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     Addio Sasą.... Le dichiarazioni sulla scomparsa di Rosario Bentivegna

 

 

 

      NAPOLITANO: INDISCUTIBILE IL VALORE IDEALE
Roma, 3 apr. - Il Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, in un messaggio ha espresso "la profonda
partecipazione al cordoglio dei famigliari e delle associazioni
partigiane per la scomparsa di Rosario Bentivegna, medaglia
d'argento al valore militare per il suo contributo alla
Resistenza. Egli fu protagonista di una delle azioni gappiste
piu' audaci e dure contro l'occupazione tedesca di Roma; e
sempre ne difese appassionatamente le ragioni nel vivo delle
polemiche e delle contestazioni che si succedettero. Resta
indiscutibile il valore ideale del suo coraggioso apporto alla
liberazione della capitale e del paese dalla tirannia
nazifascista".

 

 

     RENDINA:  E' STATO UN AUTENTICO EROE DELLA RESISTENZA

      Roma, 2 apr. - La morte di Rosario Bentivegna, il
partigiano del Gruppo di Azione Patriottica, "lascia un vuoto
nella memoria storica della Resistenza romana". Cosi' Massimo
Rendina, vice presidente nazionale Anpi, Associazione nazionale
partigiani italiani. "Era - aggiunge - un personaggio molto
importante, anche dal punto di vista culturale, ha trovato
documenti eccezionali sulla Resistenza. E' stato un autentico
eroe della Resistenza".

 

 

     PACIFICI: MORTO EROE INGIUSTAMENTE ACCUSATO

CRACOVIA, 2 APR - ''E' morto un eroe, soprattutto
per noi ebrei di seconda generazione, figli di scampati e
sopravvissuti alla shoah''. Il presidente della comunita'
ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, ricorda cosi' Rosario
Bentivegna, ex comandante partigiano morto oggi a 90 anni.
''Bentivegna e' stato un uomo coraggioso che con pochissime
armi ha impaurito l'occupante nazista'', ha affermato Pacifici a
Cracovia, dove si trova per il Viaggio della Memoria nei luoghi
dello sterminio degli ebrei.
''E' triste che in tutti questi anni la sua figura in certi
ambienti sia stata associata a quella dei vigliacchi - ha detto
Pacifici -. Per una strana visione della storia dopo l'attentato
(di via Rasella) che costo' la vita a 33 soldati del commando
Bozen, avrebbe dovuto costituirsi. Alcuni, piu' malignamente,
gli hanno rinfacciato che proprio per non essersi costituito
quell'azione eroica sarebbe costata la vita a 335 italiani''
trucidati per rappresaglia dai nazisti alle Fosse Ardeatine.
''non ci fu nemmeno il tempo di costituirsi perche' la furia
nazista colpi' a caso e senza alcun preavviso - ha proseguito
Pacifici -. Ora alcuni autori di quella strage come Erik Priebke
continuano a pagare le loro colpe contro l'umanita'''.
Il presidente della comunita' ebraica romana ha promesso che
Bentivegna sara' ricordato con una cerimonia appena possibile,
in accordo con la famiglia. ''pianteremo un albero in Israele
per ricordarlo com'e' tradizione'', ha detto Pacifici.

 

ZI

       ZINGARETTI: HA CONTRIBUITO A DEMOCRAZIA

ROMA, 2 APR - ''E una notizia tristissima. Scompare
un partigiano e una persona di grandissimo valore che come tanti
altri durante l'occupazione nazifascista offri' con coraggio e
risolutezza la propria vita nella battaglia per la liberta'''.
Cosi' i presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti,
commenta la morte a 90 anni del comandante partigiano Rosario
Bentivegna.
''Fa parte di qual gruppo di donne e di uomini che non
esitarono un minuto a lottare per la liberta' - ha aggiunto da
Cracovia, dove si trova per il Viaggio della Memoria nei luoghi
delo sterminio degli ebrei - e che ha permesso a noi di vivere
in un Paese democratico. Lo ricorderemo stasera con i ragazzi e
le ragazze delle scuole che sono qui ad Auschwitz. A nome della
Provincia ci stringiamo intorno alla famiglia e alla sua
comunita'''.

 

    

       NASSI: SASA' NON VOLEVA ESSERE CHIAMATO EROE

      Roma, 2 aprile - ''Bentivegna era un uomo straordinario, molto schietto, leale e aperto. Guai a definirlo eroe''. Cosi' Ernesto Nassi, vicepresidente Anpi Roma, commenta la morte di Rosario Bentivegna. ''Rosario aveva dei valori grandi - aggiunge - e ha sofferto sempre, si e' portato dietro la storia di Via Rasella tutta la vita'. Sasa' era di origine siciliana, era un uomo molto colto e intelligente. Insieme a lui sono stato a portare la testimonianza degli anni della Resistenza nelle scuole: quando parlava, la gente rimaneva incantata''.

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