La Resistenza all'Estero
L'eccidio di Cefalonia
8 settembre 1943: larmistizio mise in una situazione drammatica
gli ufficiali e i soldati italiani - circa 12.000 - della divisione Acqui che
presidiava lisola di Cefalonia. Sull'isola c'erano, fra l'altro, due
reggimenti di fanteria e uno di artiglieria, tre compagnie del Genio.
10 settembre 1943: il
giorno 10 di mattina verso le ore 8, si presentava al Comando Divisione italiano il Ten.
Col. Hans Barge che a nome del comando superiore Tedesco, chiedeva la cessione completa
delle armi compresa quelle individuali definendo come termine le ore 10 dell11
Settembre e come località di consegna la piazza principale di Argostoli alla
presenza della popolazione. Il Gen. Gandin convocava a rapporto il Gen. Gherzi, comandante
della Fanteria e tutti i comandanti dei Reggimenti, nonché il Comandante delle forze
navali per esporre la situazione e sentire i rispettivi pareri. In questo primo Consiglio
di guerra prevale il parere di cedere le armi collettive, ma non le armi individuali.
13 settembre 1943: dopo alcuni giorni di trattative, il comando
tedesco impose di cedere le armi agli italiani guidati dal generale Gandin.
La Divisione Acqui decise di combattere. La battaglia di Cefalonia si protrasse aspra e
sanguinosa dalle ore 14 del 15 settembre alle ore 16 del 22 settembre sotto il fuoco
interrotto (24 ore su 24) di bombardamenti aerei di Stukas in picchiata che mitragliavano
a vista duomo.
21-22 settembre 1943: tra
la sera del 21 settembre e l'alba del 22 il Gen. Gandin convocò per un'ultima volta
il Consiglio di Guerra, che decise di chiedere la resa senza condizioni. La riunione durò
circa 2 ore; quindi gli ufficiali del Comando Divisione deposero le loro pistole di
ordinanza, diventando da quel momento prigionieri di guerra.
23 settembre 1943: al termine di dieci giorni di combattimenti i
caduti furono 1.300. Più di 6.000, compreso il comandante, furono massacrati dalla
Wehrmacht, nonostante avessero deposto le armi. Degli scampati, circa 3.000 morirono nelle
stive delle navi affondate durante il trasporto al Pireo.
Secondo i più recenti accertamenti le
perdite complessive della Divisione Acqui e della Marina ammontarono a 390 ufficiali su
525, e a 9.500 uomini di truppa su 11.500. I superstiti furono in tutto 2135 ufficiali e
circa 2.000 uomini di truppa. La maggior parte di essi fu deportata in Germania e poi in
Russia, da dove molti non sono più tornati.
Nel 1954 venne promosso lunico atto giudiziario in Italia per
iniziativa di Roberto Triolo, giudice genovese che aveva perso il figlio a Cefalonia. Uninchiesta
è stata aperta in Germania nel 1965 dopo che Feltrinelli, nel 63, pubblicò il
libro Bandiera bianca a Cefalonia scritto dallo storico Marcello Venturi. Nel novembre del 2001, a 58 anni dalla strage di Cefalonia, la
procura generale tedesca di Dortmund, ha deciso di aprire una nuova inchiesta.
Speciale su Cefalonia (a cura dell'Anpi nazionale)
Breve scheda sull'eccidio di
Cefalonia
L'eccidio di
Cefalonia: la canzone
Bibliografia
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- Don Romualdo Formato - Leccidio di Cefalonia 1946 (ristampa Ed.
Mursia 1968)
- Don Luigi Ghilardini - I martiri di Cefalonia 1962
- Marcello Venturi - Bandiera bianca a Cefalonia - Feltrinelli 1963
- Louis De Bernière - Captain Corellis mandolin (in italiano "Una vita
in debito" Longanesi)
- Alfio Caruso Italiani dovete morire Longanesi 2000
- De Bernart - Da Spalato a Wietzendorf: 1943/43 (Storia degli internati militari
italiani) Ed. Mursia
- G. Melodia - La quarantena (Gli italiani e gli altri nel lager di Dachau) Mursia
Ed.
- A. Reviglio La lunga strada del ritorno (lodissea dei soldati
italiani internati nella Germania nazista) Mursia Ed.
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per
approfondire:
Alfio Caruso, "Italiani dovete
morire" (il primo capitolo del libro sull'eccidio di Cefalonia),
Longanesi & C.
Cefalonia,
la guerra, la resistenza. Un'intervista con Marcello Venturi (a cura di
Roberto Botta, nel sito dell'Isral)
Cefalonia 11.700 motivi per non dimenticare (a cura di Grazia Perrone)
Dossier
su Cefalonia (a cura di ossimoro.it)
La
testimonianza del capitano Amos Pampaloni (rossaprimavera.org)
La
Resistenza, Cefalonia, Lero, pagine della nostra storia (a cura di Gerrado
Giacummo)
Il film:
"Il Mandolino del Capitano Corelli" (sito ufficiale)
Italiani,
il tabù dell'eroismo, di Pierluigi Battista (panorama on line)
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