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Non
Mollare, l'editoriale
Uno degli organi clandestini
dell'antifascismo più vivaci fu il Non Mollare pubblicato e distribuito da un gruppo di
intellettuali riuniti attorno a Gaetano Salvemini. Questo il programma del giornale:
"Pubblicheremo questo bollettino ogni
settimana. Riporteremo articoli e notizie che non possono essere pubblicate nei giornali
d'opposizione. Non ci è concessa libertà di parola: ce la prendiamo. Nel titolo è il
nostro programma. Bisogna resistere contro coloro che ogni giorno cercano di intimidirci
con nuove minacce, che ci tolgono il lavoro del quale viviamo e diamo da vivere alle
nostre famiglie, che prima di aggredirci ci fanno prendere le armi dagli agenti della
questura per assicurarsi che non potremo difenderci, che comprano i testimoni ed i giudici
per farci condannare, che ci impediscono di riunirci, bruciano le sedi delle nostre
associazioni, sequestrano i nostri giornali. Bisogna resistere malgrado le armi della
milizia, malgrado l'impunità assicurata ai delinquenti, malgrado tutti i decreti che
possono venire firmati dal re. Se vorremo vinceremo. La vittoria significherà per noi
ritorno alle leggi dei nostri padri, ritorno a quelle libertà che ci consentano una vita
civile. La nostra volontà non può dunque non essere ben decisa: oggi è in gioco non
solo la unità del nostro paese, ma il nostro stesso onore di popolo".
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