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L'8 Settembre 1943
CERTA STORIOGRAFIA E' STATA ED E' TROPPO INDULGENTE CON IL RE...
Ho appena terminato la lettura dell'articolo
"No, il re e Badoglio tagliarono la corda...", risposta data al sig. Rossi da
"uno storico italiano" in merito all'atteggiamento tenuto dal re e da Badoglio
nelle ore successive l'annuncio dell'armistizio. Nel trovare le argomentazioni assai
precise e condividendo la totalità dello scritto, mi permetto di suggerire, a
completamento della bibliografia di riferimento indicata in calce, il libro di Elena Aga
Rossi Una nazione allo sbando edito dal Mulino nel 1993. L'autrice, oltre a
sostenere tesi che sostanzialmente coincidono con quelle dello "storico", del
quale peraltro mi spiace non conoscere il nome, offre un grande contributo
storiografico che, una volta per tutte, smentisce tanta storiografia italiana troppo
indulgente nei confronti del re e di Badoglio. In particolare mi è sembrato molto
significativo e degno di essere diffuso, quanto affermato a pag. 93:"Il
tentativo di coprire la verità - la scelta cioè fatta il 6 settembre di non combattere
da soli a Roma i tedeschi e di non collaborare con gli angloamericani nell'operazione
Giant 2 - fu condotto in modo molto maldestro, ma ebbe il risultato sperato. La tesi che
il comando italiano si aspettava uno sbarco vicino a Roma e fu colto di sorpresa l'8
settembre divenne la versione ufficiale degli avvenimenti." Quella stessa versione
ufficiale alla quale, tra i tanti, mi sembra rifarsi anche il sig. Rossi, mi auguro in
buona fede.
Grazie per l'attenzione
Luca Martelli
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