divisione
"Venezia". Fatto prigioniero è internato in un campo di concentramento in
Austria. Rientrato in Italia nel 45 riprende la sua attività politica nel Pci, e
nel 1949 viene nominato segretario regionale in Abruzzo.
Latinista e raffinato traduttore di Orazio, dal 50 al 56 è in Sicilia come
vicesegretario regionale (con Li Causi) e poi segretario della Federazione di Palermo,
dove forma uno straordinario gruppo dirigente di giovani, come Pio La Torre. Nel 51
entra nel Comitato centrale, nel 56 nella Segreteria e nel 58 in Direzione,
divenendo, nello stesso anno, Segretario della Federazione di Roma. Consigliere comunale a
Roma dal 60 al 62, lanno successivo viene eletto senatore. Verrà
rieletto al Senato, ininterrottamente, fino al 1992. Svolge un importante ruolo in
politica estera e, soprattutto, nei rapporti con il Vaticano, tanto da essere chiamato il
"cardinale rosso". Il suo contributo è fondamentale negli anni dei referendum
su divorzio e aborto. Favorevole a una collaborazione con il Psi, milita nella corrente
dei "miglioristi", il cui leader è Giorgio Napolitano. Così, entra in polemica
con l'amico Trombadori che si avvicina al Psi, ma si scontra anche con Berlinguer che
sancisce la conflittualità con i socialisti.
Muore a Roma il 19 dicembre del 2001, all'età di 86 anni. |