I PARTIGIANI, impegnati, in continuitą della loro
storia, nella difesa e promozione dei valori di libertą e dignitą della persona umana
che animarono la Lotta di Liberazione del Popolo Italiano:
DENUNCIANO le insidie ai principi costituzionali che esprimono tali
valori;
SI RIVOLGONO alla societą civile per contestare le falsificazioni
storiche di chi vorrebbe, assolvendo il fascismo, il ritorno a forme autoritarie di
governo;
ESPRIMONO la necessitą impellente di difendere lo stato sociale
garantendo la dialettica costruttiva sindacale e di impedire -nel rigoroso rispetto delle
regole democratiche- l'asservimento della Giustizia, dell'Informazione, delle Istituzioni
agli interessi speculativi e a copertura di attivitą ignominiose e perseguibili
penalmente;
CHIEDONO all'Associazionismo sindacale, culturale e sociale di trovare
con le Forze Politiche quelle intese per il bene comune che pur nelle diversitą gią le
portarono unite a combattere per la liberazione della Patria, a stabilire le convergenze
istitutive dell'Italia Repubblicana, ad attuare il suo progresso sociale e democratico
oggi sottoposto a grave deterioramento;
CONDANNANO ogni forma di terrorismo da reprimere fermamente con gli
strumenti legalitari e sul piano internazionale riconoscendo la piena autoritą delle
Nazioni Unite;
RESPINGONO l'idea stessa che la guerra possa far scomparire il
terrorismo mentre provoca strage di innocenti;
INVITANO i cittadini a collaborare con l'A.N.P.I., partecipando
all'attivitą dei suoi CIRCOLI e dell' A.N.P.I. GIOVANI per preservare, in nome dei valori
resistenziali, il patrimonio della memoria, difendere la Costituzione e attuarne la pane
propositiva rivolta al conseguimento della giustizia sociale, concorrere all'attuazione
della pace tra i popoli, all'equa ripartizione delle risorse del pianeta, alla sua
salvaguardia dal disastro ecologico.